Adis Lagumdzija è il nuovo opposto della Vero Volley Monza

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Di Redazione

Arriva dalla Turchia, ma è di origine bosniache, il nuovo opposto della Vero Volley Monza per la stagione 2020-2021 nella SuperLega Credem Banca. Si tratta di Adis Lagumdzija, classe ’99, vero e proprio talento della pallavolo internazionale, già protagonista di diverse esperienze ad alto livello, l’ultima l’anno scorso agli Europei dove affrontò, proprio con la sua Turchia, l’Italia agli ottavi di finale (11 punti per lui). Potente ma anche intelligente nelle scelte di attacco, Lagumdzija, che ha firmato un contratto biennale con la possibilità di un ulteriore terzo anno a Monza alla scadenza dei primi due, è la prima pedina del roster della prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley che disputerà la sua settima stagione di fila nel massimo campionato di volley italiano, competizione che lo stesso giocatore bosniaco-turco ha confermato più volte di apprezzare particolarmente.

LA CARRIERA IN BREVE
Figlio di Ekrem Lagumdzija (schiacciatore bosniaco classe ’65 con diverse esperienze in Turchia e una in Italia, a Bologna nella stagione 1995/96), Adis nasce a Sarajevo, in Bosnia ed Erzegovina, il 29 marzo 1999. La sua carriera di pallavolista inizia prestissimo in Turchia, nel Galatasaray, nella stagione 2016-2017. Nell’annata sportiva 2017-2018 viene acquistato dall’Arkas Izmir, uno dei club più importanti della Serie A turca, dove disputa tre stagioni di alto livello (due secondi posti in campionato nel 2018 e 2019). In nazionale, con la maglia della Turchia, Lagumdzija si è tolto soddisfazioni sia con la casacca della rappresentativa giovanile (Bronzo ed MVP nel Campionato Europeo Cadetti Under 19 nel 2017) che con quella seniores. Proprio con quest’ultima, oltre all’Oro nel 2019 ed il Bronzo nel 2018 nella European Golden League (la serie minore della VNL), ha chiuso come miglior realizzatore della Turchia al Campionato Europeo nel 2019, venendo eliminato proprio dall’Italia agli ottavi di finale.

LE DICHIARAZIONI:


Sono davvero molto felice di giocare in Italia – ha dichiarato Adis Lagumdzija, nuovo opposto della Vero Volley Monza -. Era il mio sogno disputare la SuperLega, uno dei due, tre campionati più belli del mondo. Penso che a Monza potremo fare grandi cose. Nelle ultime stagioni la Vero Volley è sempre stata tra le prime sei, otto squadre della Lega. Abbiamo tutte le carte in regola per poter dire la nostra anche contro le migliori del campionato come Civitanova, Perugia e Modena. Sarebbe bello avvicinarsi a loro dandogli filo da torcere. Penso di essere un ottimo attaccante che, grazie alle sue lunghe leve, può dare un contributo anche a muro e al servizio. Quando finirà questo problema del virus finalmente potremo iniziare a lavorare duramente, sperando che questa annata sportiva sia positiva per noi”.

Non è stato semplice portare un giocatore talentuoso e di prospettiva come Lagumdzija nella nostra squadra, visto che la concorrenza è stata molta – ha commentato il direttore sportivo del Consorzio Vero Volley, Claudio Bonati -. Siamo per questo felici di esserci riusciti. Ci tenevamo davvero tanto ad averlo nel nostro roster, considerato il positivo rendimento delle ultime stagioni durante le quali, tra l’altro, ha dimostrato di avere i numeri giusti per disputare un campionato come quello italiano”.

LA SCHEDA
Adis Lagumdzija
Nato a Sarajevo
Il 29 marzo 1999
Ruolo Opposto
Altezza 211 cm

CARRIERA
2016 – 2017 Galatasaray Istanbul A (TUR)
2017 – 2020 Arkas Spor Izmir A (TUR)
2020 – 2021 VERO VOLLEY MONZA – A1M

PALMARES
Nazionale
Campionato Europeo Cadetti Under 19 – Bronzo – 2017
European Golden League – Argento – 2018
European Golden League – Oro – 2019
Premi individuali
MVP Campionato Europeo Cadetti Under 19 – 2017

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)