AIP compie un anno: per l’occasione, la prima Assemblea Generale

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Di Redazione

Nella mattinata di sabato 26 giugno 2021, gli Associati e le Associate AIP si sono ritrovati per la prima Assemblea Generale AIP, proprio nel giorno in cui l’Associazione compie un anno di vita. Grande emozione per tutti i partecipanti, giorni di preparativi per un’Assemblea che si è svolta in via telematica tramite la piattaforma Zoom, con una squadra coordinata dal Consigliere Matteo Paoletti, che ha permesso uno svolgimento senza intoppi.

Inizio Assemblea ore 10.10, Segretario e moderatore dell’Assemblea Federico Centomo, attuale Segretario Generale AIP; in seguito alla verifica poteri e all’identificazione di tutti i partecipanti, il Presidente Giorgio De Togni ha aperto la 1a Assemblea Generale AIP salutando le decine di associati presenti, ognuno collegato tramite un dispositivo personale.

Il Presidente ha fatto un resoconto di quanto successo fino a oggi, ha aggiornato tutti i presenti sullo stato delle cose, i rapporti in essere e anche tutte le idee e i progetti da attuare nel futuro, per poter far capire nel minor tempo possibile quanto sia importante che il mondo Atlete e Atleti si parli, stia unito e insieme, si confronti internamente e con tutte le parti, per il bene di tutto il sistema pallavolistico italiano, un mondo fatto di giovani ragazzi e ragazze che giocano nelle squadre vicino casa, fino ai grandi campioni e campionesse delle Nazionali Italiane, prossimi a giocare le Olimpiadi e le Paralimpiadi a Tokyo.

Sono seguiti i saluti dei Vice-Presidenti Lanzini e Falaschi e dei vari Consiglieri AIP, tra i quali la Rappresentante Atleti in Consiglio Federale FIPAV, Chiara Di Iulio, che ha raccontato i primi mesi di questa nuova esperienza nel mondo federale.

RENDICONTO 2020. Si è passati poi ad analizzare il Rendiconto 2020, già approvato in via preventiva dal Consiglio Direttivo in data 24 maggio 2021. Il Rendiconto è stato presentato dal Tesoriere Luca Giorgio; è stata aperta la votazione dell’Assemblea, la quale ha approvato il Rendiconto 2020 all’unanimità dei presenti.

È stata poi aperta una sessione dedicata agli interventi liberi degli Associati, in cui ogni Atleta ha potuto esprimere una propria riflessione.

Alle ore 10.50 l’Assemblea Generale si è conclusa con un augurio del Presidente Giorgio De Togni e di tutto lo Spogliatoio AIP.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.