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Adelina Ungureanu: “La miglior qualità di Pinerolo? La diversità”

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Nella quotidiana frenesia di sottolineare meriti sportivi, evidenziare status e condividere opinioni, generata dalla necessità di dire sempre qualcosa di nuovo, la stampa può finire per trascurare la continuità di elementi che spiccano per talento, rendimento e incisività. Evitando di scomodare la culutra dell’underrated, il sottovalutato che arriva a meritare i piani alti dell’affermazione, è al contempo doveroso tessere le lodi di una giocatrice tra le più positive in questa prima porzione di Serie A1: la schiacciatrice Adelina Ungureanu, elemento imprescindibile per una Wash4Green Pinerolo che sta vivendo una stagione da rivelazione. La giocatrice rumena classe 2000 si è raccontata in esclusiva ai microfoni di Volley NEWS.

Adelina Ungureanu Wash4Green Pinerolo
Foto Unionvolley Pinerolo

Partiamo dalla sua esperienza con la Wash4Green. Come si trova a Pinerolo e cosa l’ha convinta a rimanere anche nella stagione 2023-2024?

Mi trovo benissimo a Pinerolo. Come dico sempre, è un ambiente sereno in cui si può lavorare al meglio e quindi crescere. Ho scelto di restare perché la scorsa stagione mi aveva dato tante soddisfazioni, ma anche la sensazione che ci fosse qualcosa di incompiuto. Sentivo di poter dare ancora molto a questa squadra e volevo vivere un’intera stagione nello stesso modo in cui avevamo terminato l’ultima“.

L’anno scorso Pinerolo lottava nei bassifondi della classifica, mentre oggi è una delle rivelazioni del campionato. Cos’è cambiato?

Sicuramente si è alzato il livello della squadra, grazie all’arrivo di tante giocatrici che hanno voglia di fare bene. Poi riusciamo a lavorare con tranquillità, ci divertiamo tanto, sperimentiamo cose nuove in allenamento. Tutto questo mix ci ha portato dove siamo ora. Però, non ci accontentiamo, continueremo a spingere e, alla fine, vedremo dove saremo arrivate. Ho grande fiducia in questo gruppo“.

Qual è, secondo lei, la miglior qualità di Pinerolo?

Penso che la miglior qualità della nostra squadra sia la ‘diversità’. Siamo giocatrici con caratteristiche, stile di gioco e qualità tecniche differenti, ma che allo stesso tempo si bilanciano alla perfezione: c’è chi colpisce la palla più forte, c’è chi lavora più di manualità, chi difende di più, chi ha più fantasia nella distribuzione, ecc. Perciò, mi sento di fare i complimenti alla società per l’ottimo lavoro nella costruzione del roster“.

Adelina Ungureanu Wash4Green Pinerolo
Foto LVF

Premesso che il campionato è ancora lungo e che le insidie sono davvero tante ma, se la squadra riuscirà ad esprimersi sempre in questo modo, dove potrà arrivare?

Sono una persona che preferisce fare – in questo caso dimostrare sul campo – piuttosto che parlare. Ora dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto finora, dimostrare la nostra voglia di vincere e dare il meglio di noi stesse. Poi sarà il campo a dire dove potremo arrivare. Io e le mie compagne non vediamo l’ora di scoprirlo“.

Coach Marchiaro si è fatto apprezzare per la sua attenzione tanto alla componente tecnico-tattica quanto a quella mentale. Com’è lavorare con lui nella quotidianità?

Mi sto trovando benissimo a lavorare con Michele. Già nella scorsa stagione avevo potuto apprezzare una sua grandissima qualità: sapere come gestire le emozioni durante un allenamento o una partita. L’aspetto mentale è importante tanto quanto quello tecnico-tattico, e Michele ci dice sempre le cose giuste al momento giusto“.

Diamo uno sguardo ai suoi numeri: 201 punti, 37,4% di efficacia in attacco, 19 ace e 22 muri in 56 set giocati. È soddisfatta del suo rendimento? Dove pensa di poter migliorare?

Sicuramente ci sono dei progressi rispetto alle stagioni precedenti, ma non mi accontento. Voglio assolutamente migliorare le percentuali in attacco, sento di avere le qualità per farlo. E poi il mio focus è rivolto anche alla ricerca della costanza: mi piacerebbe diventare una giocatrice non solo completa ma anche costante. Secondo me, è qualcosa di molto importante perché vorrebbe dire che la squadra può sempre contare sul mio contributo“.

Adelina Ungureanu Wash4Green Pinerolo Prosecco DOC Imoco Conegliano
Foto LVF

È la sua quinta stagione in Italia. Cosa le piace maggiormente della vita nel nostro paese e come trascorre il suo tempo libero quando non è impegnata con la pallavolo?

Oltre ad avere il campionato più bello e competitivo al mondo, l’Italia è un paese meraviglioso. Mi sono integrata molto bene fin da subito, ho imparato la lingua e da lì è stato tutto più facile. Quando ho dei giorni liberi, mi piace andare alla scoperta di posti nuovi oppure riposarmi e preparare la successiva settimana di allenamenti. Ovviamente dedico una buona parte del tempo libero anche al mio cane Kubush“.

La scorsa estate ha partecipato con la nazionale rumena ai Campionati Europei, giocando la fase a gironi e gli ottavi di finale proprio in Italia. Che esperienza è stata?

Giocare gli Europei in Italia è stato molto emozionante. Ho incontrato tante persone che conoscevo e ho avuto l’opportunità di giocare la partita inaugurale all’Arena di Verona: insomma, solo belle cose! Sono contenta anche del percorso della nazionale rumena: abbiamo dimostrato di essere cresciute tanto, ma ora non vogliamo fermarci“.

Opposto o banda: quale di questi ruoli preferisce?

In realtà ho sempre giocato da banda, a parte qualche eccezione, quando magari c’era bisogno di spostare una giocatrice in posto 2 e l’allenatore riteneva che io fossi la persona più adatta per ricoprire questo ruolo. Alla fine, non posso dire che non mi sia piaciuto: quando bisogna attaccare sono sempre disponibile (ride, n.d.r.). Però, devo ammettere che da banda mi sento molto più coinvolta nel gioco. Ad esempio, ricevere mi aiuta a tenere alta la concentrazione“.

Adelina Ungureanu Romania
foto Federvolley

Ripensando al suo percorso pallavolistico, cosa la rende più orgogliosa?

La cosa che mi rende più orgogliosa non è un risultato in particolare, ma il fatto di aver superato alcuni periodi veramente difficili per continuare a giocare a pallavolo. Infatti, per coltivare il mio sogno ho dovuto fare tanti sacrifici, uscire di casa a 14 anni e andare a giocare contemporaneamente in 4 categorie diverse, compresa la seconda divisione rumena. Per una ragazza di quell’età, che doveva anche andare a scuola e viveva da sola in una nuova città, è stata veramente dura“.

Ha qualche rimpianto?

Forse il rimpianto è che a volte ho fatto troppo. Con il passare del tempo, questo ha influito sulla mia salute mentale. Ma la cosa più importante è che ho imparato tanto dal mio percorso e ora cerco di dedicare più tempo a me stessa“.

Quali sono i suoi sogni nel cassetto per il futuro?

Il mio sogno è di stare bene e in armonia con tutto quello che mi circonda. E ovviamente vorrei arrivare il più in alto possibile non solo come pallavolista ma soprattutto come persona“.

di Alessandro Garotta

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