Cavaccini e il cyberbullismo: “Il web nasconde anche tanti imprevisti”

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Foto Ufficio stampa Top volley Cisterna
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Di Redazione

Continua in maniera virtuale il progetto etico #Accendiamoilrispetto con gli studenti contro il bullismo, cyberbullismo e uso consapevole dell’energia, che è giunto al quinto anno consecutivo. Nonostante il ciclo di incontri sia stato bruscamente interrotto dalla pandemia di coronavirus Covid-19 la voglia di diffondere messaggi positivi non si è mai ferma e per questo motivo Top Volley Cisterna e AbbVie, l’azienda biofarmaceutica globale con sede a Campoverde di Aprilia, hanno deciso di proseguire la campagna in maniera virtuale, con una serie di video messaggi che puntano a tenere alta l’attenzione sulle problematiche.

«Quella di #Accendiamoilrispetto è una bella iniziativa perché ci permetteva di parlare direttamente agli studenti di problematiche molto attuali, io stesso sarei stato protagonista di uno degli incontri ma il Covid almeno per ora ce lo ha impedito – spiega Mimmo Cavaccini, libero della Top Volley Cisterna – Sono momenti importanti perché in tutta Italia coinvolgono ragazzi e sportivi. Mi piacerebbe parlare direttamente ai genitori in questo caso: proprio come moltissimi di loro io stesso vengo da una generazione che ha mosso i primi passi con i social insieme alla loro stessa crescita e diffusione, mi rendo anche conto che per i genitori non è proprio semplice ma sarebbe importante stare ancora più attenti specie alle fasce d’età più basse. Quello del web è un mondo talmente tanto ampio che offre molte possibilità ma che nasconde anche tanti imprevisti, dietro qualunque piattaforma ci sono cose positive e altre negative».

Mimmo Cavaccini, oltre a essere uno dei liberi italiani più forti della Superlega è un personaggio molto impegnato a livello sociale visto che, quando gli allenamenti glielo permettono, si dedica a fare visita alle persone ricoverate negli ospedali insieme alla sua associazione. «Sono anche un clown di corsia e anche noi, a causa del Covid, non possiamo più accedere come prima negli ospedali e questo ci manca tantissimo – aggiunge Cavaccini – ci chiamano i «dottori del sorriso» e noi cerchiamo solo di portare gioia e serenità quando entriamo nelle stanze e anche a detta dei dottori il sorriso fa bene e aiuta non solo mentalmente ma anche fisicamente».

Top Volley Cisterna e AbbVie continueranno ad accendere il rispetto anche nei prossimi giorni con altri messaggi da diffondere in rete, proprio la rete offre anche una serie notevole di opportunità come più volte ricordato nel corso degli incontri nelle scuole da parte di Andrea Montecalvo, public affair manager di AbbVie, negli interventi di #Accendiamoilrispetto che miravano a far comprendere la portata incredibile dell’innovazione, della velocità e dello scambio di informazioni che oggi sono possibili grazie alla rete internet. Altro grande argomento della campagna #Accendiamoilrispetto è quello dell’uso consapevole dell’energia con gli interventi, apprezzatissimi dagli studenti, di Anna Rita Pelliccia e Carlo D’Esposito, che hanno diffuso informazioni importanti sul risparmio energetico e sul rispetto dell’ambiente.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.