Allenamento a sorpresa con la Top Volley Cisterna per i ragazzi dell’associazione Diaphorà

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Di Redazione

Allenamento congiunto tra la Top Volley Cisterna e i ragazzi dell’associazione Diaphorà grazie all’iniziativa fortemente voluta dal Rotaract club Latina. Un momento di svago dove i campioni della pallavolo cisternese sono scesi in campo per palleggiare con i giovani entusiasti di partecipare all’evento che si è tenuto la scorsa settimana sul campo del Palasport di Cisterna. Un impegno sociale oltre che sportivo per la società di via Don Morosini. Il volley non è solo sport, ma anche integrazione con le varie realtà locali del territorio per migliorare i rapporti interpersonali tra i cittadini. Dopo la presenza di Maar e compagni nelle scuole di Cisterna tra gli studenti poi ospitati durante le partite di SuperLega, la Top Volley ha ricevuto i ragazzi della Diaphorà, in un evento che farà da volano per ulteriori incontri a sostegno del volontariato e gli stessi operatori impegnati in prima linea per aiutare il prossimo. Una Top Volley impegnata tra sport e solidarietà per la crescita sociale della città.

foto Paola Libralato

Bruno Mucci (presidente Diaphorà): “Avevamo detto ai nostri atleti che quel giorno avrebbero dovuto allenarsi in un’altra palestra perché la nostra non era disponibile per dei lavori di manutenzione e quindi non sapevano nulla e, trovarsi su un campo di una squadra che gioca nel massimo campionato è stata una sorpresa incredibile. Queste iniziative fanno bene a tutti, perché avvicinano realtà diverse e dal confronto ne usciamo sicuramente tutti migliori. Ringrazio il Rotaract Club Latina per averci coinvolto in questa bellissima iniziativa e la Top Volley di Cisterna per averci accolto e regalato ai nostri atleti delle bellissime emozioni. Saremo felici di ricambiare la vostra ospitalità invitandovi nella nostra sede di Fogliano per un aperitivo e tanti sorrisi”.

Francesca Luna (vice presidente Rotaract club Latina): Il club svolge una funzione sia sociale che culturale e noi vogliamo fare la differenza sul nostro territorio. Il progetto che ci ha portati al Palasport di Cisterna è il risultato di una sinergia che abbiamo trovato con l’associazione Diaphorà, con i loro meravigliosi ragazzi, insieme ai campioni della Top Volley Cisterna. Abbiamo subito accolto l’idea di passare un pomeriggio di sport tra i ragazzi e i giocatori di pallavolo. Lo sport unisce fortifica e ci lascia insegnamenti importanti, primo tra tutti che nella vita si vince insieme, che è il leitmotiv dell’evento. Una giornata che sicuramente ripeteremo per la gioia con cui i ragazzi hanno partecipato. Come club siamo convinti che questa sono le iniziative che fanno bene alla comunità e rappresentano un chiaro esempio di cosa si riesce a fare quando c’è sinergia per il miglioramento della vita degli altri”.

foto Paola Libralato

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

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Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.