Sora a Modena per il posticipo della terza giornata

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Di Redazione

Terza giornata del girone d’andata per la SuperLega Credem Banca che però, per fare spazio alla Del Monte SuperCoppa 2019, è stata posticipata con un infrasettimanale a giovedì 7 novembre alle ore 20:30.

Nel week end che la vedeva inizialmente in calendario, quello appena trascorso, la Lube Campione d’Italia e d’Europa ha sfidato nella prima semifinale i campione al momento in carica di Supercoppa la Leo Shoes Modena, mentre i Campioni del Mondo dell’Itas Trentino sono scesi in campo contro la Sir Safety Conad Perugia titolare della Del Monte® Coppa Italia.

La finalissima è terminata con la conquista dei perugini della loro seconda Supercoppa superando, soltanto al tie break, i prossimi avversari della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, i modenesi di coach Andrea Giani.

È tempo di fare visita al tempio del volley per i volsci, giovedì sera alle ore 20:30 si apriranno per la quinta volta le porte del PalaPanini e ad accogliere capitan Joao Rafael e compagni, la Leo Shoes Modena della Presidente Catia Pedrini che come ogni anno scende in campo per vincere e a oggi l’ha già fatto nettamente nelle prime due gare di campionato contro Padova nel suo palazzo, e in trasferta in casa della neo promossa Piacenza.

Modena non è una squadra che si scopre quest’anno – dice l’assistant coach sorano Simone Roscini -, ha una tradizione straordinaria, e se l’anno scorso era una delle più forti della SuperLega, in questa stagione con l’acquisto di Anderson ha aumentato ancor di più il suo potenziale.

Il sestetto è costituito per metà da nazionali americani, Christenson, Anderson, e Holt, la restante parte da atleti che vestono l’azzurro, Mazzone, Rossini e Zaytzev, più un polacco del calibro di Bednorz che non è nella sua nazionale solo perché, a differenza della nostra, purtroppo, di posti 4 ne ha in abbondanza.

Insomma, un roster attrezzatissimo per arrivare in fondo a tutte le manifestazioni a cui prenderà parte e che quindi può fare sicuramente meglio che nella passata stagione”.

Al timone del team gialloblu due delle colonne della nazionale dei fenomeni, il tecnico Andrea Giani e l’assistant coach Luca Cantagalli. Torna a Modena il “Giangio” con un contratto triennale, dopo averne fatto la storia in campo da giocatore e aver allenato la squadra già nel 2007 e 2008.

Tra i più grandi pallavolisti di tutti i tempi e protagonista della generazione dei fenomeni guidata da coach Velasco, è arrivato a Modena proprio a prenderne il posto in panchina.

In regia dunque c’è ancora l’americano Micah Christenson cugino del sorano Kupono Fey, alle sue spalle il giovane della cantera gialloblù Nicola Salsi.

In diagonale, con la fascia da capitano al braccio, Ivan Zaytsev con Giulio Pinali, reduce da una grande estate azzurra e che scalpita per un posto da titolare.

Al centro ancora protagonisti Daniele Mazzone – ex Sora nella stagione 2012/2013 – e Max Holt alla sua quarta stagione nel club. I due sono affiancati da Elia Bossi e dai giovani Andrea Truocchio e Giovanni Sanguinetti.

I martelli a disposizione di mister Giani sono il polacco classe ‘94 Bartosz Bednorz e lo straordinario americano Matt Anderson, con Kaliberda e il cubano Luis Elian Estrada Mazorra pronti a dare il proprio contributo.

Nel ruolo di libero si riconferma per la sesta stagione consecutiva il veterano Salvatore Rossini – che con orgoglio e riconoscenza porta sempre nel cuore il ricordo dei suoi primi importanti passi pallavolisti mossi a Sora dal 2007 al 2009 conquistando due promozioni consecutive che hanno portato, lui e il club, dalla serie B2 alla A2 -, che farà da chioccia al giovane Nicola Iannelli, arrivato da Fano.

Modena ha aumentato ancor di più il suo potenziale – continua ad analizzare coach Roscini -, con un roster attrezzatissimo per arrivare in fondo a tutte le manifestazioni a cui prenderà parte.

Da avversario quindi ci metterà molto in difficoltà, ma dobbiamo guardare a quello che facciamo nella nostra metà campo perché queste non sono le gare dalle quali pensare di ricavarne tanto in fatto di punti classifica – poi magari dovesse capitare l’occasione ben venga -, ma dobbiamo cercare di giocare meglio possibile come abbiamo fatto a Civitanova per crescere e prepararci in funzione di quegli avversari contro cui invece dobbiamo vincere o almeno portar punti a casa”.

Miskevich e compagni si trovano davanti a un impegno davvero grande dunque, con i padroni di casa che avranno nelle gambe i 9 set disputati impiegando tutte le loro energie tra venerdì e sabato, ma anche nella mente con i 4 utili alla vittoria della semifinale di SuperCoppa contro la Lube, e gli altri 5 che non sono bastati per al alzare al cielo il trofeo della competizione nazionale sfuggito al 15-12 del tie break.

Noi stiamo continuando a lavorare per migliorare ogni giorno le varie situazioni di gioco – aggiunge il coach in seconda parlando dei suoi ragazzi -. Per tanti motivi, come ad esempio l’infortunio di Joao Rafel che lo ha tenuto fermo per tre settimane o il non aver avuto Miskevich a disposizione fin dall’inizio della preparazione, in alcune situazioni siamo un po’ indietro.

Questo ha sicuramente influito sull’amalgama ma non deve essere assolutamente una giustificazione, solamente constatazioni di una situazione che stiamo cercando di recuperare e migliorare giorno dopo giorno lavorando al massimo”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Paolo Falabella affiancherà Morato come vice-allenatore a Cisterna

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Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV. Nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.

Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022, culminata con la promozione in Superlega, Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.

"Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley".

Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione: "Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo".

L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: "Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli".

Racconta, infine, il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley: "Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori. Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi, ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff".