Sospensione dei campionati, Antonio Bartoccini: "Chiedo a Fipav e Lega di rimborsare le inutili spese per le trasferte"

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Di Redazione

In merito al provvedimento rilasciato da Lega Pallavolo Serie A Femminile  che ha sospeso le attività fino a data indeterminata poche ore prima dell’inizio delle gare della 10ª Giornata di Ritorno,

Si riportano le dichiarazioni del presidente Antonio Bartoccini. “Quella della sospensione delle gare era una decisione che poteva essere presa prima, al momento in cui è arrivato lo stop tanto valeva far disputare le gare poiché già eravamo andati sulle strutture dove avremmo dovuto giocare, due errori non fanno mai una cosa giusta, ci successe la stessa cosa anche a Brescia, così abbiamo fatto due trasferte inutili, sostenendo spese che non so se saranno rimborsate, ovviamente come noi è successo anche ad altre società e da questo punto spero che FIPAV e Lega Pallavolo Serie A facciano qualcosa per aiutare le nostre società come ad esempio congelare le tasse gara e reperire qualche aiuto per rimborsare le spese sostenute inutilmente. Capisco che è difficile prendere decisioni in queste situazioni, ma la cosa poteva essere gestita diversamente. Ora non è facile prevedere come proseguirà la stagione, recuperare tutte le partite in questo poco tempo non sarà facile, dovremo vedere quali saranno le decisioni che comunque non saranno facili, bisognerà vedere se ci sarà un blocco di attività come la VNL, poiché qualora si riprenda ad aprile ci saranno quarantacinque giorni per fare sette partite ed i play off, oppure si potrebbe ricominciare da zero nella prossima stagione come se questo anno non sia successo niente ma non sarebbe facile gestire il discorso coppe europee, bisognerà attendere l’evolvere della situazione. Un altro aspetto da considerare sarà anche quello della salute delle ragazze, domani ci sarà il CDA di Lega e sentiremo quali potranno essere le soluzioni in merito, ma sarà tutto da vedere”.

A Fare da eco alle parole di patron Bartoccini anche il capitano Veronica Angeloni. “ Stiamo vivendo una situazione molto brutta in tutto il paese, che porterà conseguenze anche a livello economico per molto tempo. Siamo partite per Scandicci e fino a ieri sera eravamo tutto sommato tranquille, anche perché non stavamo andando in una delle zone rosse, poi ovviamente osservando la continua evoluzione della situazione qualche preoccupazione l’abbiamo avuta, specialmente per la mole di notizie contraddittorie che stavano emergendo, come sempre quando le informazioni sono poco chiare si creano situazioni che generano preoccupazioni, poi però da atlete siamo abituate a concentrarci sull’obiettivo per cui eravamo in trasferta e siamo andate a dormire. Sono convinta che a Scandicci avremmo potuto giocare, dopo tutto eravamo già lì ed avevamo fatto l’allenamento della mattina dormendo una notte in albergo quindi già che c’eravamo si poteva benissimo giocare, credo che una decisione del genere andava presa prima che le squadre si mettessero in moto per le trasferte, perché poi scelte come questa condizionano i bilanci delle società che già fanno molti sforzi.”

Continua la giocatrice: “Al momento ci troviamo con un’altra partita da recuperare e non sappiamo quale sarà l’evoluzione dei fatti, come ad esempio se rigiocheremo e quando, questa sensazione d’incertezza non ci piace, ovviamente la cosa che attualmente preoccupa di più non è quella sportiva ma quella relativa ai comportamenti che stanno avendo le persone che senza rispettare le direttive emanate per la nostra sicurezza hanno affollato stazioni o magari sono andate in giro ad eventi mondani, mi auguro che tutti avranno una maggior coscienza per limitare il contagio. Ora le domande che ci poniamo sono quelle che penso abbiano tutti nell’ambiente: quando si potrà tornare a giocare? Riprenderà il campionato? Si riprenderà come prima? Ora siamo chiamati in prima linea in questa situazione e ci si sta rendendo conto di quanto sia complicata”.

(fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.