Bunge Ravenna: Challenge Cup, domani Soli sfida il Gentofte Volley

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Di Redazione

Dopo quasi tre anni il Porto Robur Costa torna a giocare una partita in Europa. La competizione è sempre la stessa, la Challenge Cup, con la squadra di Soli che domani affronta in Danimarca il Gentofte Volley (inizio ore 19, arbitrano il bielorusso Kukashynau e la estone Suhhova) nell’andata dei sedicesimi finale.

Cambia invece la denominazione, oggi Bunge, mentre nella stagione 2014-15 era Cmc, con l’allora formazione allenata da Kantor (unico ‘superstite’ in campo di quella avventura è il libero Goi) che arrivò fino alle semifinali, dove nel marzo del 2015 affrontò i portoghesi del Benfica Lisbona. Cambierà, ma per questo bisogna attendere fino al match di ritorno del 21 dicembre, anche la sede delle partite casalinghe, con i ravennati che torneranno a giocare al Pala De André, dopo l’ultima avventura vissuta al PalaCredito di Forlì.
Anche se non prese parte all’ultima esperienza continentale, il Direttore generale Marco Bonitta fu tra i protagonisti dell’allora ritorno in Europa di Ravenna, in quanto la ‘sua’ Cmc riuscì a vincere i playoff per il quinto posto, battendo in finale Cuneo al termine di un’incredibile rimonta.

“Cominciamo la nuova avventura in Challenge Cup – spiega – dando la possibilità ai nostri sostenitori di ammirare e tifare per la Bunge anche in campo europeo. È una competizione che ci stimola tantissimo e la nostra intenzione è quella di compiere un bel cammino, in modo parallelo alla Superlega. Anche se in questo momento abbiamo qualche problema, il roster è stato costruito in estate proprio per affrontare al meglio il doppio impegno. Siamo ben coperti in tutti i ruoli e siamo intenzionati a onorare la coppa, cercando di andare più avanti possibile”.

L’arrivo di Orduna e compagni a Copenaghen è previsto nel pomeriggio di oggi, a cui seguirà il trasferimento nella piccola Gentofte, cittadina di quasi 70mila abitanti a nord della capitale danese. La formazione avversaria ha già disputato un turno preliminare, in cui ha sconfitto con un doppio 3-0 i norvegesi del Tromso. Il sestetto titolare allenato dal tecnico serbo Denis Janka di solito è composto dal palleggiatore Sebastian Mikelsons, dall’opposto Bonnesen, dai centrali Gade e Rasmus Mikelsons, dagli schiacciatori Mollgard e Hartmann, tutti danesi, e dal libero italiano Fabio Moret, classe ’91 originario da Vittorio Veneto. In panchina sono a disposizione il centrale Dahl, la banda Kjaer, l’opposto polacco Dziwierek, il libero Frederik Mikelsons e il diciottenne regista Jensen, reduce in estate di uno stage nelle fila dell’Azimut Modena.

“Questa avventura in Europa – dichiara il tecnico Fabio Soli – rappresenta una cosa molto bella, che ci siamo guadagnati sul campo e che siamo orgogliosi di vivere. Nonostante le attuali difficoltà nell’organico (Marechal e Mazzone sono indisponibili, ndr) siamo consapevoli di poter dire la nostra nella Challenge Cup. Affrontiamo un avversario che si presenta in campo con alcuni elementi interessanti, come il giovane alzatore Jensen, l’opposto polacco e gli schiacciatori. Non penso che ci saranno dei cambiamenti rispetto al campionato e vedremo solo nel corso della gara se potremo permetterci un po’ di turn over. Dobbiamo stare lì con la testa, senza sottovalutare i danesi, con l’obiettivo di centrare un successo che ci permetterebbe di stare più tranquilli nel match di ritorno”.

La partita di ritorno contro il Gentofte è in programma giovedì 21 dicembre (ore 19.30) al Pala De André. La vincente della doppia sfida negli ottavi di finale se la vedrà con la vincente del confronto tra gli ucraini del Lokomotiv Kharkiv e i cechi del Volejbal Brno (andata 16-18 gennaio, ritorno 30 gennaio-1° febbraio).

(Fonte: comunicato stampa)

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Quarta stagione a Campobasso per Del Fra: “Ambiente e dirigenza sono una seconda famiglia”

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Quella in arrivo sarà la sua quarta stagione coi colori rossoblù, ormai una ‘seconda pelle’ per il regista vastese. Tra Antonio Del Fra e gli EnergyTime Spike Devils Campobasso c’è un rapporto solido, strettissimo con l’obiettivo, come conferma il palleggiatore abruzzese, di "fare ulteriormente qualcosa di buono. Questo club ha fatto la storia vincendo il torneo di serie B e la Coppa Italia di categoria, poi, nell’ultimo torneo, nel proiettarsi in A3, un cambio di prospettiva non indifferente, c’è stato l’adattamento alla categoria e, complice anche un mercato partito in ritardo per forza di cose, ha dovuto apprendere e in fretta, ma abbiamo centrato la salvezza, acquisito nuove informazioni e tutto il percorso portato avanti è stato occasione di esperienza e bagaglio in prospettiva così da ripartire nella migliore maniera possibile".

Nuovi capitoli, ma una certezza incrollabile: la vicinanza dei supporter rossoblù. "Il pubblico di Campobasso è qualcosa di unico. Al di là dei risultati che, in una prima fase, tardavano ad arrivare, i tifosi ci sono stati sempre accanto e quando non arrivano gli exploit è facile che possa insorgere un piccolo distacco. Loro, invece, sono rimasti lì sulle tribune ad incitarci e questo, per un giocatore, è un segnale particolarmente rilevante".

Poi, tornando sull’ultima stagione, aggiunge: "Abbiamo offerto una gran bella dimostrazione delle nostre qualità nei playout, perché quando eravamo di fronte ad un’unica opzione abbiamo virato con forza sul percorso da intraprendere, dando vita alle nostre gare. Sapevamo che i risultati erano importanti e siamo stati bravi a prenderci gli spunti opportuni durante la stessa stagione regolare, quando magari più di qualcuno non credeva che potessimo arrivare ad un simile obiettivo. La salvezza per la città è un traguardo ingente perché un piccolo capoluogo di regione come Campobasso ha ben tre serie A in discipline differenti e questo è un aspetto più da metropoli che da piccola città".

Al pari del compagno di squadra Morelli, anche per Del Fra il successo a Brugherio "ha rappresentato una tappa fondante in vista del traguardo, ma in generale, anche nelle gare perse, tutto il nostro atteggiamento nei playout è stato differente perché siamo scesi in campo con ben altra mentalità consapevoli che, nella pallavolo, bastano un paio di palloni per cambiare il corso della partita".

Proiettandosi su se stesso, per il torneo 2025/26, il regista rossoblù auspica "di poter dare tutto il mio contributo alla causa. La scorsa stagione è stata per me un’occasione di grande crescita che mi ha consentito di esprimermi al meglio. La speranza è quella di poter essere parte di un gruppo affiatato perché quello è l’aspetto più importante e ti porta a vivere al meglio gli impegni agonistici in cui puntare a far entusiasmare il pubblico. Più in generale, mi auguro, forte anche dell’esperienza in categoria nell’ultima stagione, di poter crescere ulteriormente".

Con certezza, dall’alto del suo lungo percorso in rossoblù, al pari degli altri elementi confermati Del Fra sarà un ‘ago della bilancia’ anche nella definizione del gruppo. "Ben conosciamo la realtà, l’ambiente e la dirigenza, che per noi sono già una seconda famiglia, e son certo che riusciremo a dar vita ad un gran bel rapporto con tutti loro che ci sono sempre vicini e rappresentano una parte importante del nostro percorso" chiosa.

(fonte: EnergyTime Spike Devils Campobasso)