Angelo Lorenzetti: "In questa fase della stagione stiamo soffrendo troppo in ricezione"

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Di Redazione

L’Itas Trentino, pur lottando alla pari per lunghi tratti con la Leo Shoes Modena anche stavolta ha dovuto alzare bandiera bianca. Un match che Giannelli e compagni hanno approcciato nei migliore dei modi per poi arrendersi alla “forza” dei canarini. Ma coach Angelo Lorenzetti, intervistato dal quotidiano “L’Adige”, vede ugualmente il bicchiere mezzo pieno.

«Noi parliamo sempre dei nostri tanti piccoli errori, – ha spiegato Lorenzettima non consideriamo che li commettono anche gli avversari, solo che le squadre di primissima fascia hanno delle risorse, soprattutto nell’attacco di palla alta, che consentono loro di bilanciarli. Io credo che se avessimo giocato altre partite con l’attenzione che ho visto in questa occasione avremmo qualche punto in più».

Nel terzo set avete gestito male gli unici due set ball che vi siete costruiti? «Abbiamo sbagliato due battute, ma non abbiamo mai avuto in mano la palla per chiudere. E siamo arrivati a quel punto anche grazie a qualche errore di Modena, che peraltro aveva condotto fino al 17 pari. Quindi non parlerei di rimpianti. Evidenzio, piuttosto, che in questa fase della stagione stiamo soffrendo in ricezione più di quanto non accadeva qualche mese fa e su questo certamente dovremo lavorare».

Avevate anche la coperta un po’ corta. L’assenza di Kovacevic e la serata no di Candellaro hanno pesato? «Per lo schiacciatore è un periodo nel quale si succedono piccoli guai continui, che non si risolvono con la fretta. In quanto al nostro centrale, la sua non è stata una grande serata, ma decisiva per la sua sostituzione è stata la reazione del palazzetto dopo un suo errore in attacco (il punto del 6-9 nel 3° set, ndr)».

All’inizio del quarto set, però, Codarin è tornato in panchina. «Anche in questo caso la reazione del pubblico alla sua battuta sbagliata è stata determinante. Non è semplice da gestire per giovane. Ha avuto il coraggio di prendersi dei rischi e non è stato premiato».

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