Candellaro: "Con questi calendari non c’è tempo per respirare. Questi periodi occorre solo affrontarli"

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Di Redazione

Il delicato tema dei calendari fitti e dei numerosi impegni Internazionali. Un argomento sul quale spesso sono gli stessi giocatori a dire la propria, come nella bella intervista realizzata da Erica Ferro a Davide Candellaro per il Corriere del Trentino.

Interpellato infatti sulle ragioni della stanchezza fisica e mentale che caratterizza questo periodo, il centrale di Trento ha risposto:
“Con questi calendari non c’è tempo nemmeno per respirare. Indipendentemente dall’estate in nazionale che uno può aver trascorso, si gioca comunque ogni tre giorni con trasferte ravvicinate. Quando arrivano questi periodi più di tanto non si può fare, occorre affrontarli”.

La motivazione comunque non manca:
“Non vedo un’alternativa all’entrare in campo per vincere. Vivacchiare è impossibile, si perde. Lo stesso vale per il lavoro in palestra. Certo, è più difficile quando da migliorare ci sono solo i dettagli, per limare i particolari occorre lavorare il doppio. Poi i periodi in cui sembra di essere costantemente al palazzetto li attraversano tutti, allenarsi sempre al 100% è fisicamente impossibile”.

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