Di A.G
Toh, chi si rivede. Valentina Diouf. Lacrimuccia che scende per i tifosi di Bergamo e Busto Arsizio: per loro āFiocco di neveā non sarĆ mai una qualsiasi. I tempi del campionato italiano però sono lontani, il suo presente ĆØ in Brasile al Sesi VĆ“lei Bauru:
āSono passati quasi cinque mesi dall’inizio di questa avventura, che si sta rivelando assolutamente positiva e molto interessante. Ho trovato un Paese con un clima fantastico e un popolo di mentalitĆ aperta. L’Italia ĆØ sempre l’Italia, ma anche qui si vive beneā.
Lāopposto ha trovato lāambiente ideale per vivere la pallavolo non solo come un lavoro ma anche come un divertimento, cosa che manca quando lo sport diventa solo unāoccupazione piena di responsabilitĆ e pretese. Diouf ĆØ rinata in un luogo lontano dalle critiche e dalle pressioni. I primi risultati sono eccellenti: avvio di stagione da protagonista, vittoria del campionato paulista, tanti punti e un ottimo rendimento che fa ben sperare per il futuro prossimo. Lāex giocatrice della UYBA si ĆØ sempre distinta per le sue importanti doti tecniche, ma in questa esperienza sembra aver ritrovato tranquillitĆ mentale e convinzione nei propri mezzi.
Ma come mai uno dei talenti più puri della nostra pallavolo ha scelto di andare allāestero?
āAvevo voglia di mettermi alla prova in un campionato combattuto e prestigioso come quello brasiliano. A differenza dell’Italia ci sono 8-9 squadre che si contendono il titolo: la classifica ĆØ molto variabile e la lotta ĆØ sempre sul filo del rasoioā.
Una scelta importante e coraggiosa, professionale e di vita. Valentina non ha dubbi:
āVarcare nuovi orizzonti ĆØ sinonimo di crescita, la voglia di mettermi in gioco in una realtĆ cosƬ competitiva mi ha fatto cogliere al volo questa opportunitĆ . Lāallenatore (Anderson Rodrigues) del Bauru ha molto da insegnarmi; ĆØ stato uno degli opposti più forti al mondo, quindi chi meglio di lui può trasmettermi i segreti per diventare un opposto migliore? Sono sempre più convinta che questa sia stata la soluzione migliore. Le scelte che ho fatto nella mia carriera mi hanno portato ad essere quella che sono. Le rifarei tutteā.
Ć presto parlare di futuro e di un possibile ritorno in Italia:
āUna cosa per volta. Non penso alla prossima stagione, visto che bisogna fare ancora molta strada prima della fine di questo campionato. Per ora mi focalizzo sugli obiettivi stagionaliā.
Lāopposto inizia il 2019 con tanta determinazione:
āIn questo momento voglio fare bene con il club e ripagare nel migliore dei modi la fiducia che loro hanno riposto in me. Io gioco sempre per vincere. Il resto sono tutte energie mal investiteā.
Infine arriviamo alla Nazionale. Con gli occhi puntati alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020, molti appassionati sognano di rivedere āFiocco di neveā con la maglia azzurra. Se la forma ĆØ quella che sta dimostrando in Brasile, Diouf potrebbe rappresentare unāarma in più per Mazzanti, magari quella ciliegina sulla torta che ĆØ mancata per poter raggiungere il gradino più alto del podio agli ultimi Mondiali. Tuttavia lāopposto si cela dietro ad un āNo commentā che dice tutto.
Il rapporto tra Diouf e la Nazionale dopo la fantastica rassegna iridata del 2014 non è stato dei migliori come dimostrano le mancate convocazioni in occasione degli ultimi eventi internazionali. Un peccato, forse. Per Valentina, per il gruppo azzurro, per la pallavolo italiana. Di sicuro le buone prestazioni di Valentina non sono passate inosservate. Se poi un giorno la sua strada si dovesse incrociare nuovamente con quella della Nazionale, chissà ⦠Nel volley mai dire mai.