Volley Treviso, Ceolin: “Siamo giovani e determinati”

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Di Redazione

Dopo la trafila delle giovanili passata a schiacciare da posto 4, l’orogranata Vittorio Ceolin è alla sua prima stagione nel ruolo di libero. Sono passati mesi dal “cambio”, avvenuto l’estate scorsa in Nazionale U20, e per Vittorio, dopo tanti allenamenti, è arrivata finalmente la prova del campo: con una squadra quasi completamente nuova rispetto all’anno scorso, il suo è stato quasi un secondo esordio, in una posizione diversa e con nuove consapevolezze. “Sento una certa responsabilità quest’anno: oltre a essere uno degli atleti con più esperienza, ricopro anche un ruolo che, me ne sono reso conto subito, deve prendersi carico di tante cose”.

Che cosa deve fare un buon libero? “È il giocatore che organizza la fase di ricezione e difesa: gestisce e aiuta a gestire il primo tocco. Deve essere presente, un punto di riferimento per i compagni, un aiuto. Sto cercando di fare tutto questo anche se ovviamente non è semplice: prima, da schiacciatore, ero abituato ad essere indirizzato sul dove mettermi in fase difensiva, mi concentravo di più sull’attacco, sul fare punto”.

Ti manca schiacciare? “A volte sì, mi manca soprattutto fare quei bei punti decisivi che ti fanno fare un urlo liberatorio  – ride – Al momento non ho ancora trovato qualcosa che mi dia quel tipo di soddisfazione in questo ruolo, sono più concentrato sul fare una buona prestazione. Tra le cose che preferisco, comunque, c’è la difesa e l’alzata nelle occasioni in cui il palleggiatore non può farlo. Quello mi diverte molto e mi sbizzarrisco”.

Come ti vedi rispetto alle prime settimane da libero, in ritiro con la Nazionale? “Credo di avere più freddezza ora, riesco a farmi scivolare via gli errori più facilmente, inoltre sono più disponibile nei confronti dei compagni: mi metto a disposizione e cerco sempre di “studiare” come possiamo ricevere o difendere meglio un pallone. A tal proposito credo che la pausa che si fa in panchina durante il cambio per il centrale mi sia d’aiuto. La uso per guardare la squadra da fuori e per dare qualche consiglio in più. È anche cambiato il rapporto con i pari-ruolo: prima, tra schiacciatori, era un po’ più di competizione, adesso di collaborazione. Con Ettore (Michielan, ndr) ci stiamo aiutando molto”.

Quali sono le sensazioni in questo inizio campionato? “Dopo la prima sconfitta interna, a Portogruaro abbiamo fatto vedere delle potenzialità e conquistato i tre punti, ma sono certo che possiamo fare meglio. Quello che mi piace di questa squadra, oltre alla voglia di migliorare che è inalterata, è che abbiamo tante soluzioni di gioco, possiamo giocare con moduli diversi. Questo può essere un vantaggio”.

Sabato è il turno di Massanzago, in Ghirada. Che gara vi aspetta? “È molto difficile fare previsioni, il campionato è strano e non si sa mai cosa può succedere nella prossima gara, quest’anno più che mai. Entrambi abbiamo alle spalle una vittoria e una sconfitta. Noi abbiamo vinto contro Portogruaro mentre loro ci hanno perso in tre set, ma questo non significa niente: è complicato per chiunque prendere il ritmo. Per quanto ci riguarda cercheremo di finalizzare tutto il lavoro fatto in allenamento”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Grottazzolina, Falaschi e Rafael: storia di una amicizia speciale nata per una ‘pallonata gentile’

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Una storia incredibile. Protagonista: Rafael Z., originario delle Filippine e residente in Canada. Da qualche giorno - lo ha scritto lui sui social - è diventato tifoso della Yuasa Battery Grottazzolina grazie a una… pallonata in faccia. Sembra quasi un romanzo, ma il bello dello sport, soprattutto ai suoi livelli più alti, è che in nome di una passione può accadere di tutto, anche ciò che normalmente parrebbe impossibile.

Tutto nasce, come spesso accade ai giorni nostri, dai social. Grottazzolina presenta il nuovo palleggiatore Marco Falaschi (lunga esperienza in Europa, titoli, Nazionale), e il post del suo arrivo in maglia Yuasa Battery viene condiviso, tra i tanti, da un ragazzo poco più che trentenne dai lineamenti orientali, residente in Canada. La cosa incuriosisce, in fondo Grottazzolina si sta facendo conoscere, ma certamente non è ancora un club di fama mondiale. L'ufficio stampa lo contatta e viene così a conoscenza di una storia meravigliosa dove la parola 'gentilezza' è alla base di tutto.

"Il mio percorso da tifoso di Falaschi si è consolidato nel corso degli anni - racconta Rafael - All'inizio ero un grande tifoso degli Stati Uniti e della Polonia, parlando di nazionali maschili. Quando Falaschi e la Nazionale italiana sono arrivati alla VNL di Ottawa nel 2022, però, ho iniziato ad apprezzarli, vedere Giannelli giocare dal vivo è un po' come guardare un'opera d'arte!".

"Sono diventato improvvisamente un suo tifoso quando mi ha accidentalmente colpito in faccia con una pallonata durante il riscaldamento tra un set e l'altro: sono cose che capitano di frequente, eppure lui si è fermato ed è immediatamente venuto ad abbracciarmi. È iniziato tutto da lì. Da quell’episodio, ad ogni partita dell’Italia ci si salutava. Ho capito che avevo di fronte un campione vero, e dopo quella parentesi, ho iniziato a seguirlo: lui giocava a Taranto. Guardavo le sue partite dal Canada, poi è tornato alla VNL 2023, stessa interazione. Nonostante fosse passato parecchio tempo si è ricordato di noi, e si è avvicinato per abbracciarci, probabilmente nessun altro lo avrebbe mai fatto, ecco perché Falaschi è così speciale. Poi ho seguito il suo percorso a Padova, e per dimostrargli il mio supporto, anche se sono lontano, ho comprato appositamente la sua maglia. Mi è dispiaciuto che Padova non lo abbia confermato, ma quando ho letto che si trasferirà a Grottazzolina ho capito immediatamente per quale squadra tiferò nella prossima stagione!".

foto Yuasa Battery Grottazzolina

Una storia che ribolle di sana passione per il volley: "Anch'io gioco a pallavolo qui in Canada, ovviamente a livelli amatoriali. Gioco come libero, la passione per questo sport è talmente elevata che aldilà delle categorie la pallavolo rappresenta una parte importante della mia vita”.

Grottazzolina, dunque, grazie ad una pallonata in faccia e ad un campione di gentilezza, avrà un nuovo tifoso dall'altra parte dell'Oceano: "Se farò il tifo per la sua nuova squadra? Sì, sicuramente! E tiferò per Grottazzolina anche se un giorno Falaschi non dovesse più giocare lì, perché questo interesse nei confronti della mia storia mi ha colpito e stupito, non è comune trovare questo tipo di sensibilità nei confronti di un semplice appassionato nei club di così alto livello, specialmente al giorno d'oggi. Grazie davvero di cuore per la sorpresa."

Davvero una bella storia, ma noi di VolleyNews quanto sia speciale Marco Falaschi lo abbiamo ben presente da molto tempo. Così come speciale è la società di Grottazzolina, compreso il responsabile della comunicazione Fabio Paci che, da giornalista di razza qual è, ci ha regalato questo bel racconto. Quelle di Grottazzolina sono anche persone dotate di grande umanità, riconoscenza e senso di ospitalità e non ci sorprende che abbiano invitato Rafael ad andare ad assistere a una partita di persona. Ovviamente con indosso la maglia numero 5 di Marco Falaschi! "Non vedo l'ora, proverò ad organizzarmi” la sua risposta.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)