Brescia più forte della stanchezza: batte Siena e vola sul 2-0

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Di Redazione

Una superlativa Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia batte ancora la Emma Villas Aubay Siena, questa volta per 3-1, e si porta sul 2-0 nella semifinale dei Play Off Promozione di Serie A2 maschile. La squadra bresciana arriva all’appuntamento con tanta stanchezza, ma è brava a trasformarla in grinta e voglia di vincere: dopo aver strappa il terzo parziale, inserisce il turbo e tiene sotto pressione il sestetto senese che capitola sotto i colpi di un Fabio Bisi stellare da 35 punti.

La formazione di casa può sfruttare meno il gioco al centro rispetto a Gara 1, perché il muro ospite la marca stretta; vince il primo set attaccando e difendendo meglio, ma, con Galliani a mezzo servizio per un problema al tallone, resta indietro nel secondo, anche grazie agli ace e ai muri di Siena. Risale con pazienza ma non completa la rimonta. Panciocco è l’arma in più di Spanakis, ma nel finale del terzo parziale esce il carattere di Brescia che va a vincere ai vantaggi con un muro del suo capitano Tiberti. Il condottiero dei Tucani trascina i suoi alla vittoria con due block e scelte tattiche perfette in avvio di quarto, aiutate dalla ricezione di Franzoni e dalla grinta di tutti i suoi compagni.

Gara 3 si giocherà ancora a Siena domenica 2 maggio alle 18.

La cronaca:
Tiberti è sulla diagonale con Bisi, Cisolla e Galliani sono in posto quattro, con Esposito e Candeli al centro; Franzoni è il libero. Spanakis parte con Fabroni e Romanò, Yudin e Massari in posto quattro, Zamagni e Barone, con Fusco libero.

Bisi trascina Brescia in prima linea con bordate e muri e mette l’ace del 10-7. Fabroni sfrutta il gioco al centro con Zamagni e tiene i suoi in scia. Cisolla è un gatto in difesa e il suo monster block su Romanò rimette la distanza (20-14). Panciocco rileva Yudin; Galliani risente di un fastidio al tallone e cede battuta e difesa a Bergoli. Fantauzzo entra al servizio e trova l’ace del 23-19; Panciocco prende le misure a muro e accorcia, ma Gallo chiude sul 25-22.

Siena allunga 3-0, ma Bisi recupera al servizio e Galliani stampa Massari per il 5 pari. Gli ospiti scappano con il doppio ace di Romanò e con quello di Panciocco (8-13). Brescia accorcia, poi una decisione arbitrale dubbia le nega il 10-13 e bisogna inseguire. Il muro toscano è compatto, ma Esposito riesce ad anticiparlo (13-17) e, sul turno al servizio di Tiberti, Bisi e Gallo rilanciano la corsa fino al 21-22. Sono tre errori di casa a concedere il 22-25 agli avversari.

Il cambio palla di casa fatica in avvio, con Siena più determinata in difesa che allunga 5-9 grazie al servizio di Massari. Gli ospiti si caricano, ma Bisi centra un paio di muri che tolgono fiducia a Romanò e Candeli si fa sentire in primo tempo (10 pari). Il turno dai nove di Panciocco è efficace; la prima linea di casa si affida a Bisi, con un blitz di Galliani al servizio (18-19). Cisolla pareggia i conti, ma un attacco out concede ancora un break agli ospiti (19-21). Brescia impatta a 23;  Romanò arriva al set ball, ma ne sciupa uno e Bisi ribalta il vantaggio (27-26). Punto a punto da infarto: chiude Tiberti a muro, dopo alcune difese pazzesche (31-29).

Bisi è il tiratore scelto di Tiberti, che tiene sotto pressione Siena dalla linea di fondo con l’ace del 9-4. Yudin torna in campo, ma il capitano lo blocca e, con Franzoni che riceve tutto, gli ospiti iniziano a sbagliare di più: Spanakis butta dentro Truocchio, ma il contraccolpo del terzo set pesa sul campo toscano. Tiberti ha campo libero: Bisi e Cisolla passano ovunque. Spazio per un ottimo Cogliati, che recupera una palla in carambola dal muro e serve al suo opposto la palla del match (25-15).

Simone Tiberti:Siamo stati bravi perché abbiamo portato in campo tanta stanchezza  che da metà del terzo set si è trasformata in rabbia e voglia di vincere. Siamo riusciti a riprendere il filo del gioco e ad avere la meglio su Siena ai vantaggi. Dobbiamo ringraziare chi è entrato dalla panchina stasera; ora dobbiamo goderci questa vittoria e recuperare gli acciacchi e l’energia. Abbiamo tre match point, ma non è certo chiusa; conosciamo il valore di Emma Villas e andremo a giocarcela con tranquillità“.

Fabio Bisi:Nelle ultime partite siamo sempre andati sotto come inerzia, ma siamo rimasti lì con la testa e tornati sopra punto dopo punto. Siamo stati dei lottatori. Io stasera volevo dare un apporto migliore dopo Gara 1 in cui ho avuto un problema di crampi, e sono contento di avere giocato una buona partita. Avanti così“.

Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia-Emma Villas Aubay Siena 3-1 (25-22, 22-25, 31-29, 25-15)
Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia: Orlando ne, Tasholli, Tiberti 2, Cogliati, Bergoli, Bisi 35, Franzoni (L), Galliani 14, Candeli 5, Esposito 8, Cisolla 13, Tonoli ne. All. Zambonardi.
Emma Villas Aubay Siena: Zamagni 10, Panciocco 10, Yudin 2, Fusco (L), Fantauzzo1, Barone 7, Massari 17, Fabroni, Ciulli ne, Romanò 19, Truocchio, Crivellari e Della Volpe. Coach: Spanakis.
Arbitri: Rachela Pristerà e Roberto Pozzi. Video Check: Luca Ferrari
Note: Durata: 30’ 31’ 40’ 23’ . Totale: 2h04. Ace Brescia 5, Siena 7. Battute sbagliate Brescia 18, Siena 16. Muri: Brescia 10, Siena 7. Attacco Brescia 57%, Siena 47%. Ricezione Brescia 62% (36% perfetta), Siena 49% (23% perfetta).

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

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Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.