Trento fa il colpaccio: 3-2 a Perugia nella semifinale di andata

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
Foto CEV
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Quasi tre ore di magnifica battaglia al PalaBarton per decretare un verdetto a sorpresa: la Trentino Itas vince al tie break la semifinale di andata della Champions League in casa della Sir Sicoma Monini Perugia, che ora sarà chiamata a ribaltare il risultato in casa dei rivali nel ritorno di giovedì 7 aprile. Il settimo confronto stagionale tra le due squadre (gli umbri avevano vinto entrambi i match “europei” per 3-0) è una partita dall’esito impronosticabile, piena di colpi di scena e scambi lunghissimi, ma nel complesso la squadra di Lorenzetti convince più dei padroni di casa e merita pienamente il successo, legittimandolo con un quinto set sempre condotto dal 5-7 in poi (con un solo errore).

L’Itas deve fare i conti con un Lavia ancora a mezzo servizio, che si alterna in campo con Pinali, ma trova in Alessandro Michieletto e Matey Kaziyski due finalizzatori implacabili: 26 punti con il 51% per l’azzurro, 25 con il 50% per il capitano, che firma anche due ace. Sostanzioso il contributo di Lisinac (12 punti) mentre Podrascanin, in difficoltà in attacco, si fa sentire con 4 muri. Dall’altra parte, a un Kamil Rychlicki per lunghi tratti inarrestabile (25 punti, 67% in attacco) si affianca un Wilfredo Leon che, bersagliato in ricezione, non riesce a esprimere tutta la sua potenza in attacco ma chiude comunque con 29 punti a tabellino, frutto anche di 5 ace e 5 muri.

Nell’altra semifinale, intanto, lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle si è imposto in trasferta per 3-0 nel primo atto del derby polacco contro lo Jastrzebski Wegiel.

La cronaca:
Perugia manda in campo Giannelli al palleggio, Rychlicki opposto, Leon e Anderson schiacciatori, Mengozzi e Solé centrali, Colaci libero. Lorenzetti non rischia Lavia e schiera la stessa formazione vista contro Piacenza nei Play Off: Sbertoli in regia, Pinali opposto, Kaziyski e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Zenger libero.

L’avvio è molto equilibrato, con Trento che tiene benissimo il campo sino al 10-10, dopo essere stata anche in vantaggio 4-6 grazie agli ace di Pinali e Kaziyski. Due muri di Leon su Kaziyski spingono i locali avanti di tre (13-10); provvidenziale il time out di Lorenzetti, perché alla ripresa ci pensano Michieletto e Lisinac a disegnare la parità (14-14). Un ace di Michieletto e una ricostruita a punto di Lavia, appena entrato, garantiscono il nuovo vantaggio agli ospiti (18-20), poi lo stesso Lavia allarga la forbice (19-22). Il finale di parziale vede i Block Devils ritrovare la parità con due ace di Rychlicki (22-22); i gialloblù non si arrendono e trovano lo spunto che vale la vittoria del primo set col muro di Podrascanin su Anderson per il 23-25.

Perugia prova a reagire nelle prime battute del secondo set (8-7), sfruttando in attacco lo stesso Anderson, ma la Trentino Itas tiene botta sino al 10-10, prima di cedere sotto i colpi di Rychlicki che inizia a fare la differenza nuovamente in battuta e anche in attacco (15-12 e 20-15). La squadra di Lorenzetti soffre, ma non stacca la spina e continua comunque a lottare (21-17), perdendo però ulteriore contatto nel finale (19-25), anche perché Leon inizia a mettere a terra il pallone con maggiore frequenza.

I gialloblù ripartono di slancio nel corso del terzo periodo (3-6) grazie soprattutto ad un’ottima rotazione in battuta di Kaziyski, ma gli umbri recuperano in fretta e mettono la freccia sul 10-9, momento in cui Lorenzetti interrompe il gioco. Alla ripresa la Sir Sicoma Monini accelera ancora (15-13) con Rychlicki, ma stavolta non è lo spunto decisivo, perché Trento risale sino al 17-17 e poi si porta avanti con Michieletto (18-19). Anche Grbic chiama time out, la sua squadra reagisce bene, approfittando di un errore di Kaziyski (21-19), ma poi cede in volata il primo set grazie ad uno strepitoso acuto di Michieletto, che costruisce i punti della parità con un muro, poi attacca in pipe per il set point e blocca Leon per il 23-25.

Sull’onda dell’entusiasmo per il punto esterno già ottenuto, la Trentino Itas parte sparata anche nel quarto set (2-5), ma la Sir Sicoma Monini non si abbatte e inizia a sfruttare tutta la fisicità di Leon prima per pareggiare i conti a quota dieci e poi per mettere la freccia sul 13-12, con un doppio ace del cubano. I gialloblù non si fanno intimorire e con Lisinac e Kaziyski tornano subito in partita (15-15), mettendo la freccia sul 19-21, ma non riescono a conservare il minimo vantaggio anche perché i padroni di casa si esaltano a muro e si portano avanti 24-23. Perugia deve attendere la sesta palla set per impattare sul 2-2 (da 24-24 a 30-28) in una contesa che diventa sempre più spettacolare. È Leon a mandare la sfida al tie break con un ace su Kaziyski.

Il quinto set vede gli ospiti scattare meglio dai blocchi (dal 3-3 al 5-7) e poi allungare addirittura sul più 3 (9-12) con il muro di Podrascanin; è lo spunto decisivo, perché la Sir Sicoma non riesce più a riavvicinarsi. Il punto finale arriva con un errore al servizio di Plotnytskiy (12-15).

Sebastian Solé: “Alla fine è arrivata una sconfitta e la sentiamo, ma credo che abbiamo raccolto un punto importante che tiene tutto aperto e che ad un certo punto sembrava perso, perché loro stavano giocando benissimo ed era difficile tenerli. La prossima settimana dobbiamo andare in casa loro a caccia della vittoria“.

Massimo Colaci: “Si sono affrontate due squadre di altissimo livello che si equivalgono. La partita si è giocata sul filo dell’equilibrio punto dopo punto. È stata una partita bellissima, loro sono stati bravi a sfruttare qualche occasione in più. Adesso dobbiamo andare a vincere a Trento. Sarà ancora più difficile, ma abbiamo tutte le carte in regola per potercela fare“.

Sir Sicoma Monini Perugia-Trentino Itas 2-3 (23-25, 25-19, 23-25, 30-28, 12-15)
Sir Sicoma Monini Perugia: Anderson 15, Ricci 1, Dardzans ne, Travica ne, Ter Horst ne, Giannelli 3, Rychlicki 25, Leon 29, Piccinelli (L) ne, Solé 10, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi 1, Mengozzi 5. All. Grbic.
Trentino Itas: Kaziyski 25, D’Heer 1, Michieletto 26, Sbertoli 2, Cavuto 1, Pinali 7, Albergati ne, Lavia 4, Zenger (L), Podrascanin 7, Lisinac 12, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti.
Arbitri: Fernandez Fuentes (Spagna) e Puecher (Italia).
Note: Spettatori 2348. Perugia: battute vincenti 9, battute sbagliate 20, attacco 50%, ricezione 47%-25%, muri 11, errori 27. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 19, attacco 49%, ricezione 41%-15%, muri 10, errori 24.

(fonte: Comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Perugia, Sirressi fiduciosa: “L’obiettivo primario resta la salvezza, ma sognare non costa nulla”

A1 Femminile

Nel cuore dell’estate pugliese, tra il caldo di Sant’Eramo in Colle, tranquillo borgo in provincia di Bari, e le giornate divise tra allenamenti in palestra, relax e un po’ di mare, Imma Sirressi si prepara alla sua quarta stagione con la maglia della Bartoccini MC Restauri Perugia, la terza consecutiva con alle spalle sempre i gradi di capitano. Libero di esperienza, carismatica guida in campo e fuori, Sirressi rappresenta un punto fermo per la formazione perugina.

Nelle ultime due stagioni ha collezionato un altissimo numero di presenze, ben 61 in gare ufficiali, confermandosi una colonna difensiva imprescindibile per le Black Angels. Nel suo palmarès figurano, oltre la Coppa Italia di A2 conquistata a Perugia, anche una Supercoppa Italiana, uno Scudetto e una Champions League. Sono dunque diverse le stagioni da protagonista nella massima serie, a testimonianza di una carriera solida e vincente. Nel frattempo, il libero e capitano della squadra del Presidente Antonio Bartoccini si divide tra attività quotidiane in palestra e tempo libero da spendere in famiglia:

"Mi sto godendo un po’ di riposo, ma non trascuro l’allenamento – afferma Imma –. Vado tutti i giorni in palestra e do una mano a mia madre (Chiara Marsico, ex pallavolista, ndr) che allena una squadra di ragazze under 15. Spesso alleniamo insieme. Lei è stata la mia prima allenatrice e ancora oggi è un punto di riferimento".

Ma il pensiero di Imma è già rivolto alla prossima stagione e all’ambiente di Perugia: "Non è una questione solo di campo. Il mio lavoro è anche quello di tenere unito il gruppo, trasmettere la cultura del lavoro, dell’impegno quotidiano, dell’identità delle Black Angels. È una filosofia, un modo di essere, non solo una maglia".

Il suo compito sarà anche quello di fare da collante tra le veterane e le nuove arrivate: "Cercherò di fare quello che lo scorso anno è stato fatto con successo: accogliere e accompagnare le nuove, spiegare cosa significa giocare a Perugia. Una città 'frizzicarina', come mi piace dire, che chiede tanto, ma sa anche dare tanto".

Sul nuovo gruppo che sta nascendo, Sirressi mostra fiducia e lucidità: "Mi sembra che sia stata costruita una squadra molto consapevole. Un bel mix tra esperienza e gioventù. Conosco bene Perinelli, l’ho affrontata spesso, so delle qualità di Fiesoli e ho visto spezzoni video delle straniere: ci sono capacità e consapevolezza. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma sognare non costa nulla. Un sogno vero sarebbe vincere lo scudetto a Perugia, ma il sogno praticabile è quello di entrare nei playoff. Sarebbe bellissimo poter vivere un’appendice stagionale del genere".

Tra i momenti più emozionanti dello scorso anno, Imma ricorda il calore del PalaBarton: "È stato incredibile giocare lì. L’atmosfera che si è creata è stata qualcosa di unico. Non mi aspettavo un pubblico così numeroso. Rispetto all’anno in A2 ho visto una crescita enorme. Tifo organizzato, affezionato e coinvolgente".

E anche il suo paese ha sentito questo legame: "I miei compaesani hanno organizzato un pullman per venire a vedere una partita. Si sono emozionati. Da allora mi fermano per chiedere notizie su di noi: chi arriva, chi parte, come sarà la squadra… È nato un legame forte anche lì, tra Sant’Eramo in Colle e Perugia". Una stagione calda, dentro e fuori dal campo, è ormai alle porte. E con un capitano come Imma Sirressi, che unisce tecnica, leadership e cuore, le Black Angels possono guardare con fiducia al futuro.

(fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia)