Kamil Rychlicki Itas Trentino Valsa Group Modena

L’Itas Trentino è la prima semifinalista. Modena alza bandiera bianca

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LItas Trentino centra subito il primo obiettivo nei Play Off Scudetto, chiudendo in tre gare la serie dei quarti di finale contro la Valsa Group Modena e rispedendo al mittente i dubbi sulle condizioni dei campioni d’Italia dopo l’infortunio di Sbertoli. Anche Gara 3 alla ilT Quotidiano Arena vede i trentini sempre in vantaggio: nel primo set Modena corona una lunga rincorsa dall’8-3 al 20-20, ma solo per subire un nuovo break decisivo, e dopo un secondo set dominato dai padroni da casa l’ultimo disperato tentativo degli emiliani nel terzo (dal 22-17 al 22-21) non ha esito. La squadra di Giuliani dovrà rimettersi in gioco nei Play Off 5° posto, mentre quella di Soli potrà concentrarsi sulla semifinale di ritorno di Champions League per poi tornare in campo dal 31 marzo contro la vincente tra Monza e Civitanova.

Quella offerta dall’Itas è stata una prova ancora più convincente delle precedenti due della serie. A fare la voce grossa in questa occasione è stato Daniele Lavia, assoluto mvp e best scorer del match con 17 punti, il 54% in attacco e due ace; assieme allo schiacciatore calabrese grande prestazione anche per Rychlicki (16 col 67%) e della coppia centrale PodrascaninKozamernik: otto dei 9 muri realizzati portano la loro firma. Per Modena in doppia cifra il solo Davyskiba con 12 punti.

La cronaca:
Fabio Soli conferma il sestetto utilizzato costantemente durante le ultime tre partite: senza Sbertoli è quindi di nuovo Acquarone ad agire in regia e Rychlicki nel ruolo opposto, Michieletto e Lavia si piazzano in banda, Kozamernik e Podrascanin agiscono al centro della rete, Laurenzano in seconda linea come libero. Modena risponde con Bruno al palleggio con Davyskiba in diagonale, Juantorena e Rinaldi schiacciatori, Brehme e Sanguinetti centrali, Gollini libero.

La prima accelerazione è firmata da Michieletto (4-2), imitato qualche istante dopo da Podrascanin, che ferma a muro Brehme per il 6-3 (time out Giuliani). Alla ripresa del gioco due ace del numero 5 trentino allargano ulteriormente la forbice (8-3), prima che Juantorena non provi a suonare la carica (9-7). I padroni di casa fiutano il pericolo e nella parte centrale tengono a debita distanza gli avversari (11-8 e 14-11 e 18-15), anche grazie ai tanti errori diretti al servizio che gli ospiti commettono e all’efficienza della propria fase di cambiopalla. Sul 20-17 un cambiopalla, un muro di Davyskiba su Michieletto e un ace di Sanguinetti sullo stesso schiacciatore rimettono in parità la situazione a quota 20. L’Itas Trentino si rifugia in un time out e subito dopo riparte alla grande, con Rychlicki e Lavia (23-20) e chiude il conto sul 25-22 con un attacco di Lavia.

Dopo il cambio di campo Modena prova ad impattare il secondo set con piglio differente (3-5), ma il suo tentativo di fuga dura pochi istanti, perché Lavia e Michieletto garantiscono subito l’aggancio a quota sei ed il successivo sorpasso (8-7). Col passare del tempo i campioni d’Italia prendono sempre più velocità (13-11 e 17-13) grazie alla coppia di posto 4 ma anche per mano di un Rychlicki sempre più incisivo. Nel finale i padroni di casa dilagano (21-14) aumentando l’intensità difensiva e la capacità di capitalizzare quanto raccolto in seconda linea; il 2-0 arriva già sul 25-19, dopo che Soli sul 22-17 aveva comunque voluto chiamare un time out.

Sull’onda dell’entusiasmo i tricolori partono a razzo anche nel terzo set (6-3 e 10-6), trascinati da Podrascanin e Lavia; Giuliani allora cambia la diagonale principale (dentro Boninfante e Sapozhkov) che riportano i compagni in linea di galleggiamento (12-10). L’Itas Trentino non si disunisce, soffre (13-12, muro di Sanguinetti su Michieletto), ma poi riparte con Rychlicki (16-13); la spallata decisiva sembra darla Lavia (20-16 e 22-17). Modena però lotta sino al 22-21 con il suo opposto russo in evidenza in battuta. Il 3-0 è vidimato sul 25-21 grazie ad un doppio decisivo attacco di Rychlicki e ad un ace di Kozamernik su Rinaldi.

Itas Trentino-Valsa Group Modena 3-0 (25-22, 25-19, 25-21)
Itas Trentino: Acquarone 1, Lavia 17, Kozamernik 7, Rychlicki 16, Michieletto 8, Podrascanin 9, Pace (L), Nelli 0, Laurenzano (L). N.E. D’Heer, Cavuto, Berger, Magalini, Garcia. All. Soli.
Valsa Group Modena: Mossa De Rezende 2, Juantorena 9, Sanguinetti 5, Davyskiba 12, Rinaldi 8, Brehme 4, Boninfante 0, Pinali G. 0, Gollini (L), Sapozhkov 6, Federici (L). N.E. Stankovic, Pinali R., Sighinolfi. All. Giuliani.
Arbitri: Lot, Brancati.
Note: Durata set: 30′, 26′, 29′; tot: 85′. 3.101 spettatori, incasso di 33.876 euro. Itas Trentino: 9 muri, 6 ace, 10 errori in battuta, 6 errori azione, 52% in attacco, 32% (17%) in ricezione. Valsa Group: 3 muri, 4 ace, 10 errori in battuta, 7 errori azione, 46% in attacco, 44% (19%) in ricezione

(fonte: Comunicato stampa)

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Imoco, Zhu Ting avverte le rivali: “Non sono ancora tornata al mio top”

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Il picco, l’infortunio e la risalita: Zhu Ting alla Prosecco DOC Imoco è tornata ad essere una delle migliori giocatrici del mondo; sarà Pantera anche nella stagione 2025/26 da unica pallavolista di sempre ad aver vinto conquistato tutti i trofei giocati in due stagioni. Dopo il Vakifbank 2017/18 ecco l’All In in gialloblù, ora va a caccia del tris nel Grande Slam.

Quando Zhu Ting è arrivata in Europa, nell’estate 2016, sbarcava da giocatrice più forte del mondo dell’Henan e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio da miglior giocatrice del torneo. Con il Vakif si è confermata “Zhuperstar”, vincendo due volte il Mondiale per Club e la Champions League, oltre a tutte le competizioni turche. Poi è tornata da profeta in patria in Cina, con il Tianjin, prima del grande stop: la star cinese, 198 cm, 30 anni, è rimasta ai box per tutto il 21/22 dopo una complessa operazione al polso destro che l’ha fermata. Dopo una lunga rieducazione in Spagna è poi arrivata in Italia per riprendere il filo del discorso, con la Savino del Bene Scandicci ha giocato due stagioni, portandosi a casa una Challenge Cup. Ha incrociato la Prosecco DOC Imoco nelle Finali Scudetto 2024, a seguire nel giro di qualche settimana da avversaria è diventata Pantera.

Alla corte di coach Daniele Santarelli, in uno dei sestetti più forti di sempre, Zhu ha recitato il ruolo della protagonista, riprendendosi di prepotenza il palcoscenico internazionale: in 37 partite giocate ha infilato 472 punti con il 48% offensivo. Indimenticabile il Mondiale per Club di Hangzhou, dove il pubblico cinese ha accolto il suo idolo tifando dall’inizio alla fine la Prosecco DOC Imoco; e così Zhu ha trascinato le Pantere alla conquista dell'iride, portandosi a casa pure il premio di miglior schiacciatrice del torneo dopo aver firmato il punto che ha portato per la terza volta Conegliano in cima al Mondo. Lo stesso dicasi per la Champions League, che è tornata a vincere a 7 anni di distanza dall’ultima quando trionfò con il Vakif: nella finale di Istanbul contro la sua ex-squadra Scandicci, ha infilato 14 punti. Ora Zhu Ting guarda alla prossima stagione con grandissima ambizione, pronta per continuare a scrivere la storia gialloblù con la sua classe e la sua simpatia che ha stregato i tifosi del Palaverde.

Zhu Ting: “Sono stata davvero bene nel mio primo anno a Conegliano, sono molto soddisfatta. Questa stagione per me è stata estremamente piacevole, in campo e fuori, lo dico dal profondo del cuore. È stata una stagione in cui mi sono sentita davvero a mio agio perché ho trovato un'atmosfera fantastica nella squadra e nella società: tutti sono molto rispettosi, ci aiutiamo a vicenda, dalla dirigenza agli atleti, all’interno del gruppo, è sempre stato così fin dal primo giorno.  Penso che tutti i trofei vinti quest’anno abbiano un significato speciale per me. La Champions League, ad esempio, perchè è stata la prima che ho vinto dopo l’operazione e il mio ritorno. Poi anche il campionato italiano, è stato un campionato vinto il primo dopo l’intervento al polso destro e la lunga riabilitazione, così come il Mondiale per Club che è stato emozionante vincere nel mio Paese natale. E poi la Coppa Italia, anche quella l’ho vinta per la prima volta. Quindi, in pratica, questi quattro titoli sono stati tutti delle “prime volte” per me. E' stata un'ottima stagione, ma credo di non essere ancora tornata al mio top, non ancora, ma ogni anno faccio passi avanti e spero che la prossima stagione possa essere ancora migliore".

"Non vedo l’ora di vivere quest’estate, perché non sarò con la nazionale e potrò avere più tempo per la mia famiglia, potrò riposarmi meglio e prepararmi alla prossima stagione che sarà molto impegnativa. Sarà un’ottima occasione per recuperare energie, sia fisicamente che mentalmente".  

"L'atmosfera del Palaverde mi manca già, amo questo palazzetto, davvero. Innanzitutto per i tifosi, che sono sempre calorosissimi, ogni partita è una festa. In ogni occasione ci sostengono con tutto il cuore, e quando vinciamo sono sempre lì, si sentono le loro voci. C’è una fusione perfetta tra la squadra e i tifosi, ed è una sensazione davvero magica. Ci vediamo per la prossima stagione!”.

(fonte: Imoco Volley)