Leonardo Baciocco Bologna

Bologna: da Garlasco arriva Leonardo Baciocco

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Leonardo Baciocco è il nuovo martello di Geetit Bologna. Direttamente da Volley 2001 Garlasco, lo schiacciatore genovese salpa sulla nave capitanata da coach Marzola.
Classe 2000, Leonardo (197cm) inizia il suo percorso alle giovanili di Lavagna, per poi trasferirsi a Roma presso Club Italia Crai, e passare i successivi 7 anni tra i club di A2 e A3. Fresco di una stagione in cui la Moyashi Garlasco è arrivata ai playoff, l’attaccante ligure si è dichiarato emozionato e impaziente per la nuova avventura nella città rossoblu: “Da avversario mi ha sempre colpito l’organizzazione in campo e le formazioni del coach Marzola e il suo staff; tutti ne parlano bene e ho fiducia che si possa fare un bel lavoro insieme”.

Il giovane afferma inoltre: “Il campionato che ci aspetta è molto competitivo, ma la società è ben strutturata e ha obiettivi ambiziosi”. Baciocco, che conta in 7 stagioni ben 901 punti è entusiasta per il roster che si sta formando, ma ricorda che sarà importante fin da subito trovare la giusta alchimia. Leonardo, che negli ultimi anni ha avuto tanti nuovi inizi in altrettante città italiane, non vede l’ora di ricominciare questa volta a Bologna, che ha definito “una delle più belle città d’Italia”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.