Taranto parte alla grande, Piacenza rimonta e si prende i tre punti

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Vittoria pesante per la Gas Sales Bluenergy Piacenza, che torna a casa con tre punti dal campo della Gioiella Prisma Taranto e blinda il terzo posto in classifica. Un risultato ancora più importante per le modalità con cui è arrivato, perché la squadra di casa aveva iniziato alla grande, conducendo il primo set dall’inizio alla fine; decisa però la reazione della formazione di Andrea Anastasi, che dal secondo parziale in poi ha preso in mano la partita completando la rimonta. Altra buona notizia per gli emiliani è il ritorno in campo di Yuri Romanò, subito protagonista con 15 punti. Nuovamente rinviato, invece, l’appuntamento con la vittoria per Taranto, che resta per il momento al penultimo posto.

La cronaca:
In avvio di gara coach Anastasi manda in campo Brizard e Romanò in diagonale, Caneschi e Simon al centro, Lucarelli e Recine alla banda, Scanferla è il libero. Gioiella Prisma Taranto risponde con Trinidad e Russell in diagonale, Gargiulo e Jendryk al centro, Lanza e Gutierrez alla banda, Rizzo è il libero.

L’avvio di gara è equilibrato, Taranto è attento in difesa, spinge tantissimo in battuta e proprio dalla linea dei nove metri trova l’allungo con Russell che piazza due ace consecutivi che valgono il più quattro per i suoi (13-9). Fatica Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza a trovare il bandolo della matassa, il muro di Caneschi vale il meno uno (18-17) ma è ancora Russell a fare la differenza in battuta trovando le zone di conflitto nella ricezione biancorossa: due ace nel giro di tre battute ed è 23-17, quinto ace dell’opposto. Anastasi richiama i suoi ad una maggiore concentrazione, il muro su Recine porta 6 set poi ai pugliesi che chiudono alla seconda occasione un set giocato in maniera perfetta.

Il primo allungo è di Piacenza con Lucarelli e il muro di Recine (7-9), a quota 9 è già parità. Nuovo doppio vantaggio dei biancorossi con due colpi di Recine che gioca con le mani del muro avversario (9-11), Taranto è calato al servizio ma non indietreggia di un millimetro e tiene sempre nel mirino Piacenza che piano piano cresce in attacco. Il muro di Brizard vale tre lunghezze di vantaggio (13-16) che diventano quattro (19-23) con il diagonale strettissimo di Lucarelli, l’errore di Lanza porta cinque set point ai biancorossi, chiude Romanò.

Equilibrio anche in avvio di terzo set con le due squadre a scambiarsi la guida del parziale, a quota 8 allungo di Taranto (10-8), il muro di Caneschi vale la parità a quota 10, la pipe di Lucarelli il vantaggio di Piacenza (10-11). La pipe di Gutierrez porta in vantaggio i suoi (13-12), l’errore in attacco di Recine vale il doppio vantaggio (14-12) per Taranto con Anastasi che chiama time out. La parallela di Lucarelli dice 14 pari, magia di Brizard, alzata ad una mano per Romanò che mette palla a terra e subito dopo Lucarelli segna punto: 16-18. Allunga Piacenza (17-21) con Recine che mette a terra due punti consecutivi, Simon aumenta il vantaggio, ace di Lucarelli (17-23), Romanò porta 7 set point ai suoi, si va al cambio campo sulla battuta in rete di Taranto.

Parte forte Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, l’ace di Simon vale quattro punti di vantaggio (1-5), Piacenza accelera con Caneschi (3-8). Taranto si rifà sotto con l’errore in attacco di Lucarelli (7-9), il muro di Simon riporta a tre lunghezze il vantaggio dei suoi (7-10). L’ace di Lanza vale il meno uno (9-10), Piacenza reagisce, primo tempo di Simon ed ace del centrale cubano (10-13).

Taranto non ci sta, il punto di Russell vale il meno uno (12-13), la pipe di Lucarelli riportano a tre le lunghezze di vantaggio (12-15). Gironi appena entrato piazza due ace che portano a cinque lunghezze di vantaggio di Piacenza (14-19) e poi propizia, con una grande difesa, il punto di Romanò (14-20). C’è ora solo da controllare, Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza lo fa, l’attacco out di Gutierrez consegna 8 match ball ai biancorossi (16-24), l’ace fortunoso di Lucarelli chiude la partita.

Yuri Romanò: “Ho cercato di sfruttare questo tempo per recuperare un po’ di energie, ma vedere i compagni lavorare in palestra e giocare non è bello. Sto bene, tiro ancora piano ma sono contento di come sia andata la partita. Stiamo crescendo anche in continuità, anche stasera qualche momento no c’è stato e ci rendiamo conto che dobbiamo lavorare per evitare questo, lo stiamo facendo. Non siamo stati perfetti ma portare a casa tre punti era importantissimo e ci siamo riusciti. Sono contento, mercoledì ci attende un’altra gara decisiva per il nostro cammino in Champions League, spero di fare ancora meglio rispetto oggi“.

Filippo Lanza: Oggi non c’è stato il risultato sperato, abbiamo lottato in parecchi momenti della partita ma ci siamo un po’ spenti nei finali di set. Peccato, perché anche stasera avevamo dimostrato che potevamo tener testa ad una grandissima squadra, che a parer mio è quella che gioca meglio in questo momento in Superlega. Anche loro hanno avuto dei momenti difficili. Sono dispiaciuto perché aspettiamo una vittoria dall’inizio dell’anno, lavoriamo tutta la settimana duro, ci impegniamo, spingiamo tanto in allenamento. Non demordiamo sicuramente: la prossima gara a Milano sarà importantissima perché possiamo farcela con tutte, possiamo dar fastidio a tutte, e sono convinto che il tempo ci ripagherà“.

Gioiella Prisma Taranto-Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (25-19, 20-25, 18-25, 16-25)
Gioiella Prisma Taranto: Trinidad De Haro 2, Gutierrez 9, Gargiulo 4, Russell 15, Lanza 17, Jendryk 8, Luzzi (L), Alletti 2, Rizzo (L), Sala 1, Raffaelli 0. N.E. Ekstrand, Bonacchi, Paglialunga. All. Travica.
Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 1, Santos De Souza 19, Caneschi 9, Romanò 15, Recine 15, Simon 12, Hoffer (L), Gironi 2, Scanferla (L). N.E. Alonso, Ricci, Andringa, Dias. All. Anastasi.
Arbitri: Boris, Lot.
Note: Durata set: 26′, 27′, 31′, 26′; tot: 110′. Taranto: battute sbagliate 14, ace 6, muri punto 3, errori in attacco 6, ricezione 55% (28% perfetta), attacco 47%. Piacenza: battute sbagliate 15, ace 7, muri punto 7, errori in attacco 5, ricezione 53% (18% perfetta), attacco 52%.

LA CLASSIFICA
Sir Susa Vim Perugia* 24, Itas Trentino 22, Gas Sales Bluenergy Piacenza* 20, Cucine Lube Civitanova* 13, Mint Vero Volley Monza 14, Allianz Milano 13, Valsa Group Modena 12, Pallavolo Padova* 10, Cisterna Volley* 7, Rana Verona 7, Gioiella Prisma Taranto* 5, Farmitalia Catania 3.
*Una partita in più

(fonte: Comunicato stampa)

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Grottazzolina, Di Pinto elogia Marco Falaschi: “Ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi”

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La distribuzione del gioco della rinnovata Yuasa Battery passerà dalle mani di Marco Falaschi, nuovo regista scelto da Grottazzolina per la stagione 2025-26 di Superlega. Molto sappiamo della sua lunghissima carriera in Serie A ma anche all’estero, passando per l’azzurro della nazionale. E nel corso di questa corposa esperienza c’è un allenatore con il quale proprio Falaschi non solo è cresciuto, ma si è consolidato anche come leader, vincendo campionati e prendendosi spesso i galloni di capitano. Parliamo di un’icona del volley nostrano come Vincenzo di Pinto, per tutti “Il Mago di Turi”, tecnico che vanta un’esperienza pluridecennale in Serie A, che ha forgiato talenti e che rappresenta un riferimento assoluto del volley italiano.

Dialogare di volley con lui è un’esperienza fuori dagli schemi, con aneddoti, esperienze e il ricordo di annate strepitose, di gare indimenticabili e di tanto tanto lavoro tecnico. È proprio a lui a raccontare, ai microfoni della società di Grottazzolina, Marco Falaschi nel dettaglio: “Marco è un giocatore generoso” racconta Di Pinto “dà sempre tutto per la società e per la squadra, da questo punto di vista per me è un ragazzo d’oro. Studia moltissimo le varie situazioni e ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi. La strategia è una conseguenza della tecnica e lui è un vero ricercatore della strategia, alla quale dedica molto tempo e preparazione. Ha grande capacità di adattamento alla squadra e al gruppo di atleti che ha intorno, e trova sempre il modo di elevare al massimo il livello di gioco della sua squadra: è capace di costruire sistemi di distribuzione che gli permettono di fare rendere al meglio tutti gli interpreti intorno al lui”

Grande stima tecnica da sempre ma anche grande conoscenza delle qualità umane e caratteriali di Marco Falaschi, che ha avuto a Castellana Grotte e Taranto in momenti differenti. “Fin da Castellana Grotte si è creato un bel rapporto e proprio lì abbiamo incominciato a lavorare sulle sue certezze tecniche, fisiche, strategiche e mentali. Ci fu un grande lavoro di base e vincemmo un po' tutto. Volutamente lo trasformai in capitano per dargli forza ed è stato bravo. L’anno successivo andò in Montenegro dove ha potenziato tutto ciò che si era costruito nell’anno precedente. Ha avuto un’escalation andando in Polonia e ha fatto molto bene anche lì, ma il nostro rapporto è rimasto costante.

L’infortunio lo ha un po' fermato, quelli sono dei brutti clienti da superare. Se tu sei un giocatore formato nel tempo hai bisogno di riprendere le certezze che ti eri costruito e serve del tempo. Ci siamo rivisti a Castellana Grotte con un finale di stagione in crescendo. Poi abbiamo fatto un grandissimo lavoro a Taranto. Lui ha rinunciato ai grandi giri per partecipare attivamente a questo progetto Taranto. Al primo anno di A1 da capitano, ha fatto due grandissime annate. Teniamo presente che a livello di cambio palla in quelle annate noi siamo stati nei primi due posti e vuol dire aver fatto qualcosa di eccezionale. Poi il secondo anno due infortuni molto gravi avuti ci portarono a scendere da quel punto di vista ma la squadra reagì molto bene”

Pochi dubbi da parte del coach su quelle che sono le doti tecniche principali di Falaschi: “La velocità di andare sotto la palla e il posizionamento: credo che in questo sia nettamente tra i migliori in assoluto. Poi confermo che il suo modo di studiare e approfondire le situazioni di gioco è molto importante in quella che è la gestione tattica della squadra e della gara”

Per chiudere anche una coincidenza tra la sua Taranto e la Yuasa, che quest’anno si è salvata da neopromossa. Non accadeva in Superlega da tanti anni, l’ultima fu proprio la sua Taranto. “Tra Grotta e Taranto ci sono state diverse analogie partendo dalla salvezza ottenuta da neopromosse ma non solo. Come me a Taranto, anche Massimiliano Ortenzi a Grottazzolina non è stato solo head coach ma ha avuto responsabilità ben più ampie, quasi da manager, immerso completamente nella struttura societaria.

Con Massimiliano ci siamo sentiti anche prima della stagione e devo dire che lui è stato bravissimo nel tenere la barra dritta, non toccando la struttura della squadra anche dopo un girone di andata complicato. La cosa più semplice da fare in quei casi per le società è cambiare giocatori o anche tecnico e invece hanno scelto la via giusta, consapevoli che i numeri erano anche positivi, recuperando qualche infortunato e facendo un capolavoro a tutti gli effetti. Perché quello realizzato da Grotta è stato un vero capolavoro”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)