Verona si impone su Padova nel test match alla Kioene Arena

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Di Redazione

Ha la meglio Verona Volley nell’allenamento congiunto sul campo della Kioene Padova, terzo appuntamento del precampionato per i gialloblu e secondo per i patavini. I 4 set disputati premiano i gialloblu sul 3-1, dopo circa un’ora e mezza di gioco.

In avvio di gara Verona, ancora priva del proprio head coach Stoytchev, parte con una marcia in più (6-8). Dall’altra parte della rete la Kioene Padova comincia a trovare sintonia a muro con Vitelli e Weber. Il sestetto di casa annulla 2 palle set, ma l’errore dai 9 metri di Weber consegna agli scaligeri il primo parziale per 23-25.

Al rientro in campo Cuttini sceglie Petrov per lo schiacciatore canadese Loeppky e Canella al centro al posto di Vitelli. Dall’altra parte del campo Spirito lascia spazio a Raphael. L’ace di Zimmermann porta i patavini sul più 3, 9-6. La Kioene Padova riesce a contenere l’attacco veronese e a finalizzare con il muro di Bottolo (15-12). Il parziale prosegue il parità, ma gli ospiti nel finale trovano il sorpasso e il muro di Cortesia mette Verona sul 22-24 e il set point, annullato però da Weber. L’errore di Volpato aggiudica a Verona il set per 25-27.

Mozic apre il terzo set per Verona. L’ace di Canella porta Padova avanti 4-3. Verona dimostra di avere qualcosa in più al servizio e allunga sul 13-16. Il doppio ace di Zimmermann accorcia le distanze e porta la Kioene sul 18-19. Chiude Zanotti valicando il muro bianconero per 20-25. Zoppellari prende le redini della regia nel quarto set, ma il cambio di gestione del gioco non inibisce Verona Volley che parte forte da subito 6-10. Bottolo da seconda linea mette a terra la pala del 18 pari e il muro di Loeppky su Qafarena il 19-18 bianconero. La Kioene si aggiudica il set per 25-20.

Ottimi i segnali di crescita per Verona, che può guardare ai proseguo della preparazione con ottimismo. In particolare buona la prova di Rok Mozic, top scorer di serata con 22 punti segnati di cui 2 muri e 2 ace, mentre al centro della rete spicca Cortesia con un ottimo 70% in attacco e 3 muri. Nella retroguardia gialloblù Bonami e Donati mettono in campo performance positive soprattutto in fase di ricezione.

Asparuh Asparuhov: “Sono molto contento della vittoria, soprattutto dei primi tre set, in cui abbiamo dimostrato di poter dare molto. Anche loro sono una squadra giovane, di prospettiva, ma noi ci abbiamo messo forse qualcosa in più, come gruppo e voglia di essere su ogni pallone al 100%. In cosa dobbiamo migliorare? In generale credo che si possa sempre crescere in ogni aspetto, ma nel nostro caso sicuramente a muro e contrattacco. Vedendo gli ultimi due test penso che siamo sulla strada giusta e che lavorando su alcuni dettagli possiamo veramente mettere in campo prestazioni di alto livello“.

Jan Zimmermann: “Dobbiamo trovarci giocando insieme e migliorando per ritmi di gioco e sui dettagli. Continuando a comunicare insieme potremo raggiungere giorno dopo giorno una maggiore intesa“.

Il prossimo appuntamento del preseason per Verona andrà in scena in terra francese: la squadra si prepara infatti a partire per Tours, dove disputerà i tre match del torneo internazionale con Montpellier, Roeselare e i padroni di casa del Tours VB, dal 30 settembre al 2 ottobre. Padova, invece, sarà ospite della Consar R.C.M. Ravenna giovedì 30 settembre.

Kioene Padova-Verona Volley 1-3 (23-25, 25-27, 20-25, 25-20)
Kioene Padova: Loeppky 15, Vitelli 4, Volpato 7, Zimmermann 4, Weber 19, Bottolo 12, Bassanello (L); Petrov 5, Zoppellari 1, Guzzo, Canella 6, Cengia. Allenatore: Jacopo Cuttini.
Verona Volley: Aguenier 1, Cortesia 9, Asparuhov 11, Mozic 2, Spirito, Qafarena 16, Bonami (L); Vieira de Oliveira 2, Nikolic, Zanotti 3, Donati (L), Lecat. Non entrati: Jensen, Magalini. Allenatore: Dario Simoni.
Note: Durata set: 25’, 27’, 23’, 24’. Tot. 1h 39’. Servizio: Padova errori 22, ace 10; Verona errori 16, ace 7. Muro: Padova 10, Verona 5. Ricezione: Padova 46% (24% prf), Verona 43% (15% prf). Attacco: Padova 51%, Verona 50%.

(fonte: Comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

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Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.