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Andrea Zorzi: “Sicuramente qualche big partirà dall’Italia. Contratti da rivedere”

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Di Redazione

Ex giocatore e ora giornalista e commentatore televisivo, Andrea “Zorro” Zorzi, intervistato da Andrea Scoppa de “Il Resto Del Carlino” fa il punto della situazione sulla chiusura anticipata dei campionati da parte della Federazione e il futuro della pallavolo.

Zorzi, la sua posizione in merito alla scelta della Fipav di annullare il finale dei campionati? «Credo che purtroppo non c’era alternativa, tutti gli altri sport di squadra, calcio escluso, l’hanno presa».

Diversi club di SuperLega e il presidente dimissionario della Lega Mosna hanno chiesto di rivedere la direttiva: crede davvero che la Fipav possa tornare indietro? «No. Oltretutto all’interno della stessa Lega non c’è compattezza, non c’è unione di vedute».

Certo che tra tutti i club di SuperLega (e magari anche di Champions League), la Lube è quello che ha avuto il danno maggiore dallo stop: era in testa alla classifica, aveva vinto la Coppa Italia e sembrava più forte di tutti anche mentalmente. «Sì, sono d’accordo e penso che la cosa fosse sotto l’occhio di tutti. Capisco l’amarezza di Giulianelli perché Civitanova avrebbe potuto rivincere trofei importanti».

Non è che dopo il danno si rischia anche la beffa… la Lube e la SuperLega possono perdere alcuni big? Da Polonia e Russia stanno arrivando proposte faraoniche e ad esempio Modena potrebbe non trattenere Anderson. La Lube saluterà Leal? «Non lo so, Giulianelli ha anticipato un anno zero ma non ha specificato quando ridurrà il budget. Sicuramente qualche big partirà dall’Italia, tuttavia tranquilli… restiamo un Paese appetibile sotto tanti punti di vista».

In virtù dei mancati introiti da botteghino e sponsor, si cerca una linea uniforme per un taglio degli stipendi degli atleti di SuperLega. Alcuni, come Juantorena, si sono opposti ad un meno 30% dato che la stagione era vicina al capolinea: da ex giocatore, come pensa finirà la diatriba? «Non sono a favore del taglio uguale per tutti i club, anche perché alcuni sono più in difficoltà di altri, sono diversi gli investimenti e il numero di gare che avrebbero giocato. Nel femminile si sta pensando di intervenire in modo personalizzato. Di certo la situazione è totalmente inedita e credo dovranno essere rivisti anche i contratti appena sottoscritti, nella Lube ad esempio di Simon e Leal».

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