Scuola di Pallavolo Anderlini

Valentina Gottardi: “Il Club Italia di beach? Un ambiente fantastico”

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Di Redazione

Ha mosso i primi passi nel mondo del volley con la maglia della Scuola di Pallavolo Anderlini, giocando due finali regionali e altrettante finali nazionali di categoria, sfiorando nella stagione 2018/2019 la promozione in Serie B1. Valentina Gottardi, classe 2002, quest’anno indosserà la casacca azzurra del Club Italia di Beach Volley con la quale inseguirà nuovi sogni e nuovi obiettivi.

“Da circa un mese e mezzo vivo nel Centro di Preparazione Olimpica di Formia.  – racconta Valentina, intervistata proprio dalla società modenese – Un ambiente fantastico, dove da decenni transitano alcuni tra gli atleti più forti o comunque più promettenti di vari sport, con qualche presenza straniera. Avevo già avuto modo di conoscere la struttura durante qualche collegiale, ma viverla per un periodo lungo ti dà un senso di appartenenza completamente diverso al mondo dello sport. Formia è una cittadina a misura d’uomo, affacciata su uno splendido golfo, che si fa gloria di ospitare ragazzi che sognano risultati sportivi. Siamo quindi ben accettati e questo ha reso l’inserimento molto facile. Lo stesso è avvenuto anche con la scuola; quest’anno coincide per me con l’ultimo anno di Liceo Scientifico, che ora frequento sul posto.”

Raccontaci com’è una tua giornata tipo al Club Italia.

“Il Centro, oltre ad ospitare i campi e tutte le attrezzature necessarie per la pratica del Beach Volley, è completato da spazi alloggio per gli atleti e da un ristorante, dove ci ritroviamo per tutti i pasti con gli atleti delle altre discipline. Non mancano degli spazi per il tempo libero ed una libreria. La mia giornata tipo si svolge pertanto qui. Il mattino è dedicato alle lezioni di scuola, che da qualche settimana si svolgono a distanza e che quindi frequento dalla mia stanza dove svolgo anche i compiti a casa. Al pomeriggio vi sono gli allenamenti con i Tecnici della Nazionale, che vivono con noi in questo collegiale permanente. Ogni giorno ci alleniamo sulla sabbia ed a giorni alterni abbiamo sessioni aggiuntive col preparatore atletico. Un ritmo intenso, ma con gli altri atleti del Beach Volley abbiamo formato già un gruppo molto solido ed abbiamo anche un po’ di tempo libero per lo svago.”

Cosa comporta la situazione attuale per il mondo del beach volley?

“La scorsa stagione estiva è stata prevalentemente dedicata al solo allenamento, anche se dopo i mesi del lockdown della scorsa primavera la FIPAV è riuscita ad organizzare in agosto le finali nazionali del Campionato Italiano assoluto. In seguito sono stati programmati alcuni tornei Nazionali ed ora si sta profilando la possibilità, con una formula nuova, di giocare già da gennaio un Campionato Italiano di Beach Volley per Società. Gli atleti che vi parteciperanno, come avviene per le manifestazioni di interesse nazionale nella pallavolo, possono allenarsi nel rispetto dei protocolli sanitari. L’attività internazionale ha avuto luogo in parte limitata, anche se il bronzo europeo di Lupo e Nicolai, che stanno preparando ora le Olimpiadi proprio a Formia, testimonia che si sono svolti anche eventi di prestigio. Guardando avanti il calendario 2021 non è ancora noto, ma è solo una questione di tempo e di opportunità.”

Cosa ti porti dietro dei tantissimi anni vissuti con la maglia della S. di P.?

“Il Beach Volley e la Pallavolo condividono gesti atletici non completamente identici, ma fortemente comuni. I tecnici ed i protocolli di allenamento della S. di P. sono stati fondamentali per la mia crescita. Al di là però della preparazione tecnica, ciò che mi porto dietro sono il rispetto verso lo sport, i compagni, gli avversari, i tecnici, gli arbitri ed il pubblico. Solo in questo equilibrio un atleta può rispettare anche se stesso. Vi sono poi le amicizie! Spero di trovare presto l’opportunità di vedere le mie compagne giocare di nuovo.”

Cosa ti sta insegnando la condizione che stiamo vivendo?

“La pandemia ha avuto un grosso impatto sulla quotidianità di noi tutti e ci ha costretti a ripensare tanti gesti ed abitudini. Ciò che non ha cambiato, ma solo rinforzato, è la speranza. Ecco, ho imparato quanto la speranza sia un elemento motivatore forte almeno quanto l’ambizione.”

(Fonte: comunicato stampa)

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