Chieri in cerca di continuità contro Cuneo, Gallo: “Ci aspetta una trasferta molto insidiosa”

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Foto Reale Mutua Fenera Chieri '76
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Di derby in derby, dopo il vittorioso debutto casalingo di domenica scorsa contro Novara, per la prima trasferta della stagione la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 lancia la sfida a un’altra delle squadre piemontesi della Serie A1 Tigotà: l’Honda Olivero Cuneo. L’appuntamento è per domenica 13 ottobre al Palazzo dello Sport di Cuneo, con fischio d’inizio alle ore 17.

Nel primo turno di campionato le due squadre hanno ottenuto risultati di segno opposto. Cuneo ha avuto la peggio 3-0 con Scandicci e alla prima uscita davanti al proprio pubblico punta a un immediato riscatto. Chieri cercherà di dare continuità al successo contro Novara conquistando punti anche in trasferta.

Si tratta del diciottesimo derby fra i due club che fra A2 e A1 si affrontano ininterrottamente dalla stagione 2017-2018, con un bilancio di dieci vittorie a sette a favore delle biancoblù che si sono aggiudicate entrambi le partite della passata stagione.

Quattro gli ex. Fra le chieresi tre giocatrici hanno difeso in passato i colori cuneesi: Lucille Gicquel, Ilaria Spirito e Katerina Zakchaiou. Dello staff di Cuneo c’è invece il viceallenatore Emanuele Aime, assistente delle statistiche di Chieri dal 2017 al 2022.

Alla vigilia della gara a fare il punto in casa Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è il direttore sportivo Max Gallo: “Con Novara abbiamo iniziato bene il campionato, giocando una partita di inizio stagione con degli alti e bassi, ma i set che abbiamo vinto li abbiamo fatti in modo molto positivo. Sicuramente è una buona iniezione di fiducia per quello che stiamo facendo in allenamento in settimana. Adesso ci aspetta una trasferta molto insidiosa. Cuneo è una squadra rinnovata ma con ottime individualità, quindi una gara da affrontare assolutamente con la giusta attenzione e la massima determinazione per poter pensare a un successo”.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.