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Che esordio per Petrella: “Avevo chiesto ai ragazzi una partita di cuore” (VIDEO)

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Oltre due ore di battaglia, un match point annullato, una vittoria per 3-2 conquistata con le unghie e con i denti e la festa finale con tanto di “lancio dell’allenatore”: niente male come esordio assoluto da head coach per Francesco Petrella, che ha guidato la sua Valsa Group Modena al successo su Milano nella prima giornata. “La dedico al mio staff e ai ragazzi – commenta il coach gialloblu – perché avevo chiesto loro una partita di cuore, per me era molto importante. E poi la dedico alla mia città, perché per me questa è casa“.

È stata una bellissima emozione – ammette Petrella – volevamo vincere questa partita, per iniziare bene il nostro percorso e dare un valore alla preparazione, e siamo riusciti a farlo anche senza giocare bene a pallavolo. In questo palazzetto possono succedere cose che altrove non succedono. Avevo chiesto ai ragazzi di accendere il PalaPanini per iniziare al meglio questa relazione con i nostri tifosi, e penso che questo l’abbiano fatto molto bene, in una partita in cui abbiamo fatto fatica anche contro una Milano senza il palleggiatore titolare, che però è stata molto brava a rimanere attaccata alla partita con lo spirito che contraddistingue le squadre di questo allenatore“.

In affanno però l’attacco di Modena, che ha subito ben 20 muri-punto: “Questo ovviamente è un tema – dice il tecnico – ma sono muri concentrati in alcune fasi della partita, per esempio 7 nel solo secondo set. Questo vuol dire che dobbiamo essere bravi a riconoscere meglio alcuni momenti della partita, ed è normale per una squadra che si allena insieme da 4 giorni, e quindi ha dei momenti in cui non riesce ancora a trovarsi, deve imparare a stare in campo e viverli. In questo secondo me siamo stati proprio bravi, nel vivere tutti i momenti della partita insieme, compatti, e nel cercare di reagire“.

Tra le mosse a sorpresa di Petrella c’è stato l’inserimento di Vlad Davyskiba nel ruolo di opposto in sostituzione di Sapozhkov: “Una soluzione che avevamo provato durante la preparazione, perché sapevamo che era l’unica arma a disposizione, visto che Pinali è ancora infortunato“. A turno, comunque, tutti i giocatori della panchina sono scesi in campo: “L’obiettivo però non è dare spazio a tutti – puntualizza Petrella – ma fare la cosa più funzionale in quel momento“.

E proprio Davyskiba, che in posto 2 si è conquistato il premio di MVP, commenta così la prestazione: “Neanch’io non me lo aspettavo, però ero preparato a giocare sia da schiacciatore, sia da opposto. Non abbiamo giocato benissimo, ma abbiamo fatto un buon lavoro come gruppo e sono molto contento di questa vittoria importante per noi e nostri tifosi. È un’emozione incredibile giocare in questo palazzetto, c’erano tanti tifosi e sono davvero contento, non me lo aspettavo. Cosa non ha funzionato? Secondo me il side out contro la battuta flot, abbiamo preso tantissime murate in quelle rotazioni e questo è stato il problema più grave. Stiamo lavorando sulla capacità di restare in partita anche quando le cose non vanno bene, e tutti ci hanno messo qualcosa quando serviva“.

Tira le somme Tommaso Rinaldi: “Ci eravamo preparati a questo tipo di partita e sono molto contento di come l’abbiamo affrontata: siamo insieme da una sola settimana e a me già piace soffrire e giocare con loro, siamo molto uniti. Si è visto nei momenti di difficoltà, perché siamo stati tutti pronti, chi dalla panchina e chi dal campo, a dare quel qualcosa in più che poi ci ha fatto andare avanti nel quarto e quinto set. Lo spirito giusto è questo: sia noi tre schiacciatori che i tre centrali siamo molto forti, possiamo giocare tutti e in ogni momento della partita chi può dare di più in quel momento deve entrare. Noi lo sappiamo e siamo pronti per aiutare la squadra in questo modo“.

Stiamo lavorando insieme da pochissimo – continua Rinaldi – quindi alcune cose piano piano le miglioreremo, ma io sottolineo soprattutto che in una settimana ci siamo uniti così tanto che siamo riusciti a venirne fuori, e questa è una gran base da cui partire“. E delle sue condizioni lo schiacciatore azzurro dice: “Fisicamente non sono ancora al 100%; sto iniziando un lavoro di forza, più pesante rispetto ai miei compagni, però ci sono e cerco di dare il mio aiuto alla squadra e metterci anche il sorriso, perché io qui dentro mi diverto e voglio continuare a divertirmi. Il PalaPanini mi era mancato, le emozioni che vivo qui dentro non sono mai riuscite a viverle da nessuna parte e per me è sempre come se fosse la prima volta“.

(fonte: Modena Volley)

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