Foto Morris Paganotti/Roma Volley Club

Trento dà battaglia, ma Roma è imbattibile: 3-1 per la finale

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Di Redazione

La Roma Volley Club continua a sognare e a far sognare: nella semifinale di Coppa Italia Frecciarossa A2 arriva la sedicesima vittoria consecutiva per la squadra di coach Cuccarini, la più importante finora, perché vale la qualificazione alla finalissima di domenica 29 gennaio contro Brescia, una prima volta assoluta per le capitoline. Per battere l’Itas Trentino ci vogliono però quattro set al cardiopalma e due ore di grande pallavolo, ad alto tasso di adrenalina.

Le romane hanno costruito il successo sulla coralità del proprio gioco, partendo dalla ricezione, passando per il servizio e il muro e concludendo poi con l’attacco, espresso benissimo da tutte le sue interpreti. Migliore in campo è stata Sofia Rebora con 5 punti (di cui 3 muri) insieme alle doppie cifre di Bici, Rivero e Melli (12, 21, 15) guidate con impeccabile maestria da capitan Bechis. Mattatrice nell’altra parte del campo è stata l’opposta Dehoog, autrice di 21 punti con ben 7 muri sui 14 di squadra.

La cronaca:
Coach Cuccarini schiera in campo Bechis in cabina di regia opposta a Bici, Rivero e Melli le schiacciartici, Ciarrocchi e Rucli le centrali, Ferrara è libero. Risponde la panchina di Trento con Bonelli opposta a Dehoog, Mason e Micheletto in banda, Moretto e Fondriest al centro, Parlangeli è libero.

Nell’avvio del primo set si palesa subito l’alto livello tecnico dei due sestetti. È Melli ad alzare i toni, prima svettando sulle falangi avversarie poi andando a segno da posto quattro (7-2). Mentre le padrone di casa procedono senza mai guardarsi indietro, le trentine seguono passo dopo passo con una Bonelli a dover variare di molto il gioco prima di trovare soluzioni efficaci nelle centrali Moretto e Fondriest (13-8). Il campo si infuoca con Trento a ricucire con Meli dai nove metri: dal 18-18, le due formazioni procedono punto a punto. Dehoog da una parte e Melli dall’altra, sulla parità entra Bianchini e con un ace consegna a Roma la possibilità di prendersi la prima frazione. A chiudere i giochi è Rivero che a tutto braccio sfrutta il muro avversario per firmare il 25-23.

In campo le stesse interpreti del set precedente e lo stesso gioco, quello di due capoliste che si contendono la finale di Coppa Italia (7-5). Davanti a una Roma straripante in tutti i fondamentali, coach Saja ferma il gioco e predica lucidità alle sue: al rientro Mason, prima in attacco poi a muro, mette a segno tre punti importanti (12-11). Trento trova nel muro la chiave per contenere la prestazione delle capitoline: il quarto consecutivo segna la parità (14-14). Da quel momento, Bonelli e compagne trasformano in punto tutto quello che toccano e volano sul più 4. Roma torna a far sentire la sua voce con gli ingressi di Rebora e Bianchini, ma sul più bello Mason e compagne sono perfette ad allestire un contrattacco di qualità, fino al 23-25, ristabilendo la parità. 

Tornano in campo le protagoniste della frazione precedente: Michieletto show da una parte, Rivero a cercare gli angoli scoperti del campo dall’altra. Avanzano appaiate le due formazioni: 7-7 e ancora 10-10. Come nel primo set, l’ingresso di Bianchini vale due ace e 4 break importantissimi per la scalata delle capitoline (18-13). Ricuce lentamente la squadra di Saja con Parlangeli sugli scudi e Bonelli a premere l’acceleratore in cabina di regia, ma Roma ha ancora molto da dire e mette tutto pur di prendere il largo: dalla correlazione muro-difesa all’offensiva lucida e invadente di Bici (23-18). Una resistenza finale delle trentine, e qualche contestazione arbitrale, non impediscono a Roma sul foto finish di prendersi anche il terzo parziale (25-23). 

Trento parte avanti nel quarto set (1-3), ma non si lascia intimorire la squadra di coach Cuccarini: con Rivero dai nove metri, le Wolves riagganciano e sorpassano (5-3). Michieletto sfodera tutti i suoi colpi, ma la coppia di centrali Ciarrocchi-Rebora, dai nove metri e da sotto rete, conquistano margini fondamentali (11-8). Trento non molla un colpo, fino a quando da un’inarrestabile Ferrara a proteggere tutta la metà campo giallorossa parte la riscossa di Melli e compagne (18-14). Roma non si ferma più e con cinque punti di distacco va a segnare il 25-19, conquistando il quarto set e il match per 3-1.

Sofia Rebora: “Il premio di MVP lo darei a tutta la squadra perché abbiamo fatto una prestazione incredibile. Abbiamo tirato fuori qualsiasi cosa dalla tecnica al carattere. Abbiamo sofferto perché loro sono una squadra molto forte, ma siamo riuscite a reagire in una maniera unica. Abbiamo la fortuna d essere tutte giocatrici importanti e fondamentali per raggiungere l’obiettivo. Ogni volta che qualcuna viene chiamata in causa dà sempre il massimo. È una gran fortuna!“.

Stefano Saja: “C’è ovviamente del rammarico per il risultato finale, però anche i numeri confermano la sensazione che abbiamo avuto durante la gara, ovvero che abbiamo giocato per larghissimi tratti del match ad armi pari contro una squadra che sta dominando il suo girone, dimostrando anche una grande capacità di reagire nei momenti di difficoltà. La partita si è decisa per alcuni episodi che sono girati più dalla parte di Roma che dalla nostra. Resta appunto un pizzico di rammarico, ma non posso che dire brave alle ragazze che hanno lottato per tutta la partita“.

Roma Volley Club-Itas Trentino 3-1 (25-23, 23-25, 25-23, 25-19)
Roma Volley Club: Bici 12, Bechis 1, Rivero 21, Ciarrocchi 8, Ferrara (L), Rucli 1, Melli 15, Rebora 5, Bianchini 5. Ne: De Luca Bossa, Valerio, Valoppi, Coach: Giuseppe Cuccarini.
Itas Trentino: Mason 12, Moretto 9, DeHoog 21, Fondriest 7, Bonelli 4, Parlangeli (L), Meli, Michieletto F. 11. Ne: Joly, Bisio, Michieletto A, Serafini, Libardi (L).All. Stefano Saja.
Arbitri: Lentini G, Mazzarà A.
Note: Durata set: 28’, 30’, 31’, 28’. Tot 1h57′.

(fonte: Comunicato stampa)

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