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“Una maglia al giorno”: tutti i numeri 12 della storia di Trentino Volley

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Di Redazione

Prosegue la rubrica “Una maglia al giorno”, che propone quotidianamente la storia delle gloriose maglie di Trentino Volley attraverso i giocatori che l’hanno indossata.

Oggi, martedì 12 maggio, è l’occasione per riscoprire tutti coloro che hanno vestito la maglia numero 12: in tutto undici. E’ la divisa che ha cambiato più volta padrone. Domani sarà invece la volta dei numeri 13.

DAVIDE SANGUANINI (schiacciatore/libero, maglia indossata nelle stagioni 2000/01 e 2002/03 – 12 presenze, 0 punti): in entrambe le stagioni vissute in maglia gialloblù (la prima col numero 12, la seconda col numero 14) fu chiamato ad un utilizzo a gettone dall’allenatore ed amico Bagnoli (mantovano come lui) per completare la rosa nel momento in cui il numero di giocatori era diventato ridotto a causa di infortuni. Entrò in campo solo per effettuare giri in seconda linea o, in una circostanza, anche per ricoprire il ruolo di libero. Tuttora è il giocatore più anziano ad aver vestito la divisa trentina (a 39 anni, nel 2003).

EDOARDO RABEZZANA (palleggiatore, stagioni 2002/03, 2003/04, 2004/05 – 58 presenze, 29 punti): a Trento visse tre campionati da vice Tofoli, trovando anche discreto spazio in campo a causa di qualche problema fisico accusato dal titolare nel corso dei tre anni. Indimenticabile la sua prestazione offerta in gara 3 dei quarti di finale Play Off Scudetto al PalaPanini di Modena, quando l’Itas Grundig Trentino violò per la prima volta il campo emiliano con lui titolare.

JUAN CARLOS CUMINETTI (opposto, stagione 2005/06 – 17 presenze, 11 punti): l’italo-argentino visse a Trento con addosso la maglia 12 (da sempre il suo numero preferito, anche ai tempi di Modena) una sola annata, in cui trovò pochissimo spazio anche per meriti specifici del titolare André Nascimento.

SMILEN MLYAKOV (opposto, stagioni 2006/07 e 2007/08 – 36 presenze, 49 punti): arrivò a Trento su consiglio di Stoytchev, che dalla stagione successiva diventò suo allenatore sulla panchina gialloblù. Il nerboruto bulgaro si fece apprezzare più per l’impegno costante e la generosità messa in allenamento che per le apparizioni in campo, chiuso prima da Nascimento e poi da Nikolov. Mise comunque in calce la firma sul primo scudetto della storia trentina.

NICOLA LEONARDI (centrale, stagione 2008/09 – 32 presenze, 79 punti): primo giocatore originario di Trento a passare dal Settore Giovanile (con cui vinse anche uno scudetto Under 18 – il primo tricolore assoluto della Società) alla prima squadra, dove si segnalò come alternativa dei centrali titolari in stagioni ricchissime di successi. Esordì in Serie A1 nella annata 2008/09 vestendo la maglia numero 12, poi prese la numero 2 due anni più tardi. Conclusa la carriera ad alti livelli, ha pure fatto parte per due anni dell’ufficio commerciale del Club.

FRANCESCO CORSINI (centrale, stagione 2009/10 – 23 presenze, 64 punti): era l’alternativa italiana alla coppia titolare Birarelli-Sala (l’opzione straniera era rappresentata invece da Riad) e, tutto sommato, trovò spesso spazio in campo rivelandosi apprezzabile in attacco e a muro. Con la maglia numero 12 gialloblù addosso vinse un Mondiale per Club, una Coppa Italia e una Champions League.

MITAR DJURIC (centrale/opposto, stagioni 2011/12, 2012/13, 2015/16, 2019/20 – 148 presenze, 1430 punti): con addosso la maglia gialloblù numero 12 il greco ha vissuto diverse fasi importanti della sua carriera. La prima (fra il 2011 e 2013) come centrale della squadra che in quel momento vinceva Mondiali per Club (2) e Coppe Italia (2) in serie, la seconda da opposto titolare (fra il 2015 e 2016), la terza (fra il 2019 ed il 20) come alternativa a Vettori. Si è sempre distinto per generosità e grande classe, ma il momento in cui si è rivelato più decisivo è sicuramente rappresentato dalla Finale Scudetto 2015, quando rappresentò l’arma in più per vincere il quarto titolo tricolore della storia gialloblù. In quella occasione vestiva però la maglia numero 14 (la 12 era già occupata da inizio stagione da Tiziano Mazzone e lui si unì alla squadra solo a marzo).

DAVID SZABO (opposto, stagione 2013/14 – 16 presenze, 76 punti): l’ungherese visse una sola stagione in gialloblù, alle spalle di Sokolov. Fu un’annata molto sfortunata dal punto di vista personale, visto che si infortunò gravemente proprio nel momento in cui diventò titolare per un infortunio che aveva a sua volta colpito lo stesso bulgaro.

TIZIANO MAZZONE (schiacciatore, stagione 2014/15 – 45 presenze, 28 punti): romano, prodotto del Settore Giovanile, arrivò in prima squadra già nella stagione 2014/15 in cui vestì la maglia numero 12. Nella stagione successiva la lasciò a Djuric, per scegliere il 5.

SIMON VAN DE VOORDE (centrale, stagioni 2015/16 e 2016/17 – 94 presenze, 594 punti): il primo ed unico belga della storia gialloblù arrivò a Trento come miglior muratore del precedente campionato e in questo fondamentale si confermò su ottimi livelli. Brillò anche in battuta, mentre in attacco faticò più del previsto ma fu protagonista delle qualificazioni alle tante finali giocate in quelle due stagioni: una di Champions League, una di CEV Cup, una dei Play Off, due di Supercoppa e due di Coppa Italia.

RENEE TEPPAN (opposto, stagione 2017/18 – 40 presenze, 172 punti): l’estone visse a Trento una sola stagione in cui, complice qualche difficoltà di ambientamento di Vettori, trovò spesso spazio in campo, diventando talvolta anche protagonista assoluto dei match giocati.

(Fonte: comunicato stampa)

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