Stephen Maar

Ufficiale, Stephen Maar è un nuovo giocatore di Piacenza: “Arrivo con tanto entusiasmo”

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Stephen Maar sarà un giocatore di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per le prossime due stagioni. Dotato di un braccio molto pesante in attacco, tanta qualità ed efficacia, sia a muro che in battuta, il giocatore canadese va ad impreziosire il reparto degli schiacciatori che sarà a disposizione di Andrea Anastasi per la prossima SuperLega Credem Banca.

Classe 1994, canadese, 201 centimetri di altezza, Stephen Maar si è avvicinato alla pallavolo durante il periodo scolastico, iniziando a giocare con la formazione della Bill Crothers SS. Concluse le scuole superiori è entrato a far parte della squadra di pallavolo maschile della McMaster, partecipando al CIS Championship dalla stagione 2012-2013 a quella 2015-2016.

Stephen Maar ha giocato sette stagioni in SuperLega. Nella massima serie ha disputato 229 incontri di cui 119 vinti: 2862 i punti messi a segno dallo schiacciatore di cui 2387 in attacco, 215 ace, 260 muri e per 20 volte è stato nominato MVP.

Nell’annata sportiva 2016-2017 ha firmato il suo primo contratto professionistico, approdando nella SuperLega italiana con la Kioene Padova dove gioca un’ottima stagione ricca di performance ad alto livello. Nella stagione 2017-2018 ha vestito la maglia di Verona e in quella successiva ha difeso i colori di Milano.

Dopo un anno da protagonista in Russia con la maglia della Dynamo Mosca, lo schiacciatore canadese nella stagione 2020-2021 ha fatto ritorno in Italia ancora a Milano dove ha conquistato la CEV Challenge Cup. Nella stagione 2021-2022 è stato protagonista a Cisterna con cui raggiunge la Finale dei Play-Off di Challenge Cup, persa proprio contro Piacenza.

Le ultime due stagioni è stato assoluto protagonista a Monza con cui, nell’ultima annata sportiva, è arrivato a giocare la Finale Scudetto, la Finale di Coppa Italia e la Finale di Challange Cup.

Dal 2012 al 2015 ha fatto parte della nazionale Under 21 del Canada con cui ha vinto una medaglia d’argento al Campionato nordamericano del 2012. Dal 2015 è uno dei pilastri della rappresentativa seniores, con la quale ha fatto incetta di premi individuali (miglior schiacciatore della Coppa Panamericana 2015, del Campionato Nordamericano del 2017 e 2019 e miglior schiacciatore oltre che realizzatore delle Qualificazioni nordamericane di Tokyo 2020) e ha vinto quattro medaglie di bronzo: due al campionato nordamericano del 2017 e 2019, uno alla Coppa Panamericana 2016 e una alla World League 2017.

Per Stephen Maar, cresciuto all’Università di McMaster, la prossima sarà l’ottava stagione assoluta nella massima categoria italiana, la quinta di fila dopo la parentesi in Russia con la Dinamo Mosca.

Stephen Maar: “Sono troppo felice di venire a giocare in una società come Piacenza che ha fatto e sta facendo grandi investimenti, farò di tutto per aiutare la società a raggiungere i suoi obiettivi. Nell’ultima stagione a Monza abbiamo fatto bene e siamo andati molto vicino a vincere qualcosa ma non ci siamo riusciti, io sono una persona che vuole vincere e continuare a crescere, arrivo a Piacenza con tanta voglia di fare bene e con tanto entusiasmo. Abbiamo tutte le carte in regola per fare una grande stagione, in squadra ci sono giocatori forti e l’allenatore è molto bravo e preparato, non giocheremo in Europa ma ci saranno Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto, lotteremo per questi tre traguardi importanti, sono molto fiducioso. Saluto la società, i tifosi: ci vediamo a Piacenza appena terminati gli impegni con la Nazionale, non vedo l’ora”.

Elisabetta Curti (Presidente Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza): “Maar è un giocatore versatile, un grande motivatore, un vero e proprio leader capace di trascinare i compagni ed entusiasmare il pubblico. Un giocatore che ci aiuterà tanto e che ci è sempre piaciuto, lo seguivamo da tempo ed ora siamo riusciti a portalo a Piacenza. Il suo è un profilo in cui crediamo e che consideriamo in perfetta sintonia con il nostro percorso di crescita. Forte in attacco, qualità ed efficacia a muro e in battuta, ottimo in ricezione, sono davvero molto contenta che possa vestire la nostra maglia”.

La carriera

2012-2016 McMaster University UNI (CAN)
2016-2017 Kioene Padova SuperLega
2017-2018 Calzedonia Verona SuperLega
2018-2019 Revivre Axopower Milano SuperLega
2019-2020 Dynamo Mosca (Russia)
2020-2021 Allianz Milano SuperLega
2021-2022 Top Volley Cisterna SuperLega
2022-2023 Vero Volley Monza
2023-2024 Mint Vero Volley Monza

TITOLI CON I CLUB

2021 Challenge Cup

PREMI INDIVIDUALI

2015 Migliore schiacciatore Coppa panamericana
2017 Migliore schiacciatore Campionato nordamericano
2019 Migliore schiacciatore Campionato nordamericano
2020 Migliore schiacciatore Qualificazioni nordamericane alle XXXII Olimpiadi di Tokyo
2020 Migliore realizzatore Qualificazioni nordamericane alle XXXII Olimpiadi di Tokyo

MEDAGLIE CON LA NAZIONALE

2012 argento Norceca U21
2016 bronzo Coppa panamericana
2017 bronzo World League
2017 bronzo Norceca
2019 bronzo Norceca

(fonte: comunicato stampa)

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Campobasso conferma il suo bomber Morelli: “Potrete vedere all’opera il vero Michele”

Volley Mercato

Il suo apporto – soprattutto nei playout – è stato determinante e decisivo. Ma anche, dal suo arrivo in corsa, è cresciuto sempre più, ritrovando intesa e sintonia sul campo. Di fatto, così, la conferma era già in rampa di lancio da prima della conclusione del torneo. Michele Morelli, il bomber degli EnergyTime Spike Devils Campobasso, sarà uno dei riferimenti assoluti del gruppo rossoblù anche per la prossima stagione.

Quello che, per molti tifosi ed addetti ai lavori, era un ‘atto dovuto’ è accolto con grande soddisfazione dal diretto interessato.

"Era un aspetto pronosticato – ci scherza su il laterale – ed una decisione arrivata già da un po’, di fatto era una notizia ormai nell’aria. Che dire, sono orgoglioso e particolarmente felice di far parte di una realtà che per me, a tutti gli effetti, è una famiglia, un posto dove mi trovo bene ed in cui volevo rimanere con tutte le mie forze".

Poi, il giocatore entra su quella che è stata l’ultima stagione. "L’avvio è stato segnato dalla ripresa perché era da un anno e mezzo che avevo smesso e ripartire non è mai semplice, a maggior ragione quando ci sono delle situazioni intricate a livello di risultato. Ma Peppe (il tecnico Bua, ndr) con me è stato fantastico. Mi ha voluto e mi diceva in ogni momento di stare tranquillo e che sarei venuto fuori, rivelandomi decisivo ai playout".

"Me l’avrà ripetuto un milione di volte e dentro di me questo discorso ha fatto breccia e mi ha reso particolarmente fiducioso, anche perché salivo man mano di rendimento e le prestazioni erano costanti, tanto che l’ho sentito io per primo ed il momento in cui è venuto fuori con ancora più forza è stato in occasione del primo set perso con Brugherio. Lì mi sono detto che non potevamo cedere anche in quella gara in esterna e che dovevamo cominciare a vincere lontano da Campobasso e mi sono messo la squadra sulle spalle e questo ci ha consentito di arrivare alla salvezza prima possibile in un’annata con tante situazioni sospese per via di dinamiche e vicende ben conosciute alla piazza".

A Campobasso, tra l’altro, si è visto un giocatore che – per considerare quello che è stato il periodo trentino di Morelli – aveva le qualità di bomber del calibro di Štokr o Sokolov, ossia elementi in grado di realizzare tanti punti, ma pronti a calamitare ancora più palloni su di sé.

"Quando ricevi tanti palloni – la teoria di Morelli – è anche più facile giocare bene e, personalmente, ringrazio chi mi ha dato tanta fiducia. Per mia indole e caratteristica poter attaccare tanto mi carica, e non poco. E direi che, alla fine, ci siamo presi il doppio delle soddisfazioni perché il risultato ottenuto vale il doppio, a fronte anche di tanti che ci davano spacciati nel girone di ritorno in cui venivamo guardati con sufficienza, tante volte, da altri competitor. Abbiamo dimostrato di avere qualità, di saper uscire fuori dalle difficoltà perché magari perdi e soffri, ma quando esulti lo fai doppiamente. E, in prospettiva, si sta lavorando per allestire qualcosa di buon livello per non avere sofferenze come in parte della scorsa stagione".

Del resto, Campobasso è nel cuore del giocatore pugliese, che ha creato un legame solido ed indissolubile con la tifoseria di fede rossoblù. "La gente del capoluogo è speciale e si è creata una sintonia unica con loro e questo mi fa molto piacere. Caratterialmente, so bene di non essere una persona semplice, però aver ricevuto così tanto affetto ed una benevolenza unica e sentire il pubblico così legato a me mi ha trasmesso emozioni uniche e a loro faccio una promessa. Quello della scorsa stagione era un Michele in ripresa, nel 2025/26 potrete vedere all’opera il vero Michele".

Un giocatore in grado di ‘stare in Paradiso a dispetto dei santi’, ossia – fuor di metafora – di essere un opposto in grado di passare con continuità al di là di un’altezza da ‘normotipo’ (195 centimetri) nel regno dei ‘picchiatori’ alti oltre i due metri.

"Il mantra di quella che è stata una davvero felice carriera per me è stato quello, ossia saltare più in alto e lavorare con continuità, anche sfruttando le mani del muro avversario senza perdermi d’animo mai. Personalmente, poi, mi sento ancora di dover dare tanto a questo universo. Personalmente, non invidio nulla ai bomber di duecento e passa centimetri perché, con la gestione mentale e con la manualità dei colpi impari tanto ed i 34 anni mi hanno insegnato questo ed altro".

"In tal senso – prosegue con un’efficace ‘freddura’ – voglio ringraziare coach Bua che ha parlato di squadra giovane come caratteristica base per il torneo che verrà".

Poi, in merito agli obiettivi da raggiungere, chiosa: "Non mi va di fare grandi proclami, però posso dire che faremo di tutto per recitare un ruolo da outsider. Abbiamo una buona squadra ed un club che ha investito con oculatezza sul mercato per riuscire a fare il salto di qualità. Da parte mia, come sempre, posso promettere il massimo impegno e poi questa sarà una stagione diversa anche perché, senza nulla togliere al 77, torno al mio numero di maglia abituale (ossia l’1, ndr). Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. In estate si sentono tanti proclami di grandi squadre e di team con tanta organizzazione, ma solo i risultati e le partite poi ti restituiscono la misura di quanto fatto in fase di programmazione".

(fonte: EnergyTime Spike Devils Campobasso)