Volley Futuro, le dichiarazioni dei protagonisti dell’evento

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

In occasione dell’incontro di Volley Futuro tenutosi questo pomeriggio presso l’Hotel Abitalia di Bologna, numerosi sono stati gli interventi fatti dagli ospiti, e molteplici le dichiarazioni che possono fornire importanti spunti per il futuro.

Alessandra Marzari, dopo aver aperto l’evento, si è soffermata sulle potenzialità di una adeguata gestione manageriale della Federazione, dichiarando:
Il futuro del nostro sport: è questo il motivo per cui oggi siamo qui. Affronteremo numerose tematiche: da quelle del cambio del voto, alle attività da noi svolte durante i nostri 100 giorni, fino ad arrivare alle modalità da utilizzare a livello territoriale per migliorare la vita della pallavolo. Tutti noi vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza per cercare di creare, responsabilmente, uno sport migliore. Per esempio, non è detto che anche le piccole società sportive non possano ricevere benefici dal mondo delle imprese. Il mondo sportivo può sicuramente attingere dal linguaggio delle imprese. All’interno di un’ottima gestione manageriale in una Federazione sportiva, infatti, è necessario declinare gli obiettivi precedentemente citati in un piano strategico di breve e medio-lungo termine. Bisogna domandarsi come si possa misurare la performance di una federazione sportiva e tenere conto di aspetti come la competitività, la percezione degli stakeholders, il marketing e la comunicazione. Il gruppo di Volley Futuro ha il dovere di condividere questo nuovo ed importante modo di pensare”.

Dopo l’introduzione di Alessandra Marzari, è intervenuto l’avvocato Cristiano Novazio, il quale ha approfondito la possibilità e le potenzialità di una moderna votazione “elettronica“:
Sappiamo tutti che l’attuale sistema elettorale si basa su un sistema di deleghe, interne ed esterne. Le ultime citate sono certamente le più pericolose. Esistono naturalmente dei pro, come garantire la massima partecipazione di chi non può essere presente alle elezioni, facilitando anche le modalità di partecipazione dell’assemblea. Tuttavia esistono soprattutto dei contro, ossia che i contatti delle società li hanno i cosiddetti ‘centri di potere’. Un nuovo modo di votare, elettronico, consentirebbe a tutti di partecipare, rappresentando una vera espressione della volontà dell’assemblea”.

Marco Bergonzi, soffermandosi sui primi 100 giorni di Volley Futuro posti a confronto con le scelte messe in campo dalla nuova squadra di Bruno Cattaneo alla guida della Fipav nello stesso periodo, ha dichiarato:
Quello che abbiamo fatto in questi 100 giorni è stato molto importante. Abbiamo perso le elezioni, è vero, ma dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e continuare a metterci la faccia. Volley Futuro deve porsi l’obiettivo di ascoltare le esigenze del territorio. Stiamo continuando a svolgere riunioni periodiche, perché il confronto è fondamentale per capire dove andare tutti insieme.  Tra i nostri obiettivi c’è sicuramente quello di continuare a rispettare quel 47% del movimento che ci ha dato fiducia, non disperdendo il contributo delle idee arrivate dagli incontri durante la campagna elettorale. È doveroso effettuare dei controlli per il bene del nostro movimento, rimanendo obiettivi il più possibile. L’aspetto maggiormente lacerante è il fatto di non aver mai ragionato insieme alla squadra di Cattaneo. È triste da dire, ma ad ora non è stato mai coinvolto il territorio, nonostante fosse al centro della loro campagna elettorale. Non siamo qui per attaccare, ma siamo qui per costruire qualcosa insieme”.

Prima del consueto spazio dedicato alle domande degli ospiti in sala, Giusi Cenedese, ha concluso:
Siamo qui per andare avanti con entusiasmo. Durante la campagna elettorale abbiamo trovato importanti interlocutori, che possono aiutarci in questo importante progetto. Persone e idee che ci danno gli stimoli per andare avanti nel nostro percorso. Dobbiamo essere bravi osservatori: dove ci sono i valori, dobbiamo riconoscerli, e uniformare ciò che di buono viene fatto dai singoli comitati territoriali. Bisogna infine favorire un costante avvicinamento nei confronti delle società.”

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI