Buona la prima: l’esordio di Superlega tra colpacci e conferme

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Di Roberto Zucca

Non si è fatto mancare nulla questo esordio. La Superlega inaugura questa prima giornata di campionato tra sorprese, conferme e lunghe battaglie. Trento cade a sorpresa in casa con Milano, Verona e Piacenza si portano a casa due punti a testa negli annunciati tie break dell’esordio rispettivamente contro Latina e Ravenna. Tutto facile per Perugia e Modena, mentre Civitanova e Monza faticano solo all’inizio ma escono indenni dal confronto con Vibo Valentia e Sora.

DIATEC TRENTINO – REVIVRE MILANO 2-3 (22-25; 25-20; 20-25; 25-19; 13-15)
Il vero colpaccio della prima giornata lo mette a segno la squadra di Andrea Giani. Trento si gioca l’alibi dell’assenza di Kovacevic, tenuto precauzionalmente a riposo per questo esordio e incappa in una sconfitta che alla vigilia sembrava tutto fuorché possibile. Piano e compagni si fanno sotto sia dal primo gioco trascinati da Abdel Aziz in grande spolvero (MVP a fine gara) ed impongono il loro soprattutto nei momenti topici dell’incontro. Trento prova ad entrare timidamente in partita con Vettori (16 punti) e Lanza, miglior realizzatore per i trentini con 18 punti ma non è mai convinta di portarsi a casa la partita.

Il top: il talento di Abdel Aziz. Stasera sotto la Madonnina è nata una stella. Trascina, diverte ed incanta con 28 giocate vincenti. Giani suona la carica e ride così sotto i baffi per lo sgambetto teso ad un grande maestro come Angelo Lorenzetti.

Il flop: la sensazione del vuoto incolmabile lasciata dall’assenza di Kovacevic. Vettori perde il confronto con il suo migliore amico Piano e appare ancora impacciato nel ruolo di bomber. Lanza dimentica ciò che di bello ha fatto vedere in maglia azzurra. E Milano si impenna.

SIR SAFETY PERUGIA – KIOENE PADOVA (25-17; 25-16; 25-22)
Le premesse per una vittoria plebiscitaria c’erano tutte. Senza Travica, Sperandio e Bassanello ancora bloccati ai box, Perugia vince agevolmente in poco più di un’ora la sua prima gara di Superlega. De Cecco e compagni dominano sin dalle prime battute e a nulla è valsa la timida ripresa di Padova nel terzo set con qualche giocata di Randazzo e qualche difesa in più di Balaso, che soccombe sotto le bombe di Ivan Zaytsev, il quale disputa un finale di partita aggressivo e appassionante.

Il top: difficile non promuovere a pieni voti Russell (11 punti) e Atanasjevic (16 punti). Il duo di bomber alla prima dimostra di aver affilato le armi e demolisce la difesa padovana colpo su colpo soprattutto al servizio. Sarà dura stare dietro ad entrambi se disputeranno una stagione su questi livelli.

Il flop: ci aspettavamo di più dalla prima di Gabriele Nelli (11 punti), dopo la bella prova offerta in Coppa Italia contro Piacenza. Per lui stasera luci e ombre e un voto rimandato alla prima in casa di domenica prossima.

AZIMUT MODENA – BCC CASTELLANA GROTTE 3-0 (25-16; 25-15; 26-24)
Sotto a chi tocca. Bruninho e i suoi lasciano il taraflex del Palapanini dopo un’ora scarsa di gioco e portano a casa i primi tre punti contro la neopromossa Castellana. Difficile immaginare un risultato diverso con la Azimut sempre avanti e Castellana che paga l’esordio e forse l’assenza di giocatori che possano mettere in difficoltà anche solo per un set le migliori della casa. Sabbi (15 punti) ed Ngapeth (14 punti) non lasciano spazi di manovra agli avversari che si fanno vedere presenti in gara solo con qualche buona giocata di Tzioumakas (15 punti).

Il top: lo spettacolo della nuova Modena. Un dream team così è bello da vedere anche solo nel momento della discesa in campo. L’intesa tra Bruninho e Sabbi è presto creata. Ngapeth gioca ma è ancora in recupero. Holt e Mazzone ingranano molto bene e Urnaut fa una fugace passerella in attesa delle gare che contano.

Il flop: la trasparenza di Castellana. Vogliamo di più dalle squadre di Superlega, e non sappiamo se Castellana questo segno più riuscirà ad offrircelo. Mancano un po’ di riferimenti in campo e se non dovessero arrivare non sappiamo se la classifica per una squadra così potrà mai muoversi più di qualche punto macinato strada facendo.

GI GROUP TEAM MONZA- BIOSì INDEX SORA 3-1 (17-25; 25-17; 25-16; 25-21)
Dopo l’esordio vincente in Coppa, Monza replica anche in regular season, regalando un’altra vittoria agli oltre 1200 tifosi accorsi alla Candy Arena. Unico neo l’infortunio di Botto durante il pre-partita, rimpiazzato però da Dzavoronok che risulterà anche il migliore in campo. Forse abbacchiati dall’infortunio di una delle sue bandiere Monza subisce l’assalto della Index solo nel primo set, trascinati da capitan Rosso e da Petkovic. Dal secondo set, Falasca e i suoi cambi tattici portano nuova linfa alla squadra brianzola e trascinati dalla regia di Shoji e dai siluri di Terpin, conquistano i successivi tre set.

Il top: la panchina lunga di Monza che trova in Dzavoronok (14 punti) il facile sostituto di Botto nonostante il cognome non facile da pronunciare. Piace molto anche il gioco di Shoji, decisivo in regia e al servizio e l’innesto dell’inossidabile Simone Buti in posto tre.

Il flop: la confusione di Sora. Gli ingredienti ci sono, ma la ciambella è ben lontana dal venire rotonda e soffice. Caneschi potrebbe essere una bella sorpresa ma è ancora un frutto acerbo. Gli stranieri Seganov (4 punti) e Petkovic (23 punti) a tratti fallosi e troppo insipidi. La squadra è come sempre Rossocentrica. Quindi Rosso di sera, un buon risultato alla prossima, si spera.

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 1-3 (23-25; 22-25; 25-22; 23-25)
Vittoria in quattro set per la Lube nella bolgia del Palavalentia. Partita tiratissima, caratterizzata dal brutto infortunio di Sokolov ad inizio gara. I marchigiani però non perdono la concentrazione e trascinati da Juantorena, MVP con 20 punti e l’86% in attacco, si aggiudicano i primi due set. Solo al terzo Vibo prende in mano la gara e ben orchestrata da Manuel Coscione si fa inseguire da Civitanova. Ci vuole il ruggito di Sanders per chiudere la partita sul 23-25 e portarsi a casa una gara a tratti molto complessa.

Il top: la lucidità di Osmani Juantorena, capace di giocare per due dopo il forfait di Sokolov. Attacca ogni pallone di Christenson con un vigore mai visto e aiuta Sanders ad esordire alla grande in maglia biancorossa.

Il flop: per un Coscione che orchestra, c’è un Oleg Antonov che oggi lascia gli strumenti a casa. Partita incolore per la banda azzurra. Da lui ci aspettiamo qualcosa di più. Forse più di qualcosa.

BUNGE RAVENNA – LPR PIACENZA 2-3 (25-22; 25-13; 16-25; 22-25; 15-17)
Forse la partita più avvincente di questa prima giornata. Primi due set con Ravenna che sembra aver messo già in tasca i tre punti. Poi l’ingresso di Simone Parodi per Marshall e del giovane Giuliani per Manià cambiano l’assetto della gara. Fei riprende il posto di comando e non bastano le staffilate di Buchegger (21 punti) e Poglajen (14 punti) apparsi decisivi nei primi due parziali, per garantire la chiusura del terzo e quarto set andati nelle tasche dei piacentini. Il tie break è giocato punto a punto ma è l’esperienza di Fox a chiudere la gara sul 15-17.

Il top: annotatevi il nome del libero Ludovico Giuliani sul taccuino. Qui non si parla di “figli di” (Ludovico è il figlio di Alberto, tecnico della LPR) ma di nuovi talenti che si affacciano prepotentemente sulla scena e cambiano il corso della partita. Impavido e instancabile su ogni pallone, Ludovico incanta e viene incoronato MVP della gara. Da segnalare anche la prepotenza di Simone Parodi, a cui la panchina quest’anno sta particolarmente stretta.

Il flop: la mancanza di coraggio di Ravenna. Diverte i migliaia accorsi al palazzetto solo per 50 minuti, poi cade vittima di sé stessa e dei troppi errori. Orduna si candida a leader facendo emergere tutti gli elementi della scuderia. Bisogna andargli incontro. Ed essere più cattivi. Non con lui.

TAIWAN EXPERIENCE LATINA – CALZEDONIA VERONA 2-3 (22-25; 22-25; 25-22; 25-19; 17-19)
Partita al cardiopalma con Verona che tira fuori gli artigli sul finale, andando a vincere nel difficile campo della Taiwan Experience. Se il sestetto di Grbic gioca i primi due parziali nella convinzione di fare presto ritorno in Arena con Jaeschke (26 punti) e Maar (21 punti) che mettono giù molti palloni decisivi , Savani e compagni carburano in avvio del terzo parziale e forse iniziano a far vedere che anche in quel di Latina la voglia di vincere c’è. Maruotti imbraccia il fucile, Starovic è in giornata di grazia (21 punti finali) e la situazione è riportata in parità. Il tie break è giocato sul filo del rasoio e solo un attacco sull’asta di Starovic pone fine al conflitto.

Il top: Thomas Jaeschke. Senza dubbio l’angelo caduto in volo della squadra scaligera. Suo il protagonismo di tutta la gara. Gioco intelligente e maturo, può essere lui il trascinatore di una Calzedonia che se ben oleata potrebbe dar fastidio a tutte le grandi durante la stagione.

Il flop: le tempistiche di Latina. Troppi due set per scegliere di entrare in partita. Troppe due partite ufficiali per scegliere di entrare con la testa dentro questo campionato. Di Pinto, se ci sei, fai battere un colpo ai tuoi. Già la prossima gara potrebbe essere troppo tardi.

CLASSIFICA
Azimut Modena 3
Sir Safety Conad Perugia 3
Gi Group Monza 3
Cucine Lube Civitanova 3
Calzedonia Verona 2
Revivre Milano 2
Wixo LPR Piacenza 2
Bunge Ravenna 1
Diatec Trentino 1
Taiwan Excellence Latina 1
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 0
Biosì Indexa Sora 0
Kioene Padova 0
BCC Castellana Grotte 0

PROSSIMO TURNO – 2a giornata di andata SuperLega UnipolSai
Domenica 22 ottobre 2017, ore 18.00
Kioene Padova – Diatec Trentino  Diretta RAI Sport + HD
Cucine Lube Civitanova – Bunge Ravenna  Diretta Lega Volley Channel
Calzedonia Verona – Sir Safety Conad Perugia  Diretta Lega Volley Channel
Wixo LPR Piacenza – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia  Diretta Lega Volley Channel
Biosì Indexa Sora – Azimut Modena  Diretta Lega Volley Channel
Revivre Milano – Gi Group Monza  Diretta Lega Volley Channel
BCC Castellana Grotte – Taiwan Excellence Latina  Diretta Lega Volley Channel

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