Valeriia Gorbunova, professionista a 14 anni, predestinata a 15…

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Di Stefano Benzi

Avere solo quindici anni e sapere di essere già una predestinata: è l’ombra che incombe su Valeriia Gorbunova, opposto in forza al settore giovanile della Dinamo Kazan che già da tempo ruota attorno alla prima squadra e che ha bruciato le tappe di tutti i settori giovanili anticipando i tempi delle convocazioni su tutte le formazioni under della Nazionale russa.

Il suo allenatore nella squadra giovanile della Dinamo fu chiaro a riguardo già lo scorso anno… “Valeriia è una ragazza giovanissima che va aiutata e preservata ma siamo anche davanti a un talento straordinario che va ben al di là di quelli che sono i confini russi…”. Alexander Perepelkin ha avuto il merito di scoprire questo talento, di farlo crescere e ora lo sta facendo maturare anche da CT giovanile russo…. Perepelkin ha anche avuto il coraggio di farla esordire in un campionato professionistico a soli quattordici anni senza bruciarla: e non è poco.

Valeriia è una ragazza di una semplicità disarmante: “Fuori dal campo dimostra tutti i suoi quindici anni – dice Prepelkin – studia con impegno, è appassionata di arte e di musica. Ma in palestra è una professionista: chiede il perché di qualsiasi esercizio fisico, lavora duro sia sui pesi che sulla fase aerobica. Ha bruciato le tappe senza scottarsi. Ora è fondamentale che la ragazza possa continuare a crescere insieme all’atleta e che un aspetto non venga privilegiato sull’altro. Quando l’ho messa in campo fu un momento speciale: si prese delle responsabilità, chiese di attaccare i palloni decisivi e li mise tutti a terra”.

D’altronde Valeriia Gorbunova si può considerare una predestinata: arriva da Zlatoust, letteralmente “la porta della via dell’oro”, una nobile città operaia e mineraria della regione del Chelyabinsk Oblast, ai piedi degli Urali. Una cittadina di nemmeno 200mila persone che nell’immensa Russia è famosa per poche cose: ha ospitato una delle più brutali repressioni dell’era degli Zar quando i soldati spararono su un gruppo di lavoratori in sciopero, è stata la città del grande campione di scacchi Anatoly Karpov e ha dato i natali a Gamova, Morozova, Startseva e Akulova, quattro tra le giocatrici russe più forti degli ultimi quarant’anni. Zlatoust è la fabbrica dei talenti della pallavolo russa. Come prima di lei la Gamova anche Valeriia ha già firmato il suo primo contratto professionistico a 14 anni.

In Russia non hanno problemi a mettere sotto contratto una quattordicenne; da noi esistono molti problemi a sancire i confini del termine sport professionistico per chi è adulto e vaccinato da un pezzo. Ci sarà pure una via di mezzo…

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