Il Barricalla Cus Torino sfida Martignacco in Coppa Italia

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Di Redazione

Gara infrasettimanale per il BARRICALLA CUS TORINO VOLLEY per il primo turno di Coppa Italia di serie A2 femminile, valevole per gli ottavi di finale. Le cussine mercoledì 12 dicembre alle 20,30 giocheranno in trasferta, gara unica, contro la Itas Città Fiera Martignacco.

E’ una trasferta a cui teniamo molto – dichiara coach Michele Marchiarouno dei nostri obiettivi è fare bene in Coppa, come nella passata stagione. E’ una manifestazione prestigiosa che dà motivazione e ci teniamo quindi ad andare avanti il più possibile. Sicuramente abbiamo una logistica complicata, la trasferta è lunga e domenica ne avremo un’altra a Cutrofiano. E’ molto importante che ci concentriamo prima di tutto su Martignacco, pensando alla gara e ai nostri obiettivi; dovremo muoverci in giornata perché non possiamo permetterci di perdere allenamenti. Dovrà quindi essere una prova di grande maturità e concentrazione; bisogna giocare per fare risultato, è una gara secca quindi non c’è spazio per pensare, bisogna andare là e vincere, per poi pensare alle gare dopo. Martignacco è una sorpresa, essendo una neo promossa, però come sappiamo bene noi rispetto alla passata stagione, queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Quello che conta è il risultato sul campo: il loro girone è difficile ed equilibrato e la posizione è la stessa nostra. Hanno un gioco brillante, usano molto i centrali, un opposto di livello e due bande molto abili, una palleggiatrice estrosa, un libero solido, è quindi una squadra pericolosa. La cosa importante è affrontare il match con la giusta grinta, il giusto piglio e la giusta cattiveria”.

(Fonte: comunicato stampa)

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“Oltre la Rete”: Paolo Porro protagonista di un documentario “dietro le quinte” del volley

Oltre il Volley

Cosa c'è nella vita quotidiana di uno sportivo? Come si arriva in cima tra i grandi della pallavolo? E quali sono gli ostacoli da superare che spesso non si vedono? Tutti gli appassionati, i tifosi e gli stessi giocatori, almeno prima di scoprirlo in prima persona, si sono posti domande come queste. E il documentario "Oltre la rete", ideato, scritto e diretto da Layla Bortoluzzi, con protagonista Paolo Porro, cerca proprio di trovare una risposta a tutti questi interrogativi, superando la linea che divide l'atleta dalla persona.

"Paolino", come è chiamato il primogenito di casa Porro, è ormai un habitué dei campi della Superlega sin dalla stagione 2020-2021, quando non ancora diciannovenne ha calcato il terreno del Palapanini con la maglia gialloblù dell'allora Leo Shoes Modena. Dal campionato successivo, il taraflex è rimasto quella della massima serie italiana, ma il palazzetto è diventato l'Allianz Cloud e la divisa quella bianca e blu dell'Allianz Milano.

Il palleggiatore azzurro a Milano si è affermato come uno degli alzatori migliori del campionato nostrano e nella stagione 2023-24 è stato uno dei protagonisti della storica qualificazione della sua squadra in Champions League, come raccontato nel documentario. La regista, studentessa di Comunicazione e Marketing dello Sport, ha realizzato questo film di 40 minuti durante il suo ultimo anno di laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media e ha ripreso la vita di Paolo tra allenamenti e partite, dimostrando quali possono essere le gioie, ma anche i dolori dello sport, focalizzandosi in particolare modo sulla bellezza e la difficoltà di un ruolo complesso e "particolare" quale è quello del palleggiatore.

"Oltre la rete", però, non si limita a questo, come spiega la stessa autrice, Layla Bortoluzzi, ma cerca di scavare un po' più a fondo con l'obiettivo "di raccontare la vita del pallavolista professionista a trecentosessanta gradi, mettendo in evidenza anche il dietro le quinte della vita di un atleta, ovvero, gli aspetti inerenti alla quotidianità, al sacrificio e all'importanza dei legami umani e affettivi. Il mio documentario vuole andare oltre, più precisamente oltre la figura dell’atleta in sé, per scoprire e valorizzare la persona, l’essere umano che si cela dietro al ruolo dello sportivo", che, e in questo caso vale anche per Paolo, spesso si traduce pure in una quotidianità lontano da casa, vedendo la famiglia il più delle volte attraverso uno schermo e molto altro ancora.

Qui sotto il documentario Oltre la rete di Layla Bortoluzzi.

https://vimeo.com/1083686162