Bruno Da Re è il nuovo presidente di Trentino Volley. Succede a Diego Mosna

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Foto Marco Trabalza/Trentino Volley
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Di Redazione

Cambio della guardia in casa Trentino Volley: l’assemblea dei soci, riunitasi stasera al Grand Hotel Trento, ha ratificato la nomina di Bruno Da Re come presidente, in sostituzione del dimissionario Diego Mosna, e di Mauro Poli come vicepresidente. Un assetto che è il risultato dell’impegno di un gruppo di soci-imprenditori del territorio, adoperatisi per costruire un progetto che garantisse alla società, nell’immediato e per il futuro, continuità nel suo percorso di successi”.

L’obiettivo condiviso – si legge nel comunicato di presentazione – è salvaguardare il patrimonio sportivo costruito da Trentino Volley negli anni, dentro e fuori dal campo, tutelando l’immagine vincente del Trentino, in Europa e nel mondo. I nuovi soci si sono messi convintamente a disposizione di questa impresa che è nata e fiorita nel territorio locale, diventandone ben presto un esempio di assoluto valore“.

L’assemblea ha inoltre approvato il bilancio 2020-2021 e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da 7 consiglieri: oltre a Da Re e Poli ci sono Christian Dallago, Daniela Filbier, Filippo Ghezzer, Nicola Lenoci e Fabrizio Lorenz, mentre il ruolo di Revisore dei Conti è stato assegnato alla società Trevor srl di Trento. Cambia anche l’assetto societario: parte delle quote in capo a Diatec Holding, il gruppo di proprietà di Mosna, è stata acquisita e ripartita tra i soci FM, F.lli Poli, Rioca, Dalmec, Mediocredito Trentino Alto Adige e Marco Previdi.

Il nuovo presidente di Trentino Volley Bruno Da Re è nato a Vittorio Veneto (Treviso) il 6 ottobre 1954 ed è uno dei dirigenti della pallavolo italiana maschile più apprezzati e conosciuti anche in campo internazionale. Professionista di questo settore dal 1987, è stato fra i principali protagonisti dei primi ventidue anni di attività della Sisley Treviso, con cui in qualità di procuratore generale ha vinto 32 trofei (fra cui 9 Scudetti, 4 Coppe dei Campioni e 5 Coppe Italia); fra il 2009 e 2013 ha ricoperto la carica di direttore sportivo a Modena.

Dal 1997 al 2000 e poi ancora fra il 2002 e 2004 è stato anche Presidente della Lega Pallavolo Serie A, mentre dal 2004 al 2008 è stato Presidente della Commissione Sport Events Council della FIVB (Federation International de Volleyball), oltre ad aver ricoperto il ruolo di consigliere nazionale della Federazione Italiana Pallavolo per due mandati (2005-2008 e 2008-2012). Dal 3 gennaio 2014 è il general manager di Trentino Volley, che ha contribuito a mantenere fra le principali realtà internazionali della pallavolo, non solo per quanto riguarda i risultati ottenuti (uno scudetto, un Mondiale per Club e una CEV Cup), ma anche per la stabilità economica della società.

Il presidente uscente Diego Mosna ha affidato il suo congedo a un post su Facebook: “Ho vissuto in prima linea un periodo ricchissimo di significati, caratterizzato sicuramente da alti e bassi, ma sono convinto che gli alti siano stati più numerosi. E indimenticabili. È stato un onore e un orgoglio guidare questa società, non solo per le tante vittorie ottenute a tutti i livelli, ma anche per aver contribuito a rendere più popolare e famoso il Trentino in tutto il mondo, grazie alla sua squadra di pallavolo“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.