Il derby è di Pinerolo dopo una lunga lotta con Mondovì

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Di Redazione

La quinta giornata di regular season regala il derby all’Eurospin Ford Sara Pinerolo che, al tie break, supera la formazione della Lpm Bam Mondovì. Pinerolo fa sua una gara e combattuta e difficile lasciandosi così alle spalle il brutto ko di tre giorni prima sul campo di Sassuolo. Dopo un terzo set da dimenticare e sotto 1-2, Zago e compagne tirano fuori gli artigli, aggrediscono l’avversario e chiudono un quinto set dominato dall’inizio alla fine.

La cronaca:
La partita si apre con due muri di Molinaro su Zago. Nella metà campo pinerolese Akrari restituisce i due muri portando le compagne avanti 4-2. Le padrone di casa mantengono il vantaggio, allungano a metà set con il primo tempo di Grey e il muro di Akrari su Mazzon (14-9). La diagonale di Bussoli vale il 15-10. Mondovì si rifà sotto nel finale, Taborelli piazza la palla del -1 (22-21) ma, con la coppia Boldini-Akrari in prima linea non si passa e il parziale si chiude 25-21.

Punto a punto ad inizio secondo set. Le ospiti mettono la testa avanti con l’ace di Hardeman e Tanase in prima linea (6-11). Pinerolo insegue sotto di cinque lunghezze. Il muro di Gray e la palla giocata d’astuzia di Fiesoli accorciano le distanze (18-21). Taborelli mura Zago conquistando il set point. Il mani out dell’opposto monregalese regala l’1-1 (19-25).

Terzo parziale a senso unico con la formazione di Mondovì a guidare il gioco senza troppe difficoltà. Pinerolo non oppone resistenza. Il pallonetto Hardeman e l’attacco mani out di Taborelli fanno salire la squadra 6-12. Con Mazzon al servizio il vantaggio si incrementa a +13 (8-21). Il set termina 12-25.

Braccio di ferro nel quarto parziale con le due squadre che procedono punto a punto. La parallela di Hardeman e l’ace di Molinaro fanno salire Mondovì a +2 (13-15). Pinerolo aggancia con il secondo tocco vincente di Boldini e il muro di Fiesoli sulla fast di Mazzon (15-15). L’equilibrio si spacca sul 20-19 quando Akrari sale in cattedra e mette a segno due muri. Mani out di Zago ed è set point. Ancora la centrale biancoblu protagonista con un primo tempo che porta la gara al tie break (25-20).

Le padrone di casa partono con il piede giusto nel tie break: due mani out di Zago e una diagonale imprendibile di Bussoli valgono il 3-1. Taborelli e Tanase attaccano out regalando il +4 (6-2). Tap-in di Gray ed è 8-4. Cambia il campo ma non la musica, Boldini mura Hardeman (9-4). Fiori compre tutto il campo, Gray attacca il primo tempo del 13-8. Akrari ancora sugli scudi, suoi i muri su Mazzon e Taborelli che regalano la vittoria all’Eurospin Ford Sara Pinerolo.

Anna Gray: “Penso sia stata una partita molto costruttiva per noi perché siamo riuscite e capirci, a capire di più il nostro gioco e ad unirci nei momenti difficili. È stata sofferta ma sono fiera di quello che abbiamo fatto. Dopo il secondo e terzo set siamo riuscite a recuperare bene, cosa che a Sassuolo domenica scorsa non è successa quindi guardo i lati positivi. Da domani pensiamo già alla partita di domenica prossima”.

Veronica Taborelli, ex di turno: “È stata una partita combattuta, come lo saranno tutte, il nostro è un girone tosto. Dopo il terzo set abbiamo iniziato a fare qualche errore di troppo così loro salite e noi siamo calate. È sempre un piacere tornare, Pinerolo è una società in cui si sta bene quindi sono sempre felice quanto torno”.

Eurospin Ford Sara Pinerolo-LPM Bam Mondovì 3-2 (25-21, 19-25, 12-25, 25-20, 15-9)
Eurospin Ford Sara Pinerolo: Bussoli 9, Boldini 6, Zago 12, Fiesoli 14, Gray 12, Akrari 12, Fiori (L), Buffo, Tosini, Casalis, Allasia. Non entrate: Zamboni, Nuccio. All. Marchiaro.
Lpm Bam Mondovì: Taborelli 29, Mazzon 12, Hardeman 9, Molinaro 9, Tanase 15, Scola 2, Bonifacio 1, De Nardi (L), Bordignon. Non entrate: Midriano, Mandrile, Serafini. All. Delmati.
Arbitri: Michele Marconi, Paolo Scotti.
Note: Durata set 25’, 24’, 20’, 24’, 15’. Tot 108’.

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

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Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.