È d’argento la prima medaglia in VNL conquistata dalla Nazionale maschile. Dopo il successo delle donne, la doppietta sarebbe stata incredibile, ma purtroppo oggi la Polonia è apparsa oggettivamente di un livello superiore e ha meritato ampiamente di mettersi al collo la medaglia d’oro (neanche un set perso tra quarti, semifinale e finale). La seconda vinta in tre anni dopo quella del 2023, ma soprattutto la sesta medaglia consecutiva conquistata dai polacchi in Volleyball Nations League. Per l’Italia, battuta per 3-0 (22-25, 19-25, 14-25), una lezione pesante, forse troppo, ma comunque un risultato ottimo, questo secondo posto, in ottica Mondiale considerando il livello altissimo di competitività che c’è in questi anni nella pallavolo maschile.
Nel primo set, con una Polonia che batte ad alte percentuali, l’Italia finisce inevitabilmente col soffrire in ricezione e di conseguenza limitare i colpi in attacco sacrificando i primi tempi al centro, ma tiene comunque botta. Nel secondo Giannelli, a causa di un errore di rotazione azzurro, va in difficoltà, perde lucidità e per gli azzurri si fa durissima. Girato campo sotto due set a zero, l’Italia purtroppo paga a caro prezzo i tanti, troppi, errori dai nove metri, mentre dall’altra parte la Polonia continua imperterrita a giocare la sua partita perfetta. Il terzo set finisce così tanti a pochi (14-25) e rende purtroppo un filo amara questa prima storica medaglia in VNL della Nazionale maschile.
STARTING PLAYERS – De Giorgi parte con le diagonali Giannelli-Rychlicki e Michieletto-Lavia, Anzani e Galassi coppia centrale, Balaso libero. Grbic risponde con Komenda-Sasak, Leon e Semeniuk in posto 4, Kochanowski e Nowak al centro, Popiwczak libero.
1° SET – Leon picchia forte e la Polonia brekka subito in avvio, poi l’Italia pareggia ai 6 con un block di Galassi e passa a condurre con un ace di Lavia. Scaldate le mani, le due squadre iniziano a giocare una pallavolo semplicemente stellare e la finale si accende immediatamente. Rottura prolungata, però, per l’Italia che va sotto soffrendo le mazzate terrificanti dei polacchi in battuta e anche i muri avversari (9-13). In un match senza esclusione di colpi come si sta rivelando essere questo, però, basta poco per ricucire uno strappo, e così fanno subito gli azzurri, difendendo la qualunque e approfittando anche di qualche errore avversario (14-14). Altro break di vantaggio Polonia sul 17-19, altra parità Italia con un murone di Michieletto (19-19), altro +2 dei polacchi su pasticciaccio tra Giannelli e Anzani (19-21). Quando sul 21-23 va in battuta Leon, servono solo preghiere. La Polonia va al set point (21-24), De Giorgi chiama timeout un po’ per spezzare il ritmo di Wilfredo, un po’ per galvanizzare i suoi, ma alla fine il set lo chiude Semeniuk (22-25).
2° SET – L’inizio del secondo set è una confusione totale. Giannelli discute prolungatamene con il primo arbitro Simonovic Vladimir sulla disposizione prima dei polacchi e poi degli stessi azzurri, ma alla fine l’errore era proprio dell’Italia. La cosa non disturba minimamente Leon che continua a farci a fette con una mano che, per dirla alla Mario Brega, ora può essere ferro e ora piuma. In un caso o nell’altro, la palla finisce sempre e comunque per terra. E se lui oggi gioca così, questa finale temiamo possa durare molto poco. Per fermare Wilfredo, e la Polonia, servono i superpoteri, e gli azzurri iniziano con quello del muro per restare quantomeno in scia agli avversari (5-6), ma non basta (6-9, 9-13). Serve un altro superpotere, Michieletto aziona allora quello del servizio e piazza due ace in fila che dimezzano lo svantaggio, poi Anzani prende anche la targa a Leon e l’Italia torna sul -1 (12-13). Troviamo un altro ace anche con Bottolo, ma servirebbe fare qualcosa di più ora anche col muro-difesa. De Giorgi tenta di rimediare (tardivamente?) all’errore di formazione iniziale, ma la Polonia non abbassa di una sola tacca il livello del suo gioco e allunga un’altra volta (14-18), andandosi a prendere poi anche questo set con il punteggio di 19-25.
3° SET – Girato campo, la squadra di Grbic non ci mette molto a far capire che la vuole chiudere qui e ora (1-4), ma ci mettono molto del loro anche i ragazzi di De Giorgi tra errori in battuta (alla fine saranno 14 in tre set) e murate subite. Quando Leon ci doppia sul 5-10, De Giorgi ferma il gioco chiedendo ai suoi di “fare meglio una sola palla ciascuno”, ma il dado ormai è tratto. Battute a parte, anello che continua ad essere debole per gli azzurri quando conta, l’Italia non sta giocando una partita indegna, ma per riaprire questa finale è necessario che la Polonia ci metta del suo, che sporchi le proprie percentuali. Cosa che non avviene. Avviene invece che a spegnarsi, a uscire mentalmente dal match, siano gli azzurri (8-16). De Giorgi scuote il capo in panchina, ma reazioni non ne arrivano e gli azzurri chiudono con un pesante 14-25.
ITALIA-POLONIA
(22-25, 19-25, 14-25)
ITALIA: Giannelli 1, Michieletto 7, Anzani 3, Rychlicki 4, Galassi 4, Lavia 12, Balaso (L). Bottolo 4, Romanò 3, Sbertoli, Porro 1, Gargiulo, Pace (L). Ne: Sanguinetti All. De Giorgi
POLONIA: Komenda 3, Leon 16, Kochanowski 7, Semeniuk 14, Sasak 6, Nowak 1, Popiwczak (L). Bednorz, Jakubiszak 4, Granieczny (L), Ne: Firlej, Fornal, Szalpuk, Boładź. All. Grbic
Arbitri: Simonovic (SUI), Cespedes (DOM)
Durata set: 28’, 30’, 24’
Italia: a 4 bs 14 mv 6 et 24
Polonia: a 3 bs 14 mv 10 et 16
Di Giuliano Bindoni
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