Il podcast Coach Factor diventa un libro: ecco “Allenatore vincente”

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Di Redazione

Nei suoi primi due anni di vita, Coach Factor (il primo podcast italiano per allenatori creato da allenatori) ha offerto ad allenatori, tifosi e simpatizzanti del volley una produzione, in termini di contenuti, straordinaria: oltre 120 puntate e circa 6.000 minuti di interviste ai migliori allenatori d’Italia e del Mondo, che hanno generato circa 63.000 download e quasi 65.000 visualizzazioni su YouTube. François Salvagni e Ciro Zoratti, co-fondatori e curatori del format, hanno deciso di trasferire su carta stampata (e in digitale) questa mole di informazioni e di testimonianze tanto imponente: è nato così “Allenatore vincente”, il libro di Coach Factor.

I due allenatori e podcaster spiegano che, in realtà, l’idea del libro è nata nel 2018, contestualmente alla creazione del podcast. “Quando siamo partiti, sembrava una follia fare divulgazione pallavolistica attraverso un podcast, mentre ora si tratta di uno strumento diffuso e apprezzato da tutti” racconta Salvagni. “Negli ultimi mesi ci siamo resi conto che il nostro progetto aveva raggiunto la sua finalità – gli fa eco Zoratti – dunque abbiamo capito che era il momento opportuno per il libro; tra l’altro il periodo è ideale per tutti gli allenatori che vogliono aggiornarsi in vista della nuova stagione”.

All’interno del volume sono presenti le Masterclass, che rappresentano il fulcro dell’attività divulgativa di Coach Factor, nonché i contenuti più apprezzati in quanto sviscerano in maniera approfondita alcuni fondamentali del gioco (muro, palleggio, ricezione e attacco); poi gli Speciali, riguardanti argomenti e materie collegati al ruolo dell’allenatore (ad esempio, la preparazione atletica, l’alimentazione, la psicologia dello sport); infine, le interviste 1 to 1 con i più importanti coach della pallavolo maschile e femminile, giovanile e senior (compresi i tecnici federali), che raccontano la loro filosofia, spiegano le loro metodologie e forniscono numerosi consigli e suggerimenti.

Perché comprare questo libro? “Per avere una raccolta, organica e organizzata, di informazioni sul lavoro dell’allenatore – spiega François Salvagni – ma anche per sostenere Coach Factor e i suoi progetti futuri”. Coach Factor, infatti, non si ferma, anzi rilancia: “Nei prossimi mesi – rivela Ciro Zoratti – realizzeremo nuove iniziative destinate agli allenatori, ponendoci il nostro solito duplice obiettivo, cioè fornire contenuti di qualità ed essere i precursori di un nuovo modo di fare formazione”.

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.