Caterina Bosetti: "Usciamo da un momento difficile, ora teniamo accesa la luce"

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Di Redazione

Torna a respirare la èpiù Pomì Casalmaggiore, anche se la vittoria al tie break su Filottrano è stata tutt’altro che agevole per la formazione di Gaspari. Ad analizzare il match in un’intervista a La Provincia è il capitano Caterina Bosetti: “Credo sia evidente a tutti che stiamo attraversando un momento difficile e spero proprio che questo successo, nonostante sia arrivato in modo sofferto, ci possa dare una mano per uscire da questo periodo, per darci maggiore consapevolezza“.

Nessuno si aspettava che entrassimo in campo facendo fuochi d’artificio – continua la schiacciatrice – ma siamo noi spesso a cadere in un buco nero dal quale è complicato uscire. Sono contenta perché anche stasera abbiamo fatto vedere che, quando accendiamo la luce, siamo superiori e siamo una buona squadra. Ora dobbiamo tenere accesa questa luce contro Brescia, altra squadra che può darci parecchio fastidio. Per noi non devono più esistere match abbordabili, dobbiamo metterci in testa che dall’altra parte della rete ci siano tutte Conegliano, per tenere alta la tensione“.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.