Top & Flop Superlega: la Lube si risveglia dopo un set, Ravenna deve sempre inseguire

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Di Roberto Zucca

No Surprises. Come una vecchia canzone dei Radiohead, anche questo terzo turno del girone di ritorno di Superlega si conclude senza nessun risultato a sensazione. Vincono le big, a cominciare dalla capolista Civitanova che in quattro combattutissimi set batte la Top Volley Cisterna. Vittoria da tre set netti per Perugia e Modena, che battono rispettivamente Monza e Sora, mentre Trento fatica un set in più per avere la meglio su Vibo Valentia. Bene Milano che procede la sua corsa con un successo in casa contro Ravenna, mentre Verona incappa in una pesante sconfitta contro la Gas Sales Piacenza, che vince la sua prima gara da tre punti.

IL TOP:

Civitanova prende coraggio e riparte contro Cisterna. La Lube si porta dietro la sconfitta di mercoledì contro Milano e il primo set lo vince Cisterna. Da metà secondo parziale però la capolista inizia a giocare come sa e riprende spavalda la corsa in solitaria. Protagonisti assoluti del match sono un grande Leal (19 punti) e un Juantorena (16 punti) che con Bruno impostano un gioco efficacissimo in banda e individualmente a muro. Rychlicki (15 punti) non è ancora l’opposto da squadra prima in classifica. Lo diventerà pian piano.

Perugia festeggia la tredicesima vittoria di fila. Con un Kurek non al top tra i rivali (dal terzo Buchegger subito in campo) Perugia si sbarazza in tre set della Vero Volley. Grande performance di Lanza, MVP con 13 punti e il 61% in attacco. Concretezza e determinazione hanno permesso ai perugini di non far mai entrare in partita seriamente Monza. Leon miglior realizzatore con 14 punti è la ciliegina di una gara che permette a De Cecco e company di mantenere il secondo posto in solitaria.

Trento variegata lascia solo un set a Vibo. Non gioca la gara perfetta, ma ha grinta da vendere soprattutto quando Russell e Cebulj (12 punti e 10 punti ciascuno) spingono, in assenza del grande Kovacevic. Giannelli architetta il gioco perfetto con Vettori (14 punti e 3 muri), migliore in campo, capace di mandare in tilt il muro e la difesa calabrese. Siamo lontani dal vedere la perfezione dei ragazzi di Lorenzetti, ma è questione di sguardi. E di attimi.

Milano tira fuori l’undicesimo successo in campionato. È diventata l’avversaria da battere, e ieri davanti a un pubblico festante ha fatto un sol boccone anche di Ravenna. Powervolley è ormai la regina della stagione, incoronata da un modo di giocare paragonabile a quello della quattro grandi. La quinta big è ormai di fatto lei e i fautori, oltre al coach Piazza, di questo ennesimo successo hanno i nomi di Abdel-Aziz (nono trofeo di MVP stagionale, 23 punti e il 68% di realizzazione in attacco) e Kozamernik (10 punti). Chi riuscirà a fermare questo treno in corsa?

Modena passeggia contro Sora. Poco più di un’ora e una partita mai in discussione per la Leo Shoes. Contro il fanalino di coda Sora, è Anderson il mattatore della serata con 14 punti e il 71% in attacco. Christenson gioca mnemonicamente con i suoi e Zaytsev si “accontenta” di 10 bombe e un muro piazzato sul campo avversario. Tre punti preziosi che guidano Giani verso il terzo posto e verso l’assalto a Perugia.

Piacenza e la meritatissima prima da tre punti. Aleggiava da un po’ il desiderio e finalmente è diventato realtà. Tre punti pieni e Verona, diretta concorrente per il settimo posto, ampiamente battuta. Gara in discussione solo nel terzo parziale, poi Gas Sales superiore con un Kooy (17 punti) sempre più determinante, assieme a un eccezionale Stankovic che piazza 7 muri punto da record. Questa Piacenza vorrebbe stare ancora più in alto in classifica. Missione possibile?

IL FLOP:

Ravenna, contro questa Milano non basta il coraggio. Prova nel primo set a tentare il testa a testa. Poi insegue per tutta la gara. Davanti al proprio pubblico Milano è troppo grande per questa Consar, che paga la panchina di Ter Horst e un attacco troppo poco efficace, con nessun atleta in doppia cifra. Oggi non al top anche Cavuto (9 punti) e Lavia (6 punti) che avevano impressionato negli scorsi match. Tornare al disco di gioco precedente.

Cisterna, bene un set poi è un match a tutta Lube. È efficace per un set grazie a uno scatenato Szwarc (10 punti) che al servizio e al centro abbattono il muro di Civitanova. Poi da metà secondo parziale sciupa molte occasioni e rimane sempre indietro. Non sono queste le gare da vincere, contro la capolista ma oggi un punto sarebbe stato meritatissimo. Bene Palacios (14 punti) che, con un Patry (8 punti) non efficacissimo, salva spesso Sottile e l’attacco. Continuare con questa rabbia agonistica.

Verona cade nella trappola di Piacenza. La partita delle fragilità. Peccato per la grinta mancata che non permette agli scaligeri di entrare in partita come sanno fare. Boyer (18 punti) le prova tutte ma non basta, coadiuvato da un Cester (10 punti) che fa vedere tutte le migliori intenzioni. Il muro è l’unica cosa che oggi funziona al livello di questa Calzedonia. Ma in serate come questa ci vuole un guizzo in più.

Monza torna da Perugia con tanti dubbi. Stagione sfortunata quella della Vero Volley. Con Perugia arriva l’undicesima sconfitta della stagione e i dubbi sulla tenuta di Kurek, che al terzo gioco viene sostituito dal rientrante Buchegger. Partita mai in discussione, con una Monza troppo timida nella quale Orduna fatica a ritrovare le solite bocche di fuoco. Ci si aspettava uno Dzavoronok (9 punti) più incisivo e un Louati meno falloso. Da domenica cambio di rotta?

Vibo, punti salvezza mancati contro Trento. Nonostante una buona prova di Defalco (22 punti) e Aboubacar (17 punti) Vibo torna a casa a bocca asciutta da Trento. Cerca di inseguire o di portarsi avanti nel match ma solo il terzo set è giocato e impostato bene anche grazie a un ottimo 78% di Mengozzi che a muro dà continuità e sicurezza. Per il resto Vibo quest’anno è una grande incognita, e sabato (ammesso che si giochi…) la squadra calabrese dovrà assolutamente ottenere i tre punti in grado di scacciare lo spettro della penultima posizione.

Sora mai in partita contro Modena. A partire dalla prossima settimana tenterà l’ultimo assalto alla salvezza. Ieri non è scesa in campo nemmeno al primo set e ha subito tutta la forza delle star di Modena. In partita solo Joao Rafael (14 punti e 61% in attacco) tiene numeri da scontro con le grandi. Per il resto molti errori e il peso della grande avversaria sulla testa e la coscienza. Prossimo avversario Vibo. Ultima fermata per la salvezza?

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Blengini presenta Iliya Petkov per Grottazzolina: “Può fare davvero bene”

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Conosciamo meglio il secondo volto nuovo della Yuasa Battery Grottazzolina in questa nuova stagione. In ordine di tempo, dopo Giulio Magalini, è stato infatti ufficializzato Iliya Petkov, che arriva in Superlega per la prima volta ma ha già alle spalle una buona esperienza internazionale, oltre che essere uno dei perni della squadra con la maglia della sua Bulgaria.

Proprio in nazionale Petkov è guidato da un italiano come Gianlorenzo Blengini, il cui curriculum parla da solo. Il coach torinese, infatti, nelle squadre di club ha vinto due Coppe Italia di A2, una di Superlega e ben tre scudetti, mentre alla guida della nazionale italiana ha conquistato l’argento Olimpico a Rio nel 2016, un Bronzo Europeo nel 2015 e l’argento nella Coppa del Mondo 2015 in Giappone.

Da maggio dello scorso anno è alla guida della nazionale bulgara e dunque conosce alla perfezione sia Georgi Tatarov che Iliya Petkov. E proprio sul nuovo centrale della Yuasa Battery Blengini ha speso parole molto importanti partendo dal punto di vista tecnico. “E’ un ragazzo che già dall'anno scorso ho voluto stabilmente titolare, ha già fatto il titolare tutta l'estate scorsa e insieme a Grozdanov sono i due centrali che ho utilizzato di più fino ad oggi. E' un ragazzo che ha già una maturità di gioco buona. Ha sviluppato anche esperienza nel campionato polacco e nel campionato francese nelle ultime due stagioni e lo scorso anno ha fatto secondo me un salto di qualità importante, a mio avviso può fare davvero bene. E' un giocatore con spiccate qualità di salto, molto abile in attacco e con una buona battuta in salto, potente ma che sta diventando anche abile nelle variazioni. Deve continuare a progredire nella capacità di muro e soprattutto nella comprensione dello sviluppo del gioco avversario”.

A Grottazzolina molta attenzione viene posta anche all’aspetto umano, alle capacità non solo tecniche che sono insite nel giocatore stesso. E il report che fa Blengini è di quelli molto lusinghieri, anche in questo caso: “Per quanto attiene il punto di vista personale ed umano, Petkov ha un'attitudine al lavoro che lo rende un giocatore da prendere come esempio. Quale capitano della nazionale qui in Bulgaria ho scelto Grozdanov, ma quando non Grodzanov non c'è il capitano è lui perché è un ragazzo che è un esempio di impegno, di applicazione e anche di atteggiamento nei confronti del lavoro e della capacità di migliorare. Sono molto contento che abbia l'opportunità di dimostrare queste cose nel campionato più bello del mondo, e di farlo in una società che ha dimostrato, ma non avevo grossi dubbi a riguardo, di saper lavorare molto bene e di saper puntare sugli esordienti, per far compiere loro il percorso giusto. Sono quindi contento che il ragazzo abbia l'opportunità di poter fare questo percorso per continuare a progredire perché il suo impegno è quotidiano ed è del 100%”.