Una Bergamo perfetta annichilisce il Club Italia in tre set

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Di Redazione

L’Olimpia chiude la pratica Club Italia per 3-0 (25-12, 25-12, 25-22) in un’ora e 6’ con una prestazione a dir poco perfetta, degna della capolista.

Nessun intoppo tra le fila bergamasche, nemmeno quando Club Italia ha una reazione nel terzo parziale e riesce a pareggiare sul 17 pari, l’ingresso di Cristofaletti dà un ottimo supporto e permette a Romanò di riposare, buona la prestazione anche di Sette che rileva Shavrak, una partita che si rivela essere sopra le righe su tutti i fondamentali per l’Olimpia, con 13 muri punto e un buon 58% in attacco, prova comunque di una concretezza e lucidità in vista anche della partita di Coppa Italia che si disputerà mercoledì alle 20.30 al Pala Agnelli dove l’avversario Spoleto sarà sicuramente determinato a imporsi.

Parte subito forte l’Olimpia con un buon break che porta a 6-3 firmato da Romanò, poi il muro di Erati si fa sentire impietoso su Dal Corso. Dall’altra parte della rete Stefani dice la sua mettendo a segno dei buoni colpi. Dopo l’ace che firma il 10-4 coach Cresta chiama il primo time out. Ma l’Olimpia prosegue impietosa, e sul 12-4 entra Motzo su Dal Corso. Recine non riesce a superare il muro di Cargioli e il gap si fa sempre più largo, sul 16-6 Cresta chiama anche il secondo time out. Il match prosegue con una serie di errori da parte del Club Italia, e Olimpia prende il largo, finchè Tiozzo chiude il 25 punto con un bel muro punto e fa suo il record dei 100 muri vincenti in serie A. (25-12)

Nel secondo set è ancora l’Olimpia a firmare il primo break a 6-4, finalizzato poi a 7-4 con uno spettacolare attacco di Romanò. Tiozzo poi si scatena con una pipe e i ragazzi di Monica Cresta sembrano impotenti di fronte alla prestazione a dir poco perfetta finora dei padroni di casa. Sul 17-8 entra Sette a dare una mano in ricezione rilevando Shavrak, ma i ragazzi deln Club Italia continuano a essere troppo fallosi. Qualche acuto di Recine non basta a salvare il set che si conclude comunque con un divario importante per Olimpia. Il set si chiude con l’ennesimo errore del Club Italia, una battuta in rete di Gamba, 25-12

Nel terzo set Club Italia sembra partire meglio, ma poi Bergamo allunga ed entra in campo sul 7-4 Mirco Cristofaletti al posto di Romanò; in poco tempo l’ago della bilancia si sposta nuovamente in casa bergamasca. Cristofaletti si rivela prezioso anche in ricezione, l’Olimpia vola a 11-7. Club Italia riesce però a portarsi a -1 con qualche attacco di Motzo ben piazzato, e Cianciotta riesce ad agguantare su 17 pari. Si prosegue in parità fino a 20, Cristofaletti firma il ventunesimo punto.E’ Motzo in questo frangente a tenere in partita e su 22-21 coach Spanakis preferisce chiamare un time out.Al rientro però Club Italia si ferma, ed Erati chiude il 25-22.

Mvp: Fernando Garnica

Muri Olimpia Bergamo: 13, battute sbagliate 12, ace 5

OLIMPIA BERGAMO: Erati 10, Cargioli 7, Tiozzo 9, Cristofaletti 2, Garnica 3, Shavrak 6, Sette 1, Romanò 10, Libero Innocenti, N.E. Gritti, Marzorati, Cioffi, Franzoni, Cogliati

CLUB ITALIA: Stefani 4, Cianciotta 2, Zonta 1, Motzo 8, Recine 5, Mosca 4, Dal Corso , Gamba 4, Salsi 2, Libero Federici, N.E. Biasotto, Magalini, Benedicenti

Arbitri: Piubelli Massimo, Sabia Emilio

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.