Torna in Italia l’americano Kawika Shoji, in cabina di regia a Padova

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Di Redazione

Il palleggiatore della Kioene Padova per la stagione 2020/21 sarà Kawika Shoji. Nato a Honolulu l’11 novembre 1987, l’alzatore americano proviene dal campionato polacco dove nelle ultime due stagioni ha indossando la maglia dell’Asseco Resovia.

Shoji però non è una “novità” per la Superlega, dato che nel 2017/18 giocò con la Gi Group Monza. Con i brianzoli collezionò 33 presenze realizzando 72 punti. Curiosità: la sua ultima partita ufficiale nel campionato italiano la disputò proprio contro la Kioene in occasione della finale Play Off 5° posto vinta dai lombardi per 3-2.

La sua avventura nella pallavolo inizia con l’Outrigger Canoe Volleyball Club, trasferendosi poi all’Università di Stanford. Nel 2010, insieme al team universitario, raggiunge il campionato NCAA e gli viene assegnato anche il premio come miglior giocatore dell’anno. Dopo una prima stagione in Finlandia, diventa per tre volte campione di Germania col Berlin Recycling. Nel 2015/16 gioca in Turchia con l’Arkas Izmir e nel 2016/17 approda nel campionato russo concludendo la stagione al terzo posto con il Lokomotiv Novosibirsk. Con la Nazionale degli Stati Uniti ha vinto una Coppa Panamericana (2012), una World League (2014), una World Cup (2015), ha ottenuto la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici del 2016 e al mondiale 2018, una medaglia di bronzo e una d’argento alla Volleyball Nations League 2018 e 2019, nonché la vittoria dei campionati del Nord, Centro America e Caraibi nel 2017.

Per te si tratta di un ritorno in Italia. Che ricordi hai della tua stagione a Monza?
«Sono felice di tornare nella Superlega. E’ un campionato di altissimo livello e inoltre ho imparato ad amare la cultura italiana. L’esperienza di Monza mi piacque molto: quell’anno ottenemmo il 5° posto proprio grazie alla vittoria contro Padova e sono felice di aver contribuito a permettere a quel team di ottenere uno dei migliori risultati della sua storia».

Che differenze ci sono tra il campionato italiano e quello polacco?
«Credo che il campionato italiano sia il migliore al mondo, ma quello polacco non è da meno. Negli ultimi anni il livello tecnico è cresciuto moltissimo anche lì».

Cosa ti aspetti personalmente dalla prossima stagione?
«Mi aspetto delle sfide intense, perché so che sarà un campionato molto duro. Avremo una nuova squadra ma questo dovrà essere uno stimolo per me e per tutti i miei compagni di squadra, perché di sicuro vorremo mostrare la nostra migliore pallavolo. Combatteremo e condivideremo la gioia di questo sport con i nostri tifosi, anche perché gli ultimi mesi sono stati duri per tutti a livello mondiale».

Che ricordo hai della Kioene Padova da avversario?
«La ricordo come una squadra sempre molto difficile da affrontare. E inoltre ricordo la bellezza della Kioene Arena, con un pubblico sempre molto “rumoroso”».

A proposito di tifosi, cosa vuoi dire loro come primo messaggio da bianconero?
«Che non vedo l’ora di conoscerli e che darò il massimo affinché siano orgogliosi della loro squadra».

LA SCHEDA DI KAWIKA SHOJI
Nato il: 11/11/1987
A: Honolulu (Hawaii)
Nazionalità sportiva: USA
Ruolo: palleggiatore
Altezza: 198 cm

LA CARRIERA
2018/20: Asseco Resovia (A – POL)
2017/18: Gi Group Monza (Superlega)
2016/17: Lokomotiv Novosibirsk (A – RUS)
2015/16: Arkas Izmir (A – TUR)
2011/15: Berlin Recycling (A – GER)
2010/11: Tampereen Isku Volley (A – FIN)
2007/10: Stanford University (USA)

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.