Andrea Giani: “Bella reazione, ma il tie break era da portare a casa” (VIDEO)

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Di Redazione

Partita dai tre volti per la Valsa Group Modena: i primi due set persi nettamente contro Monza, il grande recupero nel terzo e poi la sconfitta al tie break, che si conferma tabù in questa stagione per gli emiliani. “È stata una partita difficile – commenta Andrea Gianicome sapevamo dall’inizio. Senza Earvin era già di per sé complicata contro una bella squadra. Sotto 0-2 abbiamo avuto la capacità di reagire e di risolvere le magagne che sapevamo sarebbero arrivate“.

Ci eravamo detti che ci sarebbero state delle difficoltà – continua l’allenatore – ma nella prima fase ci siamo un po’ disuniti, invece le cose vanno risolte insieme; così abbiamo iniziato a riprendere il nostro ritmo, partendo dalla ricezione e cambiando qualcosa in battuta. Da lì abbiamo fatto bene, ci siamo buttati bene anche nel tie break e abbiamo avuto una palla match. È difficile da digerire la sconfitta, perché il quinto set l’abbiamo condotto nel gioco, ma non abbiamo sfruttato l’occasione e l’ultimo punto l’hanno fatto loro. Mi piace la reazione, ma quel tie break era da portare a casa“.

Nicolas Maréchal, subentrato a Rousseaux, è stato tra i protagonisti della tentata rimonta: “Abbiamo avuto un inizio difficile – dice lo schiacciatore francese – ma siamo rientrati e abbiamo lottato tanto, siamo andati davvero vicina a chiuderla. Ci abbiamo provato fino in fondo, abbiamo perso, ma è solo una partita; ora andiamo a Trento per vincere e tenere il secondo posto“.

Per Maréchal è stata una buona prova dal punto di vista personale, ma restano i rimpianti: “Non ho avuto tante occasioni in questa stagione, così quando il coach mi dà l’opportunità di giocare provo a dare il massimo. È stata una bella prova, ma potevo chiudere la partita e non l’ho fatto, quindi sono un po’ arrabbiato con me stesso. Ma questa è la pallavolo…“.

(fonte: YouTube Modena Volley)

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Blengini presenta Iliya Petkov per Grottazzolina: “Può fare davvero bene”

Superlega Maschile

Conosciamo meglio il secondo volto nuovo della Yuasa Battery Grottazzolina in questa nuova stagione. In ordine di tempo, dopo Giulio Magalini, è stato infatti ufficializzato Iliya Petkov, che arriva in Superlega per la prima volta ma ha già alle spalle una buona esperienza internazionale, oltre che essere uno dei perni della squadra con la maglia della sua Bulgaria.

Proprio in nazionale Petkov è guidato da un italiano come Gianlorenzo Blengini, il cui curriculum parla da solo. Il coach torinese, infatti, nelle squadre di club ha vinto due Coppe Italia di A2, una di Superlega e ben tre scudetti, mentre alla guida della nazionale italiana ha conquistato l’argento Olimpico a Rio nel 2016, un Bronzo Europeo nel 2015 e l’argento nella Coppa del Mondo 2015 in Giappone.

Da maggio dello scorso anno è alla guida della nazionale bulgara e dunque conosce alla perfezione sia Georgi Tatarov che Iliya Petkov. E proprio sul nuovo centrale della Yuasa Battery Blengini ha speso parole molto importanti partendo dal punto di vista tecnico. “E’ un ragazzo che già dall'anno scorso ho voluto stabilmente titolare, ha già fatto il titolare tutta l'estate scorsa e insieme a Grozdanov sono i due centrali che ho utilizzato di più fino ad oggi. E' un ragazzo che ha già una maturità di gioco buona. Ha sviluppato anche esperienza nel campionato polacco e nel campionato francese nelle ultime due stagioni e lo scorso anno ha fatto secondo me un salto di qualità importante, a mio avviso può fare davvero bene. E' un giocatore con spiccate qualità di salto, molto abile in attacco e con una buona battuta in salto, potente ma che sta diventando anche abile nelle variazioni. Deve continuare a progredire nella capacità di muro e soprattutto nella comprensione dello sviluppo del gioco avversario”.

A Grottazzolina molta attenzione viene posta anche all’aspetto umano, alle capacità non solo tecniche che sono insite nel giocatore stesso. E il report che fa Blengini è di quelli molto lusinghieri, anche in questo caso: “Per quanto attiene il punto di vista personale ed umano, Petkov ha un'attitudine al lavoro che lo rende un giocatore da prendere come esempio. Quale capitano della nazionale qui in Bulgaria ho scelto Grozdanov, ma quando non Grodzanov non c'è il capitano è lui perché è un ragazzo che è un esempio di impegno, di applicazione e anche di atteggiamento nei confronti del lavoro e della capacità di migliorare. Sono molto contento che abbia l'opportunità di dimostrare queste cose nel campionato più bello del mondo, e di farlo in una società che ha dimostrato, ma non avevo grossi dubbi a riguardo, di saper lavorare molto bene e di saper puntare sugli esordienti, per far compiere loro il percorso giusto. Sono quindi contento che il ragazzo abbia l'opportunità di poter fare questo percorso per continuare a progredire perché il suo impegno è quotidiano ed è del 100%”.