Andrea Gardini: “Che stretta al cuore rivedere un Bovolenta in campo”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Roberto Zucca

Andrea Gardini ha uno strano potere, quello di trasmetterti la sua voglia di vincere. È capace di usare le parole che pochi sanno utilizzare per spiegarti una sensazione, un obiettivo, ed è capace di tenerti per mano, facendoti vivere il presente lucido e il passato nostalgico, ma soprattutto le più grandi emozioni che hanno fatto parte della sua carriera. Anche per questa bella magia Gardini è stato richiamato in Polonia dallo Skra Belchatow, che parla sempre più italiano, per tentare di risollevare le sorti di una stagione non semplice:

Sono contento e onorato di aver ricevuto la proposta da parte di questa squadra così prestigiosa. Lo Skra ha ottenuto degli ottimi risultati e il mio lavoro dovrà essere orientato a fare sì che in queste ultime giornate di campionato molti giocatori riprendano un ritmo di gioco e rientrino nella loro confidence room“.

Foto PGE Skra Belchatow

Venire chiamato come “crisis manager” la lusinga?

Ho accettato questa proposta in due ore, perché ero convinto della bontà del materiale con cui andavo a lavorare. Nella disperazione o nella crisi mi è capitato di lavorarci, tanto che con una squadra siamo passati dalla crisi alla vincita del campionato. Ma non sono l’uomo dei miracoli, né mi vanto di esserlo. Sono semplicemente convinto che ci siano degli ottimi giocatori, che conosco bene anche per averli trovati nelle precedenti esperienze, e che possiamo assieme a loro provare a fare almeno l’1% di più di quello che stavano facendo finora. Cercare di fare del nostro meglio è quello che mi sento di proporre“.

Non è l’uomo dei proclami. Ma è un grande motivatore.

Non sono quello che arriva in un progetto e parla di playoff a sei giornate dal termine. Avrò sì e no una ventina di occasioni per lavorare con loro e devo sfruttarle al di là di dove ci porterà questo lavoro. Pensi che ho firmato fino alla fine della stagione, per capire quanto io ragioni sul presente“.

Foto PlusLiga

Il campionato polacco fa mercato già a dicembre per la stagione successiva.

Infatti è difficile per quello. Molti in Polonia sanno già le destinazioni dei prossimi anni, quindi è sempre un po’ più complicato, ma il mio mestiere è quello di provarci assieme alla squadra“.

Cosa l’ha tenuto vivo in questi mesi?

Per chiarezza, ero vincolato da un contratto con la precedente realtà (lo Jastrzebski Wegiel, n.d.r.) fino a novembre. Detto questo, certamente la famiglia. Non dico che in questi momenti ti sostiene, perché sono cose che nella volatilità delle panchine, sempre maggiore, possono capitare. Ma è lì. Quindi passare un po’ più di tempo a casa, non mi è dispiaciuto“.

Suo figlio Davide ha detto che tornare in Italia avrebbe significato godersi un papà sugli spalti più spesso.

Lavoravo molto quando Davide ha trascorso i suoi anni negli Stati Uniti, quindi le occasioni per andarlo a vedere in America sono mancate. È stato bello passare qualche domenica a vedere le gare a Padova, non lo nego“.

Foto PLS

So che ha avuto modo anche di vedere Alessandro Bovolenta a Ravenna. Posso chiederle che emozioni suscita vedere quel ragazzo in campo?

Guardi, è una sensazione molto particolare. Da una parte ti manca il fiato, perché vedi di nuovo Bovo in campo, nel senso che Alessandro gli assomiglia molto in tutto ciò che fa. Le confesso che è una stretta al cuore. Dall’altra una grande gioia. Alessandro ha una bella testa, pulita, come suo papà e sono certo che saprà fare molto bene“.

Il ricordo, mi sembra doveroso, e sempre vivo.

Pensavo un’altra cosa per chiudere col sorriso. Mia figlia Serena ha voluto molto bene a Bovo, ma lo ha anche detestato. Quando era più piccola, Vigor era quello che mi passava a prendere per andare in nazionale, e quindi era quello che portava via da casa il papà a Serena e Davide. Ogni tanto penso a quell’attimo in cui è andato via. Così come penso che, se vedesse ora Alessandro in campo, sarebbe estremamente orgoglioso di lui e impazzirebbe di gioia per i successi di suo figlio“.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI