Francesco Minelli: “I Play Off non sono un miraggio, ma ora pensiamo alla salvezza”

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Un finale di stagione caldissimo per la Geetit Bologna, che dopo la pesante vittoria sul campo di Savigliano si prepara ad affrontare la volata decisiva per la salvezza (e non solo) nel Girone Bianco di Serie A3. Francesco Minelli, ospite del programma “Sport Day by Day” su Canale 88 MadeinBO TV, riparte proprio dal successo in Piemonte: “È stata sicuramente una vittoria che ha dato morale, perché ci ha portato punti inaspettati contro la terza in classifica, in una trasferta lunga e in un orario scomodo. Certo, potevamo portarci a casa tre punti, visto che nel terzo set alcune cose non sono andate, però il risultato ci sorride ugualmente e ci riempie di gioia. Si vede che il duro lavoro in palestra comincia a dare i suoi frutti“.

Minelli racconta così la sua storia pallavolistica: “Io nasco come giocatore nella Pallavolo Milano Vittorio Veneto, dove ho militato per tutte le giovanili prima di trasferirmi a Bresso, un comune dell’hinterland. L’anno scorso ho fatto il grande salto in una categoria completamente diversa come la Serie A3 a Garlasco. Infine, eccomi qui a Bologna, dove sto vivendo un anno ricco di emozioni“.

È stata una stagione iniziata male – dice il regista di Bologna tornando al campionato – perché siamo stati costretti a tanti stop: molti giocatori si sono fermati, altri hanno dovuto giocare fuori ruolo. In quel periodo non siamo riusciti ad avere la qualità sperata in allenamento, e questo si è ripercosso anche in partita. Ora che siamo rientrati tutti, abbiamo ricominciato ad allenarci al massimo, perché sappiamo di non volere questa posizione in classifica. Sappiamo che possiamo fare molto meglio, e il gioco che stiamo dimostrando si sta sempre innalzando. So che questo processo non è finito, perché mancano ancora tante partite alla fine del campionato, però i piccoli risultati si stanno iniziando a vedere anche nelle sconfitte e nel modo in cui le affrontiamo“.

Minelli non nasconde di avere anche obiettivi più ambiziosi di quelli immediati: “I Play Off sono lontani, ma non sono un miraggio. Adesso però l’obiettivo primario è cercare di arrivare in zona salvezza, e tutto quello che ci sarà di più è solo qualcosa di guadagnato, ma insperato, a cui attualmente non guardiamo“.

La prossima avversaria dei bolognesi sarà la Stadium Mirandola, contro cui i bolognesi cedettero per 3-1 all’andata: “Non ho bei ricordi di quella partita, non lo nascondo – ammette il palleggiatore – perché abbiamo perso contro una squadra che, almeno sulla carta, era più in difficoltà di noi in quel momento. Eravamo già oltre la metà del girone di andata, quindi il nostro gioco sarebbe dovuto essere già consolidato. Sfortunatamente, però, non è andata come l’avevamo preparata e come ci aspettavamo. Da lì è nata in noi una voglia di rivalsa, e per questo sabato puntiamo assolutamente ai tre punti. Daremo il mille per mille, perché questa partita è assolutamente da vincere“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Serie A3, la neopromossa Grottaglie rinuncia al titolo: “Scelta dolorosa, ma necessaria per sopravvivere”

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Apoteosi, scriveva il Volley Club Grottaglie neanche due settimane fa dopo la prima storica promozione in Serie A3 conquistata sul campo, ma la festa purtroppo è durante troppo poco. Una storia triste che si ripete ogni anno, da troppi anni, e con un numero di società che rinunciano 'al grande salto' sempre maggiore.

"Questa decisione, frutto di riflessioni approfondite iniziate già prima della conquista della Serie A, rappresenta, con grande rammarico, il passo più doloro che siamo stati costretti compiere per assicurare la stessa sopravvivenza del Volley Club Grottaglie" recita la nota ufficiale della società.

E ancora: "L'approdo alla Serie A comporta investimenti ingenti che, allo stato attuale, non siamo in grado di sostenere. Le criticità infrastrutturali, dovute alle concomitanti manifestazioni internazionali (i Giochi del Mediterraneo a Taranto, ndr) e ai numerosi lavori di riqualificazione sul territorio, unite alla cessazione del supporto di alcuni partner fondamentali, non ci permettono di garantire la stabilità economica necessaria per affrontare la categoria".

Il sogno di giocarla prima o poi, la Serie A, resta però più vivo che mai: "Le quattro promozioni ottenute in dieci anni, dalla Prima Divisione alla A3, testimoniano che la strada intrapresa è quella giusta".