Di Stefano Benzi
Se cโรจ una cosa che detesto sono gli sprechi, lo scrivevo qualche giorno fa. Sono genovese, ho un rapporto con i soldi non molto sano: mi piace spenderli per quello che mi piace. Adoro fare regali. I miei parenti piรน stretti direbbero che ho le mani bucate. In realtร non si puรฒ spendere quello che non si haโฆ
Ed รจ esattamente questa la cosa che mi fa arrabbiare di piรน nel mondo dello sport moderno: si spende quello che non si ha, a volte per cose del tutto inutili. Si conta di avere sponsor, o sovvenzioni, o aiuti. Poi i primi si nascondono, i secondi sono stati tagliati e i terzi dirottati.
Allโestero non sono esenti da colpe. Vi ho giร scritto di quello che sta accadendo in Brasile (qui) dopo una serie di gestioni allegre, o forse sarebbe meglio dire scriteriate, dei finanziamenti federali.
Qualche giorno fa Maria Elisa Antonelli, splendida giocatrice di beach volley che insieme a Carol Solberg ha calcato a lungo la sabbia del World Tour portando a casa anche una medaglia dโargento dallโOpen di Huntington Beach, si รจ vista costretta a vendere allโasta su EBay cappellini, divise e bikini da gara. La Federazione brasiliana dopo casi conclamati di furti e ruberie che hanno portato al fermo dellโex presidente e al commissariamento dellโistituzione, non ha un real in cassa. I giocatori si devono arrangiare: โIn questo momento tutti, anche i numeri uno devono anticipare i soldi per gli aerei, gli alberghi, il vitto e gli spostamenti. La nostra squadra considerando anche allenatori e fisioterapisti รจ composta da una decina di persone. Io non sono ricca โ dice Maria Elisa โ la mia famiglia non mi puรฒ aiutare quindi ho scelto di ricorrere a un autofinanziamento. Mio padre per pagarci la trasferta ad Huntington Beach ha venduto la macchinaโฆโ
Dopo le Olimpiadi gli sponsor si sono volatilizzati: investiranno di nuovo, forse, tra due anni. Della federazione e dei suoi mal-amministratori inutile aggiungere altro: โIo amo giocare โ testimonia Carol Solberg โ ma tutto questo รจ davvero umiliante. Nessun giocatore di beach volley giocherร mai per diventare ricco ma mi piacerebbe essere conosciuta per come gioco, vorrei poter pagare i miei conti con quello che guadagno dalle mie vittorie. Mio fratello ha passato questo stesso calvario, un mese dopo le Olimpiadi del 2016 gli sponsor lo hanno tutti mollato. E la sua carriera รจ finitaโ.
Purtroppo non si tratta di un caso isolatoโฆ qualche tempo fa aveva destato scalpore il caso di un giocatore brasiliano, Allyson Lima che dopo ogni partita si metteva dietro un banchetto a vendere dolcetti e torte preparate dalla mamma. Poi organizzava unโasta e al miglior offerente andava la sua maglia autografata. In questo modo tirava su anche fino a 500 dollari. Si faceva pagare anche i selfie: un dollaro. La foto veniva scattata su un bellissimo cartongesso affrescato come un murales da un amico artista. Allyson ha 21 anni รจ il miglior talento U23 del suo paese ma non ha sponsor nรฉ aiuti dalla federazione. Solo in questo modo riesce a pianificare i suoi eventi e si รจ fatto notare. Anche se la cosa alla Federazione brasiliana non รจ piaciuta.
Behโฆ nemmeno ai brasiliani ha fatto piacere scoprire che il presidente della loro federazione di pallavolo si vendeva i biglietti aerei dei giocatori o le tute e le divise da gioco…