Foto Lega Pallavolo Serie A

50mila società a rischio: allo studio agevolazioni per gli sponsor

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Di Redazione

Quanto peserà sul settore sportivo l’inevitabile crisi economica successiva alla pandemia di coronavirus e alle restrizioni adottate per ridurre il contagio? Secondo Il Sole 24Ore di oggi, a rischio di chiusura in Italia ci sono dalle 40 alle 50mila società sportive, tra il 15% e il 20% di quelle attive. Un problema che riguarda molto da vicino la pallavolo, in cui le fonti di finanziamento per i club sono ancora più ridotte. Per salvare almeno una parte di questo enorme movimento sono state proposte diverse misure, la cui attuabilità è ancora tutta da verificare.

Il presidente della Lega Pro di calcio, Francesco Ghirelli, punta ad esempio su un’agevolazione per gli sponsor: “Abbiamo proposto l’introduzione di un incentivo fiscale per premiare le aziende che promuoveranno la propria attività attraverso campagne pubblicitarie effettuate da società e associazioni sportive, sia dilettantistiche che professionistiche. Si tratta di una misura cruciale per tutto lo sport italiano“. L’agevolazione sarebbe pari al 30% degli investimenti effettuati, con incremento al 40% in caso di campagne digitali e un ulteriore 20% per Pmi, microimprese e startup. L’impatto per i conti pubblici sarebbe dai 240 ai 432 milioni di euro (l’incentivo sarebbe riconosciuto attraverso il credito d’imposta).

Con la proposta concorda Diego Mosna, presidente della Lega Pallavolo Serie A: “Non servono misure di aiuto temporaneo, ma strutturali, come quella sul credito d’imposta per le sponsorizzazioni. A cui andrebbe aggiunta anche la detraibilità dell’Iva, per ridurne ulteriormente il peso“. E Mauro Fabris, suo omologo della Lega Pallavolo Serie A Femminile, aggiunge: “Per evitare una crisi più profonda, ci faremmo promotori anche di un emendamento per estendere alle società dilettantistiche il più ampio ventaglio delle misure per la liquidità previste dal decreto dell’8 aprile scorso“.

(fonte: Il Sole 24Ore)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI