Zanetti Bergamo, Fersino: “Il ricordo più bello? Lo scudetto 2018”

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Foto Ufficio stampa Zanetti Bergamo
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Di Redazione

E’ iniziata con Eleonora Fersino l’avventura della Zanetti Bergamo nelle case delle giovani pallavoliste. Con una videocall, il libero rossoblù ha fatto visita alle giovani classe 2005 della Pallavolo Pinerolo per raccontarsi e raccontare: perché ha scelto la pallavolo, quali sono le sue abitudini, come vive questo particolare periodo a porte chiuse…

E’ stato un confronto a cui Fersino si è sottoposta con entusiasmo e che ha regalato importanti spunti. Come qualche consiglio su come allenare la ricezione: “spalle orientate, muovere i piedi e tanto tanto lavoro, perché solo con quello e con il tempo si migliora”. Ed ha ricordato che “per la difesa ci vuole invece istinto”.

La giovane veneta ha ripercorso le tappe che l’hanno portata in serie A: “fino all’ultimo anno di giovanili, la pallavolo è stata puro divertimento, ora mi godo il momento, ma continuo a lavorare per crescere e penso anche al futuro, studiando Scienze Motorie. Dalle Giovanili alla serie A è cambiato tutto, dallo stile di vita, al modo di giocare, dalle posizioni in difesa ai colpi degli attaccanti, ma questa esperienza mi sta dando tanto anche nella vita di tutti i giorni, mi ha insegnato il sacrificio, mi ha dato un metodo da applicare anche allo studio e il senso dell’organizzazione”.

Il momento più bello ricordato da Fersino è stato “lo scudetto 2018. Momenti bui, invece, non ce ne sono stati. Vivo le sconfitte con la squadra, aiutandoci l’un l’altra”.

E infine le aspettative di questa sua stagione a Bergamo: “Migliorare. E’ la mia prima occasione da libero titolare e ho ancora tanto da imparare. Per questo voglio essere come una spugna per prendere il più possibile. Ma voglio anche giocare per divertirmi”.

L’esperienza delle videocall per incontrare la Zanetti non finisce qui, anzi. E’ solo all’inizio. Nei prossimi giorni Sara Loda, Gaia Moretto e Francesca Marcon saranno le nuove protagoniste. E poi spazio a tutte le richieste! Le rossoblù sono pronte a confrontarsi e a rispondere a tutte le curiosità. Come?

Le atlete e lo staff tecnico rossoblù sono pronti a mettersi a disposizione delle giovani pallavoliste o dei giovani pallavolisti. E l’invito è rivolto a tutte le Società Sportive che vogliano organizzare una video conferenza con un tecnico o una giocatrice della Zanetti pronti a raccontarsi e a raccontare.

Tra un allenamento e una gara, tra una seduta pesi e lo studio dei video tecnici sulle squadre avversarie, le rossoblù siederanno in cattedra, pronte a condividere le proprie esperienze.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.