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Che impatto per Bozana Butigan a Bergamo: “Tre mesi difficili, ma anche molto belli”

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Di Alessandro Garotta

La stagione del Volley Bergamo 1991, quest’anno, sembrava maledetta, e per molte settimane l’impressione era quasi che le orobiche fossero costrette a una sofferenza senza fine, che sarebbe potuta sfociare anche in una retrocessione. Poi, però, il mercato di gennaio e il cambio di panchina, con l’avvicendamento tra Pasqualino Giangrossi e Stefano Micoli, sono stati fondamentali per raccogliere punti salvezza e alla fine Bergamo è riuscita a raggiungere il suo obiettivo.

E se molti meriti vanno alla bomber della squadra Khalia Lanier e al capitano Sara Loda, altrettanto importante è stata la crescita, anzi, sarebbe meglio dire l’esplosione, di Bozana Butigan, centrale croata arrivata a metà stagione dalla Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano. Ecco la sua intervista esclusiva ai nostri microfoni:

Dopo una volata al cardiopalma, Bergamo è riuscita a centrare l’obiettivo salvezza e giocherà in Serie A1 anche nella prossima stagione.

Sì, è stata una stagione molto intensa, con tanti alti e bassi. In alcuni momenti c’era la sensazione che qualcosa che non girasse nel verso giusto, ma alla fine siamo riuscite a raggiungere il traguardo della salvezza. Non è stato facile dover aspettare i risultati dell’ultima giornata per avere la certezza aritmetica… Però, imparare a gestire quella pressione ha aiutato la squadra a crescere dal punto di vista caratteriale“.

Qual è stata la miglior qualità di Bergamo?

Ci siamo un po’ complicate la vita perdendo partite che forse avremmo dovuto vincere, anche se poi abbiamo raccolto punti in partite che sulla carta ci vedevano sfavorite. Quindi, direi che alla fine è venuto fuori il nostro carattere, che ha fatto la differenza soprattutto nelle partite contro Cuneo e Firenze (il recupero della dodicesima giornata giocato a marzo, n.d.r.)”.

Come riassumerebbe la seconda parte di stagione con Bergamo?

Tre mesi difficili, ma allo stesso tempo molto belli. Sono contenta perché, nonostante qualche difficoltà e piccolo ostacolo che abbiamo dovuto affrontare come squadra, ho fatto grandi passi in avanti nel mio percorso di crescita. Andare Bergamo è stata proprio una scelta azzeccata“.

Foto Volley Bergamo 1991

Quindi, è soddisfatta delle sue performance?

Sono contenta delle mie prestazioni, penso di aver fatto un buon lavoro. Ma ovviamente si può fare sempre meglio e so di avere margini di miglioramento e dettagli da sistemare in tutti i fondamentali: attacco, muro e battuta“.

Com’è stato il passaggio da Conegliano a Bergamo?

In generale sono una persona a cui piace stare nella sua comfort zone, dove si trova bene e conosce tutti. Perciò, la decisione di cambiare squadra a metà stagione non è stata per nulla semplice. Non sapevo cosa aspettarmi dall’esperienza a Bergamo, pur essendo consapevole che era la soluzione migliore per la mia carriera. Alla fine, si è rivelata una scelta vincente. Mi sono ambientata fin da subito e ho potuto giocare da titolare, con maggiore responsabilità e consapevolezza di quello che dovevo fare in campo“.

Facciamo un passo indietro: come giudica la sua esperienza all’Imoco?

Direi molto importante, un salto in avanti enorme, considerando che Conegliano è stata la prima tappa all’estero della mia carriera. A posteriori, sono contenta di aver scelto quella strada, perché una giovane non può che crescere quando ha la possibilità di lavorare con l’allenatore e le giocatrici migliori al mondo. Per me è stato un sogno far parte dell’Imoco: lì ho vissuto momenti speciali e vinto tutto“.

Foto LVF/Rubin

Cosa ha imparato da quelle grandi campionesse?

Giocare insieme a giocatrici fortissime, poter imparare tanto da loro dentro e fuori dal campo… Sono davvero grata per questa opportunità! Più che un insegnamento in particolare, penso che porterò per sempre nel mio cuore la nostra grande amicizia“.

Cosa le piace di più dell’Italia?

Dell’Italia mi piace tutto! Non ho ancora trovato una cosa che non mi piaccia. Ho trovato bellissime tutte le città in cui sono stata. Per non parlare del cibo: i piatti italiani sono straordinari“.

Quest’estate sarà molto impegnativa per la nazionale croata. Come la vede?

Saranno cinque mesi e mezzo molto duri e pieni di impegni internazionali. Il nostro obiettivo è di ottenere i migliori risultati possibili, a partire dalla Challenger Cup che mette in palio un posto per la VNL del prossimo anno. Poi andremo a caccia del pass per gli Europei 2023 e, infine, proveremo a fare bella figura ai Mondiali“.

Qual è il grande sogno per il prosieguo della sua carriera?

Vincere tanti titoli sia con i club sia con la Croazia. Certamente a Conegliano ho avuto l’opportunità di arricchire il mio palmarès, anche se ora vorrei avere un ruolo da protagonista nei successi della mia squadra. Poi mi piacerebbe vincere qualcosa con la nazionale: so che è un traguardo ambizioso, ma avrebbe un sapore speciale per me, le mie compagne e l’intero paese“.

In chiusura di questa intervista, ci descriverebbe la sua giornata ideale quando non è impegnata con la pallavolo?

La mia giornata ideale prevederebbe tanto tempo dedicato alla mia famiglia e ai miei amici, magari immersi nella natura o in riva al mare. Oppure guarderei un po’ di serie su Netflix“.

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