Le interviste di Paolo. Elisa Zanette: “Coppa Italia, che gioia. Nazionale? Sarebbe un sogno…”

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Di Paolo Cozzi

La palla al centro è un piacere unico, ma se condivisa come sforzo collettivo, lo è ancora di più. Motivo per cui sono felice di introdurre un nuovo format di “Palla al Centro”, dove avrò il piacere di intervistare colleghi/e del mondo del volley per approfondimenti e curiosità. La prima “Intervista di Paolo” è dedicata a Elisa Zanette, giovane opposto della Battistelli San Giovanni in Marignano.

Un brutto infortunio alla mano l’ha fermata nel corso della scorsa stagione, al suo primo anno da titolare in serie A2, ma Elisa Zanette ha dimostrato a tutti che con cuore, tenacia e grinta si possono superare tutte le difficoltà. Così quest’estate, dopo tanto lavoro riabilitativo, è tornata carica per guidare San Giovanni in Marignano, autentica rivelazione dell’anno, alla conquista della Coppa Italia e al momentaneo secondo posto in campionato.

A poco più di una settimana dalla vittoria della Coppa Italia, cosa ti porti dietro per questo finale di stagione?
Dal punto di vista personale conservo un grande mix di emozioni positive: la gioia per la vittoria, il piacere di giocare davanti a 5000 persone, la soddisfazione per essere riuscita finalmente ad esprimermi al meglio. Dal punto di vista collettivo della squadra, porto con me la consapevolezza che siamo un bel gruppo e che stiamo lavorando bene in palestra per i prossimi obiettivi!”

Vittoria di squadra ma anche vittoria personale. Come vivi il fatto di essere stata premiata MVP?
Un premio così importante mi rende molto felice, soprattutto perchè vuol dire che il lavoro in palestra funziona molto bene, e questo mi fornisce ancora più carica per il finale di stagione! Pensieri che aiutano, soprattutto pensando alla stagione passata, che è stata un po’ complicata sotto tanti punti di vista e si è chiusa a gennaio con il brutto infortunio alla mano. Ecco che la soddisfazione non può che raddoppiare!”

Considerazione personale: la sensazione è che abbiate trovato una alchimia di squadra molto importante, dove si vede il lavoro dell’allenatore. Tutte remate dalla stessa parte, e siete belle da veder giocare come “squadra”. Cosa ne pensi?
Sì, la nostra squadra oltre ad essere valida sul piano delle individualità, sta dimostrando di aver trovato quell’affiatamento che aggrega e unisce. Siamo molto ben amalgamate e i nostri caratteri interagiscono bene tra loro: ogni ragazza compensa l’altra e soprattutto siamo sempre disposte a darci una mano a vicenda!”.

Parliamo del tuo percorso. Dal Club Italia con giocatrici del calibro di Orro, Egonu, Malinov, passando poi per Palmi e ora San Giovanni in Marignano. In cosa è cresciuta Elisa come atleta?
Il primo anno al Club Italia è stato un anno di transizione, nel quale mi sono messa in gioco nel campionato di A1 con atlete coetanee per fare esperienza e capire cosa mi mancasse per essere una top player, l’anno di Palmi è stato invece un anno turbolento, con parecchi problemi all’interno della squadra, dove ho iniziato a prendere però consapevolezza dei miei mezzi. Una crescita a metà per via dell’infortunio, giungendo fino a questa stagione dove mi sono rimessa in gioco totalmente in A2, in cerca soprattutto di continuità nel mio rendimento. Per il momento sono molto contenta di questa mia scelta”.

Diamo uno sguardo ai tuoi numeri: quarta top scorer in A2 con 464 punti e miglior realizzatrice italiana. Dove pensi di dover migliorare?
Rispetto agli anni precedenti ho trovato più stabilità su alcuni fondamentali come l’attacco, dove però devo ancora limare il numero degli errori, mentre su altri come il muro devo ancora lavorare molto! Ho 22 anni e non mi pongo limiti, quindi sono sempre disposta a lavorare per migliorare me stessa e di conseguenza essere di maggiore aiuto alla squadra”.

Una parola chiave per ogni tappa del tuo percorso?

“L’anno di Novara, dopo quelli passati a Roma a crescere come atleta a Volleyrò Casal de Pazzi è stato un anno di “novità”, nel quale mi affacciavo per la prima volta sui taraflex della serie A. L’anno di Milano al Club Italia lo vedo come un anno di “transizione”, ma importante per capire chi fosse e cosa volesse davvero Elisa Zanette. L’anno di Palmi è stato un anno “imprevedibile”, avevo messo in conto ad inizio stagione difficoltà di vario genere, ma forse siamo andati oltre. Comunque come tutte le esperienze fortifica e crea anticorpi! San Giovanni in Marignano fino a questo momento è un anno “coraggioso e soddisfacente” sia a livello personale che di squadra”.

Tornando al campionato: rush finale per promozione diretta e play off…
Ci sono molte squadre che stanno lottando punto a punto, e ogni passo falso potrebbe essere fatale. In questo momento bisogna riuscire a mettere in campo tutte le energie fisiche e mentali rimaste”.

Parlando di energie, come è messo il serbatoio di San Giovanni dopo le tante partite dell’ultimo periodo, compresa la finale di Coppa?
Per quanto riguarda le energie mentali stiamo facendo del nostro meglio per recuperarle pienamente, il dispendio soprattutto in finale è stato massimo anche dal punto di vista fisico. Non è semplice essere sempre al 100% in un campionato così lungo, ma lavoriamo sodo ogni giorno per farci trovare pronte il più possibile. A dimostrazione del fatto che siamo sul pezzo, abbiamo sì festeggiato la vittoria di Bologna, ma siamo tornate subito con la testa al campionato, abbiamo fatto tanta fatica per avvicinarci la vetta che sarebbe un peccato distrarsi proprio ora!”

Tra poco saremo in periodo di convocazioni, secondo me vista l’età e la tua crescita in campo te la meriteresti una chance per poterti allenare ad alto livello e crescere ancora, tu cosa ne pensi?
Io mi impegno e mi impegnerò al massimo per poter indossare la maglia della nazionale e sarebbe un onore anche solo poter fare parte della lista e indossare quella maglia. Anche solo durante gli allenamenti…”

 

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