Zaytsev: “Per uscire dalla crisi bisogna essere possibilisti e positivi”

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Di Redazione

Nella puntata odierna del format online, ideato da coach Federico Fagiani e dal giocatore di serie A Claudio Fabris, Ivan Zaytsev risponde alle domande di Riccardo Minnucci; tra aneddoti e previsioni per il futuro.

Toccando il tema del professionismo, bisognerebbe iniziare una riflessione un po’ più ponderata per quanto riguarda le istituzioni e l’apparato societario pallavolistico:

“Un anno fa c’è stato un assist da parte del Governo quando le ragazze del calcio volevano essere riconosciute come professioniste: il Governo ha quindi deciso, a livello dilettantistico, che a discrezione delle varie federazioni si poteva eventualmente modificare il proprio status, da una figura totalmente dilettante a una più professionale. Passare dal dilettantismo al professionismo, nella pallavolo, in maniera così secca è una cosa utopica; non abbiamo le strutture adeguate. Sicuramente, bisogna arrivarci per step. Magari copiando da altri sport, come il calcio; anzi, se si prende una struttura che funziona bene dal punto di vista manageriale, che curi chiunque, dai giocatori allo staff, non è un delitto. Certo, servono le persone giuste per farlo e, soprattutto, la voglia di migliorare il nostro ambiente di lavoro da parte dei vertici di Lega e della Federazione. E’ un percorso lungo, ma che va iniziato.”

Questo periodo di emergenza sanitaria potrebbe essere un’occasione per ripensare ad alcune situazioni. Lo scenario che ci apprestiamo a vivere metterà a dura prova le società. Ci si pone davanti una strada importante, si potrebbe iniziare a fare un primo step:

“E’ necessario, innanzitutto, partire dalle sensazioni che si hanno: se si vuole reagire, bisogna farlo in un determinato modo, trovandoci in uno scenario che ha coinvolto tutte le società, dalle minori a quelle di vertice. Il come affrontare questa uscita è fondamentale; se si vive sempre in modo negativo, pensando al ritorno dei contagi, non se ne esce. Dobbiamo essere possibilisti e positivi, e rimboccarci le maniche per cercare di approfittare di questo momento e apportare delle modifiche che in un futuro possano portare a dei vantaggi. E’ innegabile che siamo tutti in difficoltà adesso, ma chi ne uscirà per primo sarà perchè avrà affrontato nel migliore dei modi questo problema e l’avrà risolto grazie al supporto dei collaboratori. Bisogna inventarsi nuove idee ed avere energie per farlo, non farsi sopraffare da questa negatività”.

https://www.facebook.com/fedefagianicoach/videos/837779356733545/
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Matteo De Cecco sarà il vice allenatore di Soli: “Verona è una piazza ambiziosa”

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Verona Volley è felice di annunciare l’ingresso nello staff tecnico di Matteo De Cecco, che ricoprirà il ruolo di viceallenatore al fianco di Coach Fabio Soli.

Professionista apprezzato a livello nazionale e internazionale, il Tex – soprannome che da sempre lo caratterizza nel mondo del volley – porta con sé un bagaglio tecnico prestigioso, a partire del lavoro svolto all’interno degli staff delle Nazionali maggiori di Italia (2013-2014), Germania (2017-2021) e Slovenia (2015-2016 e 2022-2024). Per l’allenatore friulano si tratta di un ritorno in riva all’Adige, in quanto era stato a Verona dal 2011 al 2017 con la società scaligera del tempo.

Le parole di Matteo De Cecco: “Sono molto contento di entrare a far parte di questo progetto. Verona è una piazza ambiziosa, che vive di entusiasmo e voglia di crescere quotidianamente. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lo staff, la squadra e tutti coloro che fanno parte di questo ambiente che è stato casa mia per molti anni in passato. Sarà una stagione impegnativa, ma stimolante: sono carico e pronto a dare il massimo”

Il benvenuto del presidente Stefano Fanini: “Siamo felici di accogliere Matteo nello staff della nostra prima squadra. La sua competenza, il suo approccio e la sua capacità di lettura tecnica rappresentano un valore importante per la nostra realtà. Siamo convinti che il suo contributo sarà determinante nel percorso di crescita della squadra e del Club, anche grazie all’esperienza internazionale che ha maturato nel corso degli anni”.

(fonte: Rana Verona)