A3, l’Opus Sabaudia lotta ma cede con l’Aversa

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Di Redazione

Prova di carattere della Ismea Aversa. Amministra il match, non va mai in affanno e quando vuole piazza i break decisivi per conquistare il successo. Prima vittoria esterna dei ragazzi di coach Tomasello che restano in vetta dopo 2 gare di campionato e adesso guardano al prossimo match. Domenica prossima, al PalaJacazzi, c’è il big match con Palmi. E quella sarà una prima prova importante per tutti.

PRIMO SET. Grande equilibrio nella prima parte della gara. Primo +2 che porta la firma di Trillini e Morelli: primo tempo nei 2 metri del centrale e poi monster block dell’opposto ed è 7-9. Quando Putini decide di fare il fenomeno con una alzata da applausi ecco che la Ismea va sul 12-15. Primo time-out laziale pochi secondi dopo (12-16). Al rientro in campo murone di Sacripanti che si prende gli applausi dei compagni. Poi si ripete con un mani e fuori e Aversa allunga (12-18). Morelli mette subito la parola fine al set: bomba in diagonale e 15-23. Si pensa già al secondo set. Si cambia campo 17-25.

SECONDO SET. Subito ace di Sacripanti. E la Ismea prova immediatamente a piazzare il break (7-10) ma la Opus non ne vuole sapere di ‘mollare la presa’ e piazza un 3-0 fino al 10 pari con Tognoni al servizio. Aversa amministra e dimostra che quando vuole può fare male: muro da urlo di Trillini e tabellone che dice 16-19. Sull’ace di Ferenciac (20-22) coach Tomasello chiama il suo primo time-out. Sabaudia continua a crederci: ace ancora di Ferenciac e pari a 22. Scuffia piega le mani del muro e addirittura manda avanti i laziali. La squadra di Budani va avanti. Punto a punto: si va ai vantaggi. Ma a festeggiare sono gli ospiti del presidente Di Meo: Starace chiude con un mani e fuori per il 27-29.

TERZO SET. Sulla parallela out di Zornetta Aversa conquista il 4-6. Poi il successivo tocco a rete di un giocatore dell’Opus manda l’Ismea sul +3. Coach Budani ferma tutto per 30 secondi quando il tabellone dice 5-9. Sacripanti on fire: parallela vincente e poi diagonale micidiale per l’8-11. Un punticino alla volta Morelli e compagni si avvicinano al traguardo (12-16). La Opus Sabaudia inizia a perdere colpi e sul 13-19 coach Budani si gioca il suo ultimo time-out. Arrivano ben 6 match point per i normanni. Salta solo il primo, Morelli regala i tre punti: pallonetto morbidissimo e 19-25.

Con squadre come questa ogni piccolo errore lo paghi caro, sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile ma abbiamo avuto le nostre occasioni per vincere il secondo set ma i nostri avversari hanno sbagliato pochissimo – chiarisce coach Mauro Budani – Il nostro gioco è stato discreto a tratti, ora dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo commesso e soprattutto limitare questo numero degli errori che abbiamo commesso. Cosa non mi è piaciuto? Preferisco riflettere e parlarne direttamente alla squadra. La gestione del secondo set, soprattutto di testa, mi è piaciuta molto e sicuramente possiamo ripartire da questo“.

Stefano Schettino, capitano di Sabaudia, analizza la partita. “Ci tenevamo molto a fare bene nella prima partita in casa anche se sappiamo tutti che Aversa è una delle candidate al salto di categoria, è stata una partita difficile e peccato per il secondo set in cui siamo riusciti anche a costruirci occasioni importanti. Come si riparte? Testa bassa in allenamento cercando di migliorare le cose che non sono andate bene oggi“.

Tabellino:
OPUS SABAUDIA – ISMEA AVERSA 0-3 (17-25; 27-29; 19-25)
OPUS SABAUDIA: Palombi, Recupito (L2) ne, Conoci, Zornetta 8, Ferenciac 15, Pomponi ne, Miscione 7, Rossato 1, Scuffia 9, Tognoni 4, Torchia (L1), De Vito ne, Schettino. All. Budani. Ass. Saccucci
ISMEA AVERSA: Morelli 15, Trillini 5, Cuti 1, Calitri (L1), Di Meo (L2) ne, Putini, Starace 12, Corrieri, Sacripanti 15, Diana 10, Schioppa ne, Simonelli ne, Bonina ne. All. Tomasello. Ass. Angeloni
ARBITRI: Colucci e Papapietro di Matera
Note: Sabaudia: ricezione 58% (34% prf), attacco 42%, aces 3 (err.batt. 12), muri pt. 4; Aversa: ricezione 42% (23% prf), attacco 61%, aces 2 (err.batt. 13), muri pt. 7; 

(fonte: Comunicato Stampa)

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