L’Itas Città Fiera Martignacco annuncia l’ingaggio di Cristina Fiorio, ex Barricalla

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Di Redazione

L’Itas Città Fiera Libertas Martignacco comunica di avere raggiunto un accordo con l’atleta Cristina Fiorio per la stagione 2019-2020. Si tratta di una schiacciatrice piemontese che proviene dal Barricalla Cus Torino, società che ha affrontato il team friulano nella scorsa stagione sia negli ottavi di finale di Coppa Italia che nella Poule promozione. Fiorio ha maturato una doppia esperienza in serie A2, sempre con il Barricalla, e in precedenza ha affrontato il campionato di B1 anche con le maglie di Asti e Casale Monferrato.

LA SCHEDA
Nome: Cristina
Cognome: Fiorio
Luogo di nascita: Ciriè (Torino)
Data di nascita: 18/03/1997
Altezza: 180 cm
Ruolo: schiacciatrice

Le parole del presidente CeccarelliDopo le palleggiatrici è la volta dell’annuncio di una schiacciatrice. Accogliamo con piacere Cristina Fiorio che abbiamo già avuto modo di conoscere da avversaria nella scorsa stagione con la maglia del Barricalla. Sul campo ci aveva destato una buona impressione ed è per questo che la abbiamo voluta con noi. Il mercato è decollato e nei prossimi giorni arriveranno importanti novità».

Le prime parole in biancoblu di Cristina Fiorio: «Ho accettato con entusiasmo la proposta. Sono molto contenta di approdare in questa nuova realtà perché mi è piaciuto da subito il progetto presentato dalla Libertas che è basato su un giovane gruppo con buone aspettative in vista della prossima stagione. Sono pronta per cominciare questa avventura e spero di ricambiare sul campo la fiducia risposta dal presidente Ceccarelli e da coach Gazzotti nei miei confronti».

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.