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“Una maglia al giorno”: tutti i numeri 18 della storia di Trentino Volley

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Di Redazione

Prosegue la rubrica “Una maglia al giorno”, che propone quotidianamente la storia delle gloriose maglie di Trentino Volley attraverso i giocatori che l’hanno indossata.

Oggi, lunedì 18 maggio, è l’occasione per riscoprire tutti coloro che hanno vestito la maglia numero 18: complessivamente sette atleti. Mercoledì 20 sarà invece la volta del numero 20 e del 93 (gli unici non ancora presentati).

SIMONE BALDASSERONI (opposto, maglia indossata nella stagione 2002/03 – 30 presenze, 67 punti): giocatore eclettico, arrivò a Trento per dare man forte al sestetto e mettersi a disposizione della squadra. Effettivamente così fece, entrando in campo sia come opposto, sia come centrale quando la situazione lo richiese. E’ stato il primo giocatore ad indossare la maglia gialloblù numero 18.

FRANCESCO MATTIOLI (schiacciatore, stagioni 2003/04 e 2004/05 – 61 presenze, 378 punti): il toscano, figlio d’arte, arrivò a Trento nell’estate del 2003 per rappresentare un’alternativa agli schiacciatori titolari e, un po’ per merito, un po’ per problemi fisici dei titolari, trovò spesso spazio in campo nelle due stagioni in cui indossò la maglia numero 18. Memorabile la sua prestazione che consentì all’Itas Trentino di vincere per la prima volta nella sua storia contro la Sisley Treviso (16 punti con l’83% in attacco, al PalaTrento il 27 settembre 2003).

ANTONIO DE PAOLA (schiacciatore, stagione 2005/06 – 39 presenze, 44 punti): primo giocatore della storia gialloblù ad arrivare in Serie A1 direttamente dal vivaio gialloblù, tanto da essere stato per diversi anni il più giovane in assoluto ad aver vestito la maglia della prima squadra: il suo primato fu battuto nel 2013 da Giannelli. Indossò la maglia numero 18 proprio nella stagione del debutto; successivamente vestì anche la 1 (2006/07), la 10 (2008/09) e poi anche la 9 (2013/14).

COSIMO MARCO PISCOPO (centrale, stagioni 2007/08 e 2008/09 – 70 presenze, 317 punti): nella due stagioni di permanenza a Trento, in cui vestì la maglia numero 18, contribuì alla vittoria del primo Scudetto e della prima Champions League, pur trovando meno spazio di quanto si era ipotizzato alla vigilia.

KAY VAN DIJK (opposto, stagione 2013/14 – 9 presenze, 52 punti): l’olandese fu tesserato a gettone, a fine febbraio 2013, per sopperire al doppio infortunio di Sokolov e Szabo accusato dalla squadra in quel periodo. Fece la sua parte, prima di lasciare di nuovo spazio in campo al bulgaro.

DANIELE MAZZONE (centrale, stagioni 2015/16 e 2016/17 – 72 presenze, 312 punti): Trento rappresentò la rampa di lancio della sua carriera; vi arrivò nell’estate del 2015 dopo un’esperienza a Città di Castello e dimostrò di avere potenzialità importanti specialmente in attacco e a muro. Giocò spesso, alternandosi in campo a Van de Voorde e Solé.

KLEMEN CEBULJ (schiacciatore, stagione 2019/20 – 30 presenze, 279 punti): lo sloveno arrivò a Trento per offrire una alternativa alla coppia titolare Campione del Mondo Russell-Kovacevic, ma rimase seduto panchina pochissime volte, un po’ per meriti specifici e un po’ per problemi fisici accusati da Aaron o Uros. Memorabile la sua partita da ex giocata a Milano, nei quarti di finale di Coppa Italia. In Champions League ha ricoperto anche il ruolo di opposto, dimostrando ancora una volta la sua eccletticità e grande capacità di adattamento.

(Fonte: comunicato stampa)

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