Velasco: “Vorrei vedere le altre squadre giocare senza il palleggiatore titolare. Su Tillie invece…”

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Di Redazione

L’Azimut Leo Shoes Modena, dopo essere stata avanti 2-0 sul campo della Emma Villas Siena si è fatta recuperare dai padroni di casa con la partita che si è conclusa al tie break a favore dei canarini. Una vittoria per la formazione di Julio Velasco che ha consolidato la quarta piazza, con il coach a commentare così l’andamento del match.

Sarebbe stato bello vincere anche le partite che abbiamo perso se per quello. Purtroppo non possiamo giocare i set tutti nella stessa maniera e dall’altra parte, è entrato il loro palleggiatore titolare e il gioco è cambiato completamente. E su questo sono un po’ arrabbiato a dir la verità. Siccome sono uno che non ammette alibi, visto che sono il papà della cultura contro gli alibi, vorrei vedere tutte le altre squadre, tutte ma proprio tutte, giocare tante partite con il palleggiatore titolare infortunato. Però siccome non lo dice nessuno questa volta lo dico io. Dico questo e basta. Noi giochiamo con Wessel, non c’è nessun problema, lui ha tutta la mia fiducia, però diciamolo”.

Nel quarto set ho chiesto ai ragazzi di battere con fiducia, – continua Velasco io non uso il concetto che la battuta si rischia. Il servizio non si rischia mai! Non è che la battuta se si sbaglia, come dicono in tv, è ammissibile perché si rischia, questo è un concetto sbagliato. Nessuno la rischia, succede che si sbaglia tecnicamente. Perché non si dice lo stesso su un attacco? Perché quando si sbaglia in attacco non si dice: ha rischiato quando si attacca fuori? Ha rischiato solo in battuta…che non c’è muro e non c’è niente.. è una di quelle cosa che da anni si ripete e alla fine ci credono anche i giocatori. La battuta si sbaglia perché si fanno errori tecnici, non perché si rischia o non si rischia. Il giocatore deve battere come batte in allenamento. Tutto qua! E siccome alcuni giocatori volevano battere in sicurezza, che è la cosa peggiore perché cambia la tecnica, cambia la velocità del braccio, e la mandano in rete, allora ho detto, battete con fiducia. Non ho detto di non rischiare la battuta. Non uso mai questo concetto”.

E a proposito di battuta, alla fine saranno 24 gli errori in questo fondamentale, ma con 14 ace di cui nove solo di Ivan Zaytsev.

Troppi errori in battuta? Questo succede anche alle altre squadre. Voi giornalisti siete molto critici con noi, vi inviterei a studiare le statistiche anche delle altre formazioni perché sembra che gli unici a commettere errori siamo noi. Per esempio quante battute ha sbagliato contro di noi Leon che è il miglior battitore del mondo? Ne ha sbagliate parecchie. Dopo ha fatto due ace e allora tutti parlano solo dei due ace. Oggi Ivan ha fatto un sacco di ace all’inizio, poi dopo ne ha sbagliate alcune. Il problema non è la battuta, – ha ribadito il ct argentino – il problema è quando tutto il gioco si inceppa perché una cosa non va. È in questo che noi dobbiamo crescere, nel senso che qualcosa può non andare, ma ci deve andare un’altra fase del gioco. Diciamo che oggi, rispetto ad altre partite, siamo andati meno via di testa durante la partita. Questa volta abbiamo continuato a combattere, la squadra ha continuato ad essere aggressiva, anche se non basta a volte per vincere 3-0, però è un passo avanti, rispetto per esempio all’ultima partita in casa dove di fronte a degli errori, la squadra è entrata in un eccessiva tensione. Oggi invece ha continuato a combattere e di questo sono molto contento. Dovremo fare un altro passo avanti nella prossima partita con Trento, una squadra certamente superiore a Siena, per arrivare bene alla gara con Verona prima e poi ai playoff”.

Velasco che ha dal terzo set ha inserito Kaliberda nella formazione titolare, utilizzando poi sia nel quarto che nel quinto parziale anche il nuovo arrivato, Kevin Tillie al posto di un Tine Urnaut un po’ in affanno.

Kaliberda si sta allenando bene e poi ha giocato bene. Io controllo sempre con Seba (Carotti, ndr) che segue le nostre statistiche, e chiedo sempre conferma. Io ho iniziato a fare le statistiche nell’81, a mano figuriamoci, perché non mi fidavo di me stesso, nel senso che uno a volte si arrabbia con un giocatore, o non gli piace una cosa e decide di toglierlo. Poi uno invece guarda le statistiche e il risultato è che può aver fatto due o tre errori clamorosi ma il rendimento globale è positivo. Io guardo molto questo e Kaliberda aveva un buon rendimento, al di la di qualche errore di troppo. Con Tillie è stato lo stesso, perché in quel set Tine era allo 0% in attacco. Tillie non solo è un rinforzo in ricezione che certamente è un giocatore fortissimo in ricezione, ma anche in attacco. Se l’attacco di Tine fosse stato buono – ha concluso Velasco – avrei fatto le tre posizioni dietro con Tillie e poi sarebbe rientrato davanti”.

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